Sabato scorso un enorme corteo di donne ha attraversato le vie della capitale
per denunciare la crescente violenza di cui sono vittime, a partire
dall'ambito familiare. «Non vogliamo essere strumentalizzate. Quello che non
ha confini è la capacità delle donne di unirsi, di creare solidarietà e
sorellanza» avevano fatto sapere con chiarezza alle forze politiche e alle
Istituzioni.
E il combattivo corteo ha dimostrato tutta la validità e l'originalità di
questa manifestazione-denuncia al mondo politico e a tutta la società
italiana... Erano chiari anche la rivendicazione di una "soggettività" e di
un "protagonismo" tutto al femminile per sottolineare le ipocrisie e le
lentezze della "politica" nell'affrontare e risolvere i problemi delle donne.
Così come capita sistematicamente per tutti i problemi delle "debolezze
strutturali e storiche" di una società ancora fortemente segnata
dalla "forza", dalla "prepotenza", e dalla "violenza" dei maschi.
Nella famiglia come nei luoghi di lavoro, nella società come nella politica e
nelle Istituzioni!
Ad un certo punto il corteo "incontra" la partecipazione dell'On. Stefania
Prestigiacomo e la On. Mara Carfagna, le "testimonial" delle bellezze
femminili di cui si circonda il Cavaliere conoscitore e apprezzatore
di "veline" da portare in Parlamento e per "riempire" le sue "morbose"
telecamere. E un pò più in là le On. Ministre Barbara Pollastrini, Giovanna
Melandri e Livia Turco. Che, volutamente o meno, riescono a monopolizzare
gli "spazi televisivi" di La7 con la loro irrefrenabile vocazione
di "apparire" sempre dietro le telecamere!
Comincia, a quel punto, la giustificata e risentita contestazione delle donne
e delle organizzatrici del corteo che protestano innanzitutto con i cameramen
della La7 e poi con le Onorevoli Donne, invitandole ad abbandonare il corteo
e a non "approfittarne" per le loro consuete "autopromozioni" politiche!
I resoconti giornalistici dei maggiori "quotidiani" della domenica riportano
dichiarazioni risentite dei "supporters" delle Onorevoli Donne. Che, in ogni
caso e come volevasi dimostrare, finiscono con il continuare ad essere non
solo al centro delle "attenzioni" mediatiche del regime RAIMEDIASET ma
a "distogliere" i media dai veri e seri contenuti politici e sociali della
grande Manifestazione delle donne "normali" che hanno organizzato la giornata
di protesta!
La smania del protagonismo mediatico comincia finalmente ad essere percepita
dai cittadini (donne e uomini indistintamente) con la giusta, necessaria e
legittima insofferenza e protesta!
Anche la Prestigiacomo, la Carfagna, la Turco, la Pollastrini e la Melandri
vengono ormai "percepite" dalla società civile come espressioni
della "CASTA". E come tali sono trattate! Perchè sorprendersi e, ancor
peggio, scandalizzarsi?
Eduardo Rina