(AGI) - Roma 9 giu. - Sara' un giudice del Tribunale di Milano
a decidere sulla scottante materia della parita' anche in
politica tra uomo e donna in base agli art. 2, 3 e 51 della
Costituzione: mercoledi' 11, avanti al giudice Maria Paola
Gandolfi, la prima udienza della causa per il diritto di
cittadinanza politica.
Cosi' Wanda Montanelli, responsabile del Coordinamento
Donne dell'Idv, definisce la sua causa civile contro il leader
del suo partito Antonio Di Pietro citato in giudizio per
discriminazione (art.2, 3 e 51 della Costituzione) e per il
'non rispetto' della legge 155/99 'Promozione donne in
politica' e relativi fondi. E poi la richiesta di risarcimento
danno esistenziale pari ad un milione di euro e i restanti 600
mila euro per mancati rimborsi secondo la 157/99.
"Hillary Clinton non ce l'ha fatta - si legge sul sito
della Montanelli - e che se non ci e' riuscita lei in America,
da noi e' desolante pensare che dovremo aspettare 150 anni per
avere la parita'". E rivolta a Di Pietro, la Montanelli dice
"chi afferma di battersi par la Giustizia dovrebbe avere il
buon senso di non compiere ingiustizie".
La Montanelli ha fatto anche lo sciopero della fame di
quasi 50 giorni: iniziato l'11 marzo ed interrotto il 23 aprile
grazie all'invito del Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano la cui lettera di solidarieta' e' stata pero', come
denunciato dalla stessa esponente, "censurata" sul sito
dell'Idv.
"Se potessero - e' stata poi l'accusa della Montanelli - mi
cancellerebbero dalla faccia della terra, dopo avermi tolto
ogni spazio vitale per operare in politica: i fondi per le
donne, in base alla legge 157, non si sono mai visti; l'ufficio
nazionale Pari Opportunita' ce lo hanno precluso; la festa
nazionale per l'anno europeo 2007 l'hanno annullata; nelle
assemblee annuali non abbiamo diritto di parlare; alle elezioni
politiche fanno eleggere 39 uomini su 43 parlamentari; i
vertici di presidenza sono composti solo da uomini e ora si
arrogano anche il diritto di sabotare il sito delle donne".
La battaglia per le pari opportunita' ha smosso le acque in
seno all'Idv tanto che si puo' leggere sul sito della
Montanelli la storia di Annarita arrivata a dimettersi dall'Idv
dopo molti anni di militanza ed impegno soprattutto nella lotta
all'usura nel Lazio.