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 : DIRITTI E IMPRESA, LA LOBBY ROSA PUNTA ALL'UE
Inviato da webmaster il 21/7/2006 0:10:00 (706 letture)

'POCA CONSIDERAZIONE IN ITALIA'; IL 14/7
CONVEGNO A TORINO.

(DIRE) Roma, 12 lug - La situazione e le
prospettive dell'imprenditoria femminile in Italia e in Europa, ma
anche le concrete possibilita' di utilizzazione dei fondi strutturali
e gli indirizzi delle politiche di genere e pari opportunita' dei
prossimi anni. Sono questi alcuni dei temi che il seminario
europeo "Prospettive e opportunita' per l'imprenditoria femminile
europea" -organizzato dall'Apid (Associazione piccole e medie
imprese delle donne) di Torino, al Centro Torino incontra di Via
Nino Costa 8- trattera' per tutta la giornata del prossimo 14
luglio. Una delle relatrici e' Maria Ludovica Tranquilli Leali,
responsabile del coordinamento italiano della Lobby europea delle
donne (www.womenlobby.
org).
"La Lobby- spiega Tranquilli- e' forse la piu' grande
piattaforma di associazioni di donne presenti in Europa ed e'
formata da coordinamenti e associazioni del vecchio continente.
Noi rappresentiamo il coordinamento italiano, ma come
associazione non governativa non riceviamo purtroppo quella
visibilita' che meriteremmo. Il paradosso e' che questa visibilita'
noi la riceviamo a livello europeo".
L'attivita' di questo raggruppamento di associazioni e' presto
spiegata: "Ci battiamo per l'implementazione di una politica
europea di pari opportunita' e promuoviamo, sempre a
livello europeo, una legislazione che si basa sulle convenzioni
internazionali, a partire dalla piattaforma di Pechino (adottata
dalla quarta conferenza mondiale sulle donne del 1995, nella
capitale cinese, quando i movimenti di tutto il mondo affermarono
la propria pretesa di 'guardare il mondo con occhi di donna' e
proclamarono che 'i diritti delle donne sono diritti umani',
ndr)".

PARI OPPORTUNITA'.
DIRITTI E IMPRESA, LA LOBBY ROSA... -2-
(DIRE) Roma, 12 lug - Le
associazioni "rosa" che operano sotto il coordinamento italiano della
Lobby europea della donne sono numerose: tra queste ci sono, ad
esempio, il Cif (Centro italiano femminile), la Fidapa (Federazione
italiana donne arti professione affari), l'Adei-Wizo (che raccoglie le
donne ebree italiane) e poi Nodi, la piu' grossa piattaforma delle
donne migranti, e le donne della Coldiretti. Alla domanda se
l'imprenditoria femminile in Italia e in Europa e' maggiormente
valorizzata, negli ultimi anni, Tranquilli Leali risponde:
"Secondo me si', se si pensa a cio' che sta avvenendo nei paesi
dell'allargamento Ue. A prescindere dagli esempi positivi di
Galles e Irlanda, c'e' stato un tale cambiamento nel mondo del
lavoro che, se non ci si butta sull'imprenditoria o sulla
microimprenditoria, e quindi sulle reti, non si va avanti. Questo
vale- aggiunge- sia per le donne, che per gli uomini".
Ma come puo' un coordinamento di associazioni al femminile
farsi ascoltare nei Palazzi del potere?. "E' chiaro che noi Lobby
europea delle donne non siamo un'istituzione e abbiamo, quindi,
tutti i limiti delle associazioni non governative- chiarisce
Tranquilli Leali- cerchiamo, pero', di operare con la massima
professionalita', perche' il nostro e' un lavoro politico di
pressione sulle istituzioni. Diamo, pertanto, costantemente
informazioni su cio' che accade sul versante delle pari
opportunita'".



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