Bruxelles, 3 set. - (Adnkronos/Labitalia) - Colmare le
differenze salariali tra uomini e donne, anche imponendo ai datori di
lavoro di elaborare piani d'azione specifici. Ma anche eliminare le
penalizzazioni derivanti dal congedo di maternita' e dall'attivita'
autonoma e promuovere l'imprenditoria femminile. A sollecitarlo e' il
Parlamento europeo che, rispondendo al rapporto della Commissione
sulla parita' tra le donne e gli uomini nel 2008, ha approvato una
relazione in cui ribadisce l'importanza della politica sulle pari
opportunita' a livello comunitario e in cui, tra l'altro, chiede di
istituire la Giornata internazionale della parita' retributiva il 22
febbraio.
Gli eurodeputati manifestano preoccupazione per la mancanza di
progressi nel colmare il divario nella retribuzione tra uomini e
donne, che si e' stabilmente assestato sul 15% dal 2003, scendendo di
un solo punto dal 2000. Esortano, pertanto, la Commissione e gli Stati
membri a valutare le strategie e le azioni in tale ambito e, ove
opportuno, a stabilire, in collaborazione con le parti sociali, nuove
misure, o nuovi approcci nell'applicazione delle misure esistenti, per
migliorare la situazione.
A tale riguardo, il Parlamento sostiene la proposta volta a
rafforzare la legislazione europea applicabile in materia, ''imponendo
ai datori di lavoro l'obbligo di eseguire verifiche sui salari e di
elaborare piani d'azione specifici atti a colmare il divario
salariale''. Il Parlamento osserva peraltro che anche le donne con un
livello d'istruzione superiore agli uomini ''percepiscono salari
inferiori, ottengono impieghi piu' precari e avanzano piu' lentamente
nella carriera''. (segue)
(Lab/Pn/Adnkronos)
03-SET-08 17:15
UE: EUROPARLAMENTO PROPONE 22 FEBBRAIO GIORNATA PARITA' RETRIBUTIVA (2) =
(Adnkronos/Labitalia) - Gli eurodeputati invitano, quindi, la
Commissione e gli Stati membri ad adottare le misure necessarie per
attuare l'integrazione della dimensione di genere in tutte le
politiche sociali e in materia di occupazione e sicurezza sociale e a
combattere ogni forma di discriminazione. Rilevano, infatti, che vi
sono sempre notevoli differenze tra le donne e gli uomini in tutti gli
altri aspetti relativi alla qualita' dell'ambiente di lavoro.
Ad esempio, i tassi di occupazione delle donne con figli a
carico raggiungono solo il 62,4%, rispetto al 91,4% degli uomini.
Inoltre, la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e' ancora
ampiamente caratterizzata da un'elevata e crescente quota di lavoro
parziale, pari al 31,4% per le donne nella Ue a 27 rispetto al 7,8%
degli uomini, cosicche' le donne rappresentano il 76,5% dei lavoratori
a tempo parziale. Anche i contratti di lavoro a tempo determinato sono
piu' frequenti tra le donne (15,1%, ossia un punto in piu' rispetto
agli uomini), mentre la disoccupazione di lunga durata e' sempre molto
piu' frequente per le donne (4,5%) che per gli uomini (3,5%).
Nel ricordare che qualsiasi politica in materia di conciliazione
della vita professionale e familiare deve basarsi sul principio della
libera scelta delle persone ed essere adeguata alle diverse fasi della
vita, il Parlamento ritiene che l'accordo quadro relativo al congedo
parentale possa essere migliorato nei seguenti punti: attuazione di
misure volte a incoraggiare i padri a prendere un congedo parentale,
rafforzamento dei diritti dei lavoratori che prendono un congedo
parentale e attenuazione del regime di congedi, aumento della durata e
dell'indennizzo del congedo parentale. Gli Stati membri dovrebbero,
inoltre, proporre misure specifiche per ridurre gli effetti negativi
dei congedi di maternita' sulla carriera, la retribuzione e i diritti
pensionistici. Le imprese sono, invece, invitate ad applicare misure
flessibili di politica familiare volte a facilitare la ripresa
lavorativa dopo un'interruzione di carriera. (segue)
03-SET-08 17:25
UE: EUROPARLAMENTO PROPONE 22 FEBBRAIO
GIORNATA PARITA' RETRIBUTIVA (3) =
(Adnkronos/Labitalia) - Allo stesso tempo, per il Parlamento
europeo, occorre migliorare la disponibilita', la qualita' e l'accesso
dei servizi per la cura dell'infanzia e dei servizi per la cura delle
persone a carico e assicurare la compatibilita' di tali servizi con
gli orari di lavoro a tempo pieno delle persone su cui ricade la
responsabilita' dell'assistenza a bambini e a persone non
autosufficienti.
Il Parlamento chiede, poi, alla Commissione di presentare senza
indugio una proposta di modifica della direttiva 86/613/CEE relativa
all'applicazione del principio della parita' di trattamento fra gli
uomini e le donne che esercitano un'attivita' autonoma, comprese
quella nel settore agricolo, al fine di eliminare la discriminazione
indiretta, di sviluppare un obbligo positivo di parita' di trattamento
e di migliorare la situazione giuridica delle mogli coadiuvanti.
Invitando, infine, gli Stati membri ad attribuire una
particolare attenzione alla presenza di strutture a sostegno della
maternita' per le donne che esercitano un'attivita' indipendente,
chiede anche di promuovere l'imprenditorialita' femminile nel settore
industriale e di fornire assistenza finanziaria e strutture di
consulenza professionale alle donne che costituiscono societa'.
(Adnkronos) 03-SET-08 17:32