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 : PD. LA SBARBATI FURIOSA: HO PIENO DIRITTO DI STARE QUI
Inviato da webmaster il 5/7/2006 8:59:30 (594 letture)

BACCHETTATE A RUTELLI E FASSINO CHE NON CITANO REPUBBLICANI

(DIRE) Roma, 04 lug - Oramai e' una lotta senza quartiere
quella che Luciana Sbarbati, leader dei repubblicani europei, conduce
con i DS e la Margherita, rei di guardare al suo movimento con
condiscendenza quando non con fastidio. Non fa eccezione neanche
il dibattito di oggi al Forum organizzato dall'Associazione per
il Partito Democratico. L'attacco e' talmente violento che spinge
Piero Fassino a scusarsi: non ho citato il Mer, solo perche' fa
gia' parte dell'Ulivo, si schermisce il segretario Ds dopo le
randellate della repubblicana. Rutelli, purtroppo per il
pubblico, era gia' andato via da un pezzo, ma l'attacco contro di
lui e' stato particolarmente veemente: "Ha detto che nei gruppi
dell'Ulivo ci sono Ds, Dl e una pattuglia di altri- ricorda
Sbarbati- ma anche se abbiamo un solo rappresentante egli e' il
portavoce di un'area culturale, di valori ineliminabili dalla
vita democratica e repubblicana".


PD. LA
SBARBATI FUORIOSA: HO PIENO DIRITTO DI STARE QUI -2-

(DIRE) Roma, 04
lug - Per quanto riguarda il partito democratico non c'e' forza che
piu' dei repubblicani europei abbia diritto a farne parte: "Non
abbiamo bisogno di un congresso per aderire.
Questo partito fa parte della nostra storia politica", si vanta
la Sbarbati. Insomma "siamo qui presenti a pieno titolo", anche
considerando "quei 51 mila voti" portati dall'Mre in dote
all'Unione e fondamentali per la vittoria.
"Il mio spazio qui- dice la Sbarbati alzando pericolosamente il tono
della voce- nome lo regala nessuno. Non i Ds, non la Margherita, non
l'amico Gitti (portavoce dell'associazione per il partito democratico,
ndr). E' il mio". Il partito democratico, torna a teorizzare la
leader repubblicana, "porra' fine alla transizione italiana", ma "non
puo' essere un patto tra burocrazie partitiche. Deve nascere dal
basso".
L'ultima stilettata, neanche troppo velata, e' per Romano
prodi e le sue scelte pre-elettorali che portarono i repubblicani
europei quasi fuori dall'Ulivo: "occorre che il partito
democratico abbia una leadership capace di governare le diversita'
di questo nuovo soggetti", dice Sbarbati abbandonandosi
all'amarcord di quando, negli anni '90, le parole dell'attuale
premier sapevano "far sognare" gli ulivisti di tutta Italia, "ai
tempi belli dell'Ulivo", e' la chiosa amara.



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