Roma, 17 mag. (Adnkronos) - ''Esprimiamo
delusione e sconcerto
per la presenza numericamente inadeguata di
donne al governo ma ancor
piu' perche' relegate in ministeri senza
portafoglio, in barba alla
valorizzazione dei talenti femminili piu'
volte declamata
dall'Unione''. Lo sottolinea il presidente comitato di
pressione per
le leggi paritarie Rita Capponi.
''Una
discriminazione rafforzata -aggiunge- oltre che uno
schiaffo al popolo
delle primarie, cogliamo nell'esclusione
dall'esecutivo dell'unica
leader dell'Unione Luciana Barbati. A
sinistra come a destra alle
donne segreterie di partito non si
riconosce pari dignita'''.
GOVERNO: GERMONTANI(AN), DONNE MINISTRO OPERAZIONE DI FACCIATA =
(AGI) - Roma, 17 mag - "Questo governo inizia con una
prevedibile
operazione di facciata malriuscita:sei donne
Ministro di cui cinque
senza portafoglio". E' quanto ha
dichiarato Maria Ida Germontani,
deputato di Alleanza Nazionale
e responsabile delle politiche femminili
del Partito,
commentando i dicasteri assegnati alle donne nel governo
Prodi.
"Peccato per Lanzillotta, Bonino, Pollastrini, Melandri e Rosy
Bindi - ha detto Maria Ida Germontani - In fondo si tratta di
donne
che, per storia politica e per competenza, obiettivamente
potevano
pretendere di piu'. E' questo - ha sottolineato Maria
Ida Germontani -
il momento di ricordare ancora una volta agli
italiani e soprattutto
alle italiane , in particolare quelle
che hanno votato per il centro-
sinistra, che solo con il
governo di centro destra sono stati
concretamente realizzati
importanti passi avanti per le donne in
politica. Ricordiamoli:
la modifica dell'art.51 della Costituzione per
le pari
opportunita'; la norma che ha garantito un terzo di donne
candidate alle ultime elezioni europee portando al raddoppio
delle
europarlamentari italiane e, da ultimo, l'approvazione
alla fine della
XIV Legislatura da parte del Senato del Disegno
di Legge delle
cosiddette quote rosa. Proprio applicando le
quote rosa nelle liste di
Alleanza Nazionale delle ultime
elezioni politiche, il Presidente Fini
puo' oggi contare su una
pattuglia di donne di Destra quadruplicata
rispetto alla
precedente legislatura. Da parte del governo di centro
destra,
quindi , - ha concluso Maria Ida Germontani - i fatti. Da parte
del governo Prodi parole, parole, parole".(AGI)
GOVERNO: POLI
BORTONE (AN), PRODI PARTE PROPRIO MALE
CON AMATO A INTERNO, COSSIGA
VOTERA' FIDUCIA A SENATO?
(ANSA) - BARI, 17 MAG - ''Parte proprio
male il Governo
Prodi'', secondo l'eurodeputata Adriana Poli Bortone,
coordinatore di An in Puglia, vicepresidente dell'Anci e sindaco
di
Lecce. Tra i difetti del nuovo governo, l'esponente di An
sottolinea
la mancanza di ''credibilita' e sostanza'' negli
incarichi assegnati
alle donne, la ''mortificazione'' di Emma
Bonino a un ''ruolo
secondario'', ''la scarsissima presenza del
Mezzogiorno'', la
previsione di un ministero in piu' rispetto al
precedente governo,
''la straripante presenza dei Ds'', il non
aver istituito un ministero
delle aree urbane.
''Noto la presenza di ben sei donne - afferma
Poli Bortone -
ma ben cinque senza portafoglio. Una scelta che,
quindi, priva
la presenza femminile nell'esecutivo di credibilita' e
sostanza.
E con la mortificazione della Bonino ad un ruolo
secondario.
Senza dimenticare la scarsissima presenza del Mezzogiorno,
che
probabilmente si dovra' accontentare di qualche sottosegretario,
addirittura la previsione di un ministero in piu' rispetto al
precedente Governo e la straripante presenza dei Ds''.
''Un'occasione perduta - sottolinea ancora Poli Bortone -
quella di
non avere istituito un Ministero delle Aree Urbane (e
lo dico anche
come vicepresidente dell'Anci) che avrebbe
rappresentato almeno un
elemento di novita' ed un motivo di
attenzione al ruolo ed al
protagonismo delle citta'. In tal
senso spegnerei eventuali entusiasmi
dell'Anci che almeno in
questa fase non ha visto riconosciute le sue
istanze''.
''Infine - conclude l'esponete di An - una annotazione:
con
Amato all'Interno che fara' il presidente Cossiga, oltre a
tagliare le sue linee telefoniche con quelle del Viminale?
Votera' o
contribuira' a far mancare la fiducia al Senato.
Cossiga e' uomo
coerente''. (ANSA).
GOVERNO: ARCIDONNA, PRODI
CONTINUA A PRENDERE IN GIRO DONNE
AJOVALASIT, DAREMO DA SUBITO
BATTAGLIA CONTRO NUOVO ESECUTIVO
(ANSA) - ROMA, 17 mag - ''Sono
indignata'': esordisce cosi'
Valeria Ajovalasit, presidente nazionale
di Arcidonna,
commentando la composizione del governo Prodi che vede
la
presenza di sole 6 donne su 25 ministri.
''Prodi ha fatto un
pessimo governo - afferma Ajovalasit - e
non ha mantenuto le promesse
sulla presenza femminile''. Ne' per
il numero, spiega, ne' per la
consistenza: un quarto di ministre
mentre aveva assicurato una
presenza del 33%. Inoltre, ''su sei
donne al governo, solo una, Livia
Turco, ha un ministero con
portafoglio, le altre cinque no''.
La
presidente di Arcidonna trova anche ''scandalosa'' la
distribuzione
dei ministeri ''maschili'': ''Fioroni e' di
Scienza e vita e va
all'istruzione dove non si capisce perche'
non sia andata Rosy Bindi;
Mastella alla difesa dove sicuramente
c'erano altri candidati piu'
competenti''. Insomma, per
Arcidonna quello appena varato e' un
esecutivo ''fatto col
vecchio manuale Cencelli, di basso profilo con
alcune eccezioni
come Padoa Schioppa, D'Alema e Bersani''. ''Ci si
aspettava una
svolta - aggiunge - e un governo di grandi competenze''.
''E' un pessimo inizio per Prodi - conclude - e assicuro che
Arcidonna dara' grande battaglia sin da domani. Prodi non puo'
continuare a prendere in giro le donne italiane''. (ANSA).
GOVERNO: DEIANA(PRC), MA
DOVE SONO DONNE IN ESECUTIVO PRODI?
TRADITO ANCHE IMPEGNO SU 33 PER
CENTO ESECUTIVO AL FEMMINILE
(ANSA) - ROMA, 17 MAG - ''Dove sono le
donne nel governo
Prodi?'' A chiederselo e' Elettra Deiana,
parlamentare di
Rifondazione comunista, che definisce ''un risultato
ben
scarso'' la presenza nel governo Prodi di ''solo sei donne su un
totale di 25 ministri'', delle quali appena una alla guida di un
dicastero ''di rilievo''.
Con le nomine rese note oggi dal leader
dell'Unione -
sostiene l'esponente del Prc - non e' raggiunta
''neanche la
percentuale sulla quale Romano Prodi si era impegnato:
quel
terzo del totale ancora lontano da un visione paritaria del
ruolo delle donne nella politica istituzionale, ma che avrebbe
potuto
rappresentare un segnale di svolta importante''.
Secondo Deiana,
''oltre alla scarsita' delle presenza e'
particolarmente grave la non
valorizzazione di competenze
istituzionali largamente presenti nel
mondo femminile''. Una
circostanza, questa, che - conclude la
parlamentare comunista -
''emerge dall'attribuzione alle donne di
ministeri senza
portafoglio e complementari''. (ANSA).
GOVERNO. PRODI: POCHE DONNE? SIAMO
PASSATI DA DUE A SEI
"SERVE UN RIMEDIO PIU' DRASTICO".
(DIRE) Roma,
17 mag - Qualche rammarico, magari per una scarsa
presenza di donne
nel governo? Il premier Romano Prodi, lasciando
la Camera dopo il suo
colloquio con Fausto Bertinotti, allarga le
braccia e poi osserva:
"Siamo passati da due a sei, un passaggio
di non poco conto". Tuttavia
non nega che, in linea generale, si
potrebbe fare di piu' e di meglio.
Ma per riuscirci- aggiunge
avviandosi a piedi verso il suo quartier
generale di piazza Santi
Apostoli- "serve un rimedio piu' drastico".
Non specifica quale,
ma negli ultimi tempi, piu' volte, ha spiegato di
essersi
convertito alla tesi, in precedenza rifiutata, delle quote
rosa.
Apc-GOVERNO/ DA LONDRA A BERLINO COSI' LE DONNE MINISTRO IN
EUROPA
Solo 2 in Francia, 10 su 22 in Svezia
Roma, 17 mag. (Apcom) -
Con la formazione del governo Prodi si è
sciolto anche il dubbio sulla
presenza delle donne
nell'esecutivo; fra le promesse avanzate in
campagna elettorale,
c'era quella di riservare 'in rosa' il 30% dei
posti di governo,
come a dire 6 ministeri su 18, o 7 su 21. In effetti
le donne si
sono ridotte a 6 su 25, e solo una, Livia Turco alla
Salute,
dotata di portafoglio.
A titolo di paragone, diamo
un'occhiata alla
partecipazione femminile nei governi in Germania,
Francia, Gran
Bretagna, Spagna, e fra i 'femministi' paesi scandinavi,
anche in
Svezia.
In GERMANIA, il gabinetto di Grande Coalizione è
composto da 16
membri ed è guidato dal novembre 2005 una donna, il
cancelliere
federale Angela Merkel (Cdu). I ministeri al femminile sono
5,
quasdi un terzo, solo uno dei quali, la Giustizia, di particolare
rilievo:
Brigitte Zypries, ministro della Giustizia
Ursula von der
Leyen, ministro della Famiglia
Annette Schavan, ministro
dell'Istruzione
Ulla Schmidt, ministro della Sanità
Heidemarie
Wieczorek-Zeul, ministro per lo Sviluppo
In FRANCIA, ci sono solo 2
donne su 17 ministri nel governo
conservatore (Ump) guidato da
Dominique de Villepin (fra i
sottosegretari 4 su 23), ma insieme alla
Svezia è l' unico paese
europeo con un ministro donna alla Difesa:
Michelle Alliot-Marie, ministro della Difesa
Nelly Olin, ministro
dell'Ecologia
In GRAN BRETAGNA, sono 6, quasi un terzo, i ministri
donna su 20
membri del governo laburista. Al gabinetto degli Esteri è
stata
portata una donna durante l'ultimo rimpasto compiuto dal premier
Tony Blair:
Margaret Beckett, ministro degli Affari esteri
Patricia
Hewitt, ministro della Salute
Tessa Jowell, ministro della Cultura,
Media e Sport
Hilary Armstrong, ministro per l'emarginazione sociale
Baroness Amos, ministro per i rapporti con la House of Lords
Ruth
Kelly, ministro per le donne e le amministrazioni locali
In SPAGNA,
sono ben 8 su sedici, la metà, i ministri donna membri
del governo
socialista di Zapatero, fra cui la vicepresidente
dell'esecutivo; tutti
i gabinetti chiave (Interni, Economia,
Esteri, Difesa, Giustizia,
Lavoro) sono occupati da uomini, ma ci
sono donne all'Istruzione,
Salute, Agricoltura, Cultura
Mara Teresa Fernandez de la Vega,
vicepresidente del governo
Magdalena Alvarez Arza, ministro dello
Sviluppo
Mercedes Cabrera Calvo Sotelo, ministro dell'Istruzione
Elena Salgado Mendez, ministro della Salute
Elena Espionosa Mangana,
ministro dell'Agricoltura
Carmen Calvo Poyato, ministro della
Cultura
Cristina Narbona Ruiz, ministro dell'Ambiente
Mara Antonia
Trujillo Rincon, ministro delle Infrastrutture
In SVEZIA, il governo
socialdemocratico guidato da Goran Persson,
conta ben ministri donne su
22; fra gli altri anche la Difesa.
L'attuale ministro degli Esteri, Jan
Eliasson, è un uomo ma il
gabinetto Persson ha contato due donne in
questo ruolo: prima
Anna Lindh, uccisa nel 2003 da uno squilibrato; poi
Leila
Freivalds, che si è dimessa il 21 marzo di quest'anno in seguito
alla crisi delle caricature di Maometto.
Leni Bjorklund, ministro della
Difesa
Ann-Christin Nykvist, ministro dell'Agricoltura
Ylva Johansson,
ministro per la Salute e gli anziani
Barbro Holmberg, ministro per
l'Immigrazione
Lena Hallengren, ministro dell'Istruzione
Lena
Sommestad, ministro dell'Ambiente
Berit Andnor, ministro degli Affari
sociali e Salute
Carin Jamtin, ministro della Cooperazione
internazionale
Mona Sahlin, ministro per lo Sviluppo compatibile
Ulrica
Messing, ministro per le Comunicazioni e industria
GOVERNO: DEIANA(PRC), MA
DOVE SONO DONNE IN ESECUTIVO PRODI?
TRADITO ANCHE IMPEGNO SU 33 PER
CENTO ESECUTIVO AL FEMMINILE
(ANSA) - ROMA, 17 MAG - ''Dove sono le
donne nel governo
Prodi?'' A chiederselo e' Elettra Deiana,
parlamentare di
Rifondazione comunista, che definisce ''un risultato
ben
scarso'' la presenza nel governo Prodi di ''solo sei donne su un
totale di 25 ministri'', delle quali appena una alla guida di un
dicastero ''di rilievo''.
Con le nomine rese note oggi dal leader
dell'Unione -
sostiene l'esponente del Prc - non e' raggiunta
''neanche la
percentuale sulla quale Romano Prodi si era impegnato:
quel
terzo del totale ancora lontano da un visione paritaria del
ruolo delle donne nella politica istituzionale, ma che avrebbe
potuto
rappresentare un segnale di svolta importante''.
Secondo Deiana,
''oltre alla scarsita' delle presenza e'
particolarmente grave la non
valorizzazione di competenze
istituzionali largamente presenti nel
mondo femminile''. Una
circostanza, questa, che - conclude la
parlamentare comunista -
''emerge dall'attribuzione alle donne di
ministeri senza
portafoglio e complementari''. (ANSA).
GOVERNO. GIORDANO ANNUNCIA:
SENTINELLI VICEMINISTRO ESTERI
CON DELEGA A COOPERAZIONE
INTERNAZIONALE.
(DIRE) Roma, 17 mag - Patrizia Sentinelli viceministro
degli
Esteri con delega alla Cooperazione internazionale: lo annuncia
Franco Giordano, segretario di Rifondazione comunista. La nomina
della
responsabile Ambiente del Prc e capogruppo al Consiglio
comunale di
Roma, cosi' come la nomina di Paolo Ferrero al
dicastero della
Solidarieta' sociale "segna la valorizzazione del
percorso che
Rifondazione comunista ha sempre condotto su grandi
questioni sociali
e nel rapporto col movimento su scala globale".
Nel governo "vedo,
pero', un neo- sottolinea Giordano- la scarsa
presenza delle donne
costituisce un limite di cui tutti noi
dobbiamo sentire peso e
responsabilita', anche a confronto con
altri esecutivi in Europa e nel
mondo".
Sentinelli, dunque, dopo le tante voci di approdo a un
ministero, conquista il decisamente prestigioso ruolo di
viceministro
alla Farnesina. Con, in piu', la delega alla
cooperazione
internazionale, tema da sempre vicino agli interessi
di Rifondazione.
E la diretta interessata, pur preferendo non
entrare ancora nel vivo
dei temi di cui si occupera', non
nasconde la grande gioia. "Sono
stata molto felice", garantisce
infatti.
GOVERNO: ARCIDONNA, PRODI
CONTINUA A PRENDERE IN GIRO DONNE (2)
(ANSA) - ROMA, 17 MAG -
''L'unica cosa che ci rimane da fare
e' andarcene da questo paese - ha
poi sottolineato Ajovalasit -
in cui ancora vige il manuale Cencelli.
Non dovevano essere
almeno un terzo le donne? Cosi' aveva dichiarato
il presidente
che abbiamo contribuito in piena convinzione a eleggere
e forse,
vista la risicata maggioranza conquistata dal nostro
schieramento, anche i nostri voti e la campagna fatta con le
donne di
questo paese sono stati essenziali''.
Le quote rosa ''vanno bene in
campagna elettorale, ma poi,
quando si passa a riscuotere, escono
sempre dal conto: cosa ha a
che vedere la democrazia paritaria con la
democrazia del
bilancino che deve equilibrare le voracita' dei partiti
senza
scontentare nessuno? Se no, si sa, ci si espone ai ricatti e ai
veti, mentre con le donne si puo' stare tranquilli, l'arte del
ricatto
non l'hanno imparata, avendo frequentato cosi' poco le
stanze del
potere''.
Per la presidente di Arcidonna, c'e' solo una speranza:
''Che
il nuovo presidente della repubblica si faccia garante del
dettato costituzionale, che, contrariamente al dettato del
manuale
Cencelli, garantisca le pari opportunita' di accesso
alla
decisionalita' politica e legislativa alla meta' femminile
del paese,
e respinga un governo che le ignora''.(ANSA).
GOVERNO: MUSSOLINI, VERGOGNOSO
CON LE DONNE MA DISCRIMINAZIONE BIPARTISAN =
Roma, 17 mag.
(Adnkronos) - ''Purtroppo la discriminazione di
genere trova spazio
sia nel centro destra che nel centrosinistra. E
questo accade sia
nella fase preelettorale, quella delle trattative,
sia nella fase
postelettorale, quella della scelta dei rappresentanti
del Governo.
Nessun vicepremier donna, proprio come la CdL che oggi
strumentalmente
protesta, e una sola donna con portafoglio''.
Alessandra Mussolini,
segretario nazionale di Azione Sociale, commenta
la formazione del
nuovo Governo e critica il premier: ''Prodi dice,
offendendo tutto
l'universo femminile, che sperava in piu' donne:
doveva forse scendere
qualcuno dal cielo per imporlo? Siamo nel
medioevo avanzato, nel
silenzio delle ancelle della sinistra che
tacciono raccogliendo
briciole disonoranti: solo per questo motivo
Prodi dovrebbe gia'
andare a casa! Ci dovremo accontentare delle
veline rosse D'Alema e
Rutelli''.
(Pol/Ct/Adnkronos)
17-MAG-06 15:38
NNNN
ZCZC
AGI2423 3 POL 0 R01 /
GOVERNO:GARDINI(FI), SU DONNE PRODI INEFFABILE
=
(AGI) - Roma, 17 mag - "Quanto a presenze femminili nel nuovo
governo, Prodi dice che si aspettava di piu'.
Ineffabile!".Parla
Elisabetta Gardini, Portavoce del
Coordinamento nazionale di Forza
Italia.
"La serieta' al governo si e' gia' infranta sulla logica
spartitoria che e' prevalsa su tutto, confinando le quote rosa
nell'area debole dei ministeri senza portafoglio. Ma anche
Livia Turco
si ritrova con il ministero della Salute, che dopo
la riforma del
titolo V, varato dalla sinistra, con le
competenze date alle Regioni,
non e' piu' quel ministero
pesante che era il ministero della Sanita'.
Un po' di felicita'
per tutti aveva promesso Prodi in campagna
elettorale.
Evidentemente la felicita' non e' rosa".(AGI)
GOVERNO:
MUSSOLINI, VERGOGNOSO CON LE DONNE =
(AGI) - Roma, 17 mag - "Purtroppo
la discriminazione di genere
trova spazio sia nel centro destra che nel
centrosinistra.
E questo accade sia nella fase preelettorale,
quella delle
trattative, sia nella fase postelettorale, quella della
scelta
dei rappresentanti del Governo.
Nessun vicepremier donna,
proprio come la CdL che oggi
strumentalmente protesta, e una sola donna
con portafoglio".
Alessandra Mussolini, segretario nazionale di
Azione
Sociale, commenta la formazione del nuovo Governo.
"Prodi
dice, offendendo tutto l'universo femminile, che
sperava in piu' donne:
doveva forse scendere qualcuno dal cielo
per imporlo? Siamo nel
medioevo avanzato, nel silenzio delle
ancelle della sinistra che
tacciono raccogliendo briciole
disonoranti: sol per questo motivo Prodi
dovrebbe gia' andare a
casa! Ci dovremo accontentare delle veline rosse
D'Alema e
Rutelli."(AGI)
GOVERNO: GIORDANO, ESECUTIVO
AUTOREVOLE MA SCARSA PRESENZA DONNE =
IN GRADO COMUNQUE DI
RISPONDERE AD ASPETTATIVE SOCIETA'
Roma, 17 mag. - (Adnkronos) -
Quello che si e' formato oggi ''e'
un governo autorevole ed in grado di
rispondere alle aspettative e le
speranze della societa' italiana, in
particolar modo di tutti coloro
che in questi anni hanno subito le
drammatiche conseguenze delle
politiche del governo delle destre''. Lo
afferma il segretario di
Rifondazione comunista Franco Giordano.
''La presenza di Paolo Ferrero come ministro della Solidarieta'
sociale e di Patrizia Sentinelli come viceministro degli Esteri con
delega alla cooperazione internazionale -aggiunge Giordano- segna la
valorizzazione del percorso che Rifondazione comunista ha sempre
condotto su grandi questioni sociali e nel rapporto col movimento su
scala globale. Nel governo vedo, pero', un neo. La scarsa presenza
delle donne costituisce un limite di cui tutti noi dobbiamo sentire
peso e responsabilita', anche a confronto con altri esecutivi in
Europa e nel mondo''.
''Da parte sua -conclude Giordano-
Rifondazione comunista, in
sintonia con la strada gia' intrapresa
sulle rappresentanze
parlamentari, continuera' nelle scelte che
l'hanno caratterizzata e
portera' nella compagine governativa una
presenza maggioritaria di
donne''.
Apc-GOVERNO/ UIL:
DELUSIONE PER RIDOTTA PRESENZA FEMMINILE
"Ci distinguiamo in negativo
rispetto ad altri Paesi Ue"
Roma, 17 mag. (Apcom) - "Ancora una volta
le donne restano deluse
nelle loro aspettative. La ridotta presenza
femminile nel Governo
Prodi, meno di un terzo e 5 su 6 ministre senza
portafoglio,
dimostra che quando si tratta di passare dalle parole ai
fatti
ogni discorso di riequilibrio e di parità non riesce ad assumere
la centralità più volte dichiarata della questione femminile
nella
politica italiana". La critica giunge dal segretario
confederale della
Uil, Nirvana Nisi, ch eaggiunge: "Pur
riconoscendo il passo avanti,
questo passo è troppo lento
rispetto ad una discriminazione che
continua a distinguerci in
modo negativo rispetto agli altri Paesi
europei".
GOVERNO: EMILY, VALORIZZARE PRESENZA
DONNE CON SOTTOSEGRETARI =
(AGI) - Roma, 17 mag. - "Ringrazio Prodi per
aver mantenuto
l'impegno di avere un cospicuo numero di donne nel
governo,
anche se avremmo voluto che la presenza femminile fosse
maggiormente valorizzata". Lo afferma Franca Chiaromonte,
presidente
dell'Associazione Emily in Italia, commentando la
composizione del
nuovo governo.
"L'associazione Emily - continua Chiaromonte - si
augura
che il premier Romano Prodi voglia migliorare questa situazione
dando un segno visibile e significativo nel momento della
nomina dei
sottosegretari, valorizzando la competenza e la
professionalita' delle
donne che hanno accumulato esperienza di
governo e di impegno
politico". (AGI)
GOVERNO: GIORDANO, AUTOREVOLE MA CON UN NEO, SCARSA
PRESENZA DONNE =
(ASCA) - Roma, 17 mag - ''Finalmente il governo
dell'Unione
puo' dispiegare la sua iniziativa per rilanciare le sorti
ed
il destino del nostro Paese''. Lo dichiara Franco Giordano,
segretario di Rifondazione Comunista. ''Quello che oggi si e'
formato
e' un governo autorevole -ha aggiunto- ed in grado di
rispondere alle
aspettative e le speranze della societa'
italiana, in particolar modo
di tutti coloro che in questi
anni hanno subito le drammatiche
conseguenze delle politiche
del governo delle destre. La presenza di
Paolo Ferrero come
ministro della Solidarieta' sociale e di Patrizia
Sentinelli
come viceministro degli Esteri con delega alla cooperazione
internazionale, segna la valorizzazione del percorso che
rifondazione
comunista ha sempre condotto su grandi questioni
sociali e nel rapporto
col movimento su scala globale''.
''Nel governo vedo, pero', un neo.
La scarsa presenza
delle donne -sottolinea Giordano- costituisce un
limite di
cui tutti noi dobbiamo sentire peso e responsabilita', anche
a confronto con altri esecutivi in Europa e nel mondo. Da
parte sua
Rifondazione comunista, in sintonia con la strada
gia' intrapresa sulle
rappresentanze parlamentari,
continuera' nelle scelte che l'hanno
caratterizzata e
portera' nella compagine governativa una presenza
maggioritaria di donne''.
GOVERNO: RAITI (IDV), DISPIACE ASSENZA DI
MINISTRI SICILIANI =
(AGI) - Palermo, 17 mag. - "Purtroppo devo
prendere atto che
l'appello dei parlamentari siciliani al presidente
del
Consiglio Romano Prodi e ai leader dei partiti dell'Unione e'
rimasto inevaso". Lo afferma Salvatore Raiti, coordinatore
nazionale di
Italia dei Valori e segretario siciliano del
partito, commentando
l'assenza di ministri siciliani nel
governo. "Ritengo che la Sicilia ed
il Meridione d'Italia -
aggiunge Raiti - siano il vero motore del
Paese. Per questo,
auspico un immediato riscontro d'iniziative
politiche in tale
direzione da parte del nuovo Governo. Nell'attesa di
tali
provvedimenti -ha concluso il deputato di Idv- votero' la
fiducia
come 'boccone amaro', esprimendo comunque viva
soddisfazione per
l'incarico affidato al presidente del mio
partito, Antonio Di Pietro,
che sono certo sapra' subito dare
risposte al Meridione, realizzando
quelle infrastrutture
necessarie per renderlo protagonista in
prospettiva dell'area
mediterranea del libero scambio che partira' nel
2010". (AGI)
Apc-GOVERNO/ IDV: AMAREGGIA MOLTO
L'ASSENZA DI MINISTRI SICILIANI
Raiti:"Inevaso appello a Prodi,voterò
fiducia come 'boccone
amaro'"
Palermo, 17 mag. (Apcom) - "Purtroppo
devo prendere atto che
l'appello dei parlamentari siciliani al
Presidente del Consiglio
Romano Prodi ed ai leaders dei partiti dell
Unione è rimasto
inevaso". E' questo l'amaro commento dell'on.
Salvatore Raiti,
Coordinatore nazionale di Italia dei Valori e
Segretario
siciliano, alla constatazione dell'assenza di ministri
siciliani
nella nuova compagine governativa.
"Ritengo che la Sicilia
ed il Meridione d'Italia - aggiunge l'on.
Salvatore Raiti - siano il
vero motore del Paese. Per questo,
auspico un immediato riscontro
d'iniziative politiche in tale
direzione da parte del nuovo Governo".
"Nell'attesa di tali provvedimenti - ha concluso il deputato di
IDV -
voterò la fiducia 'come boccone amaro' a questo Governo,
esprimendo
comunque viva soddisfazione per l'incarico affidato al
presidente del
mio partito, Antonio Di Pietro, che sono certo
saprà subito dare
risposte al Meridione, realizzando quelle
Infrastrutture necessarie per
renderlo protagonista in
prospettiva dell'area mediterranea del libero
scambio che partirà
nel 2010".
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GOVERNO: MAZZONI (UDC), TRADITE
LE PROMESSE ALLE DONNE
SONO POCHE, E IN POSIZIONE SUBORDINATA
(ANSA)
- ROMA, 17 mag - Erminia Mazzoni, vice segretaria
dell'Udc, sostiene
che Romano Prodi ''non ha ancora cominciato a
governare ma gia' ha
tradito gli italiani con le sue promesse
mancate''.
Erminia Mazzoni
ricorda che Prodi ''si era impegnato a
destinare una quota rosa di un
terzo nel nuovo esecutivo, mentre
risulta un solo ministro donna con
portafoglio e le altre
relegate in ministeri che ne sono privi''. Ora
''le donne non
sono neppure un quarto del totale e, soprattutto, sono
in
posizione subordinata agli uomini''.
''Vorremmo sapere -
conclude Erminia Mazzoni - cosa ne
pensano le colleghe Francescato,
Bonino, Binetti e Finocchiaro,
che nelle scorse settimane erano
intervenute, minacciando
battaglia se l'impegno non fosse stato
mantenuto''. (ANSA).
GOVERNO: LUSSANA (LEGA), PRESENZA DONNE
SOLO COME NOTA COLORE =
(AGI) - Roma, 17 mag - "Auguriamo buon lavoro
alle colleghe che
faranno parte del Governo Prodi ma non possiamo non
prendere
atto che l'unico ministero importante e' quello affidato a
Livia Turco. Tutte le altre si devono accontentare di ministeri
senza
portafoglio". Lo dice Carolina Lussana, deputato della
Lega Nord e
responsabile del gruppo politico femminile del
Carroccio. "E'
vergognoso - prosegue il deputato leghista - che
al di la' dei
proclami, le donne siano state inserite in
ministeri non decisivi.
Addirittura e' stato scorporato il
welfare e la famiglia, che aveva un
ruolo centrale nel
programma di Prodi, e' stato affidato si' ad una
donna ma e'
diventato un ministero senza portafoglio. Cioe' senza alcun
potere reale". "In sostanza, Prodi ha fatto una bella
operazione
d'immagine, tante donne nella squadra ma solo come
nota di colore.
Speravamo in una vicepremier donna con
importanti deleghe e invece
vediamo com'e' andata. Persino la
Bonino, che in passato era stata
candidata per essere
presidente della Repubblica si deve accontentare
oggi -
conclude Lussana - delle politiche comunitarie".(AGI)
ISABELLA RAUTI,OK AD AUMENTO DONNE MA RUOLO LEGGERO
DA UN GOVERNO DI SINISTRA CI SAREMMO ASPETTATI DI PIU'
(ANSA) - ROMA, 17 mag - Bene
l'aumento numerico delle donne
del nuovo esecutivo anche se 6 ministre
su 5 fanno riferimento a
dicasteri ''leggerissimi''. E' il commento di
Isabella Rauti,
consigliera nazionale di parita' del ministero del
lavoro, alla
composizione del governo Prodi.
''Da un governo di
sinistra - precisa Rauti - francamente ci
si aspettava di piu'. La
percentuale di donne nell'attuale
governo e' comunque non superiore al
25% che e' piu' o meno
quanto le controverse leggi sulle quote
avrebbero determinato
nella composizione delle liste elettorali. E'
poi inferiore
della percentuale indicata dalla comunita' europea che
supera il
30% ed e' molto inferiore a quel 50% che garantisce la
democrazia paritaria e l'equilibrata rappresentanza di genere''.
(ANSA).