GOVERNO: GIORDANO, SU DONNE
ALTRI GOVERNI PIU' CORAGGIOSI
CON SOTTOSEGRETARI PIU' DONNE CHE UOMINI
PRC IN GOVERNO
(ANSA) - ANCONA, 17 MAG - ''Altri governi, anche
recentemente, hanno dato prova di un maggiore coraggio e di un
maggiore senso della pari dignita'''. Lo ha detto, riguardo alla
presenza femminile nel nuovo governo Prodi, il segretario
nazionale di Rifondazione comunista Franco Giordano, rispondendo
oggi ai giornalisti prima di un comizio ad Ancona.
''Del governo - ha spiegato - ho colto un unico neo, di cui
sento il peso e la responsabilita', la presenza limitata delle
donne''. Al riguardo, Giordano ha annunciato un' iniziativa del
suo partito, la quale fara' si' che ''alla fine, con l' indicazione dei sottosegretari, la
presenza di Rifondazione comunista nella compagine governativa sara'
maggioritariamente di donne''. ''Credo - ha aggiunto - che questo sia
un bel biglietto da visita''.(ANSA).
GOVERNO: PARLAMENTARI UE CENTRO-
SINISTRA DELUSE NUMERO DONNE
SOLO SISTEMA CAPILLARE QUOTE POTRA'
CAMBIARE LE COSE IN ITALIA
(ANSA) - STRASBURGO, 17 MAG - ''Il numero
delle donne nel governo Prodi e il 'peso' dei ministeri loro assegnato
sono risultati inferiori alle promesse. Non ci si aspettava che
venisse seguito il modello spagnolo o scandinavo, ma nemmeno il
30% di presenza femminile, pure annunciato, e' stato raggiunto''.
Lo hanno dichiarato in una nota comune diffusa a Strasburgo,
le parlamentari europee del centro-sinistra Pia Elda Locatelli,
Lilli Gruber, Marta Vincenzi, Luisa Morgantini, Donata Gottardi,
Monica Frassoni e Pasqualina Napoletano.
''Ancora una volta, apparentemente, - scrivono le europarlamentari - la
logica di gruppi dirigenti della coalizione, troppo omogenei non solo per genere, ma anche per
stile e cultura, ha prevalso sulla necessita' di rappresentare il Paese reale,
che e' fatto di uomini e donne''.
Auguriamo senza dubbio ''buon lavoro'' alle donne ministro,
ma rileviamo - proseguono - ''che ancora una volta si perpetua
un'anomalia italiana rispetto ai paesi piu' avanzati socialmente
e politicamente. Ribadiamo pero' che solo un sistema capillare
di quote potra' davvero cambiare le cose anche nel
nostro paese come gia' avvenuto nei paesi piu' avanzati in Europa e
nel mondo''. (ANSA).