Si tratta di Anson Chan e Regina Ip
Hong Kong, 23
lug. (Ap) - La politica di Hong Kong in questi iorni è decisamente
"rosa". I media sono concentrati sul ritorno
sulla scena pubblica delle due "donne di ferro" Anson Chan e
Regina Ip, già a capo della Sicurezza.
Le due donne, a sorpresa, hanno richiesto una piena
democrazia,con una libertà che in precedenza sarebbe stata impensabile
acausa della severa censura comunista.
Secondo Timothy Wong, un professore dell'Istituto di Hong Kong
per gli studi sull'Asia e il Pacifico, le due donne "possono
creare un effetto interattivo che può portare sviluppi a lungo
termine a favore della democrazia a Hong Kong".
RICERCA: MUSSI, SARA' RAFFORZATA PRESENZA DONNE
A PARTIRE DA COMMISSIONE PER FONDI PROGETTI NAZIONALI
(ANSA) - BRUXELLES, 24 lug
- Rafforzare la presenza femminile nel mondo della ricerca italiana,
come previsto anche dal VII programma quadro europeo sulla ricerca. E'
uno degli obiettivi che si propone il ministro Fabio Mussi che, oggi a
Bruxelles per il Consiglio europeo sulla competitivita', ha sottolineato come
in questo settore ''esista ancora una forte discriminazione sessuale''.
''Bisogna - ha detto Mussi a margine dei lavori del consiglio
- assolutamente promuovere la presenza delle donne nel mondo
della ricerca: le donne che si laureano sono molte di piu' degli uomini e il loro
rendimento scolastico e' mediamente migliore, ma nonostante questo, sulla base
della piramide della ricerca, il numero delle donne si restringe man mano che si sale di
livello''. Che fare allora? Una prima misura possibile, secondo il ministro, potrebbe
partire ad esempio dalla definizione del comitato che si occupa dell' assegnazione dei fondi Prin
(Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale): ''Attualmente, su 14 membri solo uno e'
donna; ho intenzione - ha annunciato Mussi - di aumentare decisamente
il numero delle donne presenti. A fine luglio sara' nominata la nuova
commissione Prin e la presenza femminile aumentera' sicuramente''. Un
forte impulso, quello al rafforzamento della presenza femminile nella
ricerca scientifica e tecnologica, che viene appunto dal VII
programma quadro europeo, che prevede misure di incentivazione perche'
le ricercatrici possano portare un ulteriore contributo al sistema
di ricerca europeo.
Riferendosi quindi ai finanziamenti europei per la ricerca,
Mussi ha ricordato come, negli anni scorsi, l' Italia abbia
speso solo il 70% dei fondi disponibili: ''Per ogni 10 euro che
l' Italia mette nel budget europeo - ha detto il ministro - ne
spende sette per la ricerca; questo significa che l' Italia - ha
concluso - e' stata quindi sottofinanziata rispetto al suo
contributo per la definizione del budget europeo complessivo in
questo settore''.
(ANSA).