ROMA, 8 giu
Dodici donne, manager e imprenditrici, hanno vinto il
premio - le Mele d'oro - che annualmente assegna la Fondazione Marisa
Bellisario e dedicato nell'attuale edizione, la 18/a, alle professioniste nel Mezzogiorno.
Si tratta, per la sezione manager, di Maria Rosaria Campitelli, direttore generale Torno
Internazionale Spa; Maria Teresa Lavieri, direttore generale
dipartimento Presidenza della Giunta della Regione Basilicata; Teresa
Ruberto, Capo Scalo Aeroporto Lamezia Terme.
Per la sezione imprenditrici, di Maria Cristina Elmi Busi
Ferruzzi, Presidente Acies srl; Maria Laura Cafiero Mattioli,
presidente Cafima Sapa; Teresa Naldi, amministratore Unico Royal
Group Hotels & Resorts.
Per la sezione giovani imprenditrici, di Mariella De Florio,
amministratore delegato Simet spa; Giuseppina De Maio,
amministratore delegato Ceramica Vietrese Srl; Margherita
Mastromauro, Titolare e Responsabile Relazioni Aziendali
Pastificio Riscossa Spa.
Per la sezione laureate in ingegneria gestionale, di Daniela
Caldarulo, Politecnico di Bari; Roberta Pellegrino, Politecnico
di Bari, Elisa Zandonella, Politecnico di Milano.
Premi speciali, fra l'altro, sono stati assegnati, per il
giornalismo, a Rita Pinci, vicedirettore di Panorama; per la
moda a Frida Giannini, direttore creativo di Gucci;
per il cinema a Cristina Comencini, regista; per l'impegno
ecclesiastico a Suor Tiziana Maule, Missionaria in Costa
d'Avorio dell'ordine delle Suore Dorotee del Sacro Cuore di
Gesu'; per l'innovazione nella tradizione a Margherita Tomasello
Terrasi, responsabile Mkt e Consigliere d'Amministrazione Molino
e Pastificio Tomasello Spa. Premi alla carriera a Rosanna
Palombini, titolare Palombini Eur Srl. Il germoglio d'oro e'
stato assegnato a Ada Di Stefano, amministratore unico di
Advanced Technology Solutions Srl.
Il premio e' realizzato in collaborazione con la
Confindustria e il Sole 24 ore. La cerimonia di consegna delle
Mele d'oro si terra', a Roma, venerdi' 16 giugno nella sede
della Confindustria.
''Come ogni anno - ha detto la presidente della Fondazione,
Lella Golfo - scegliere tra tanti profili eccellenti e' stato un
lavoro arduo e carico di responsabilita'. Siamo convinti di aver
fatto un buon lavoro e siamo certi che le premiate rappresentino
una perfetta espressione dei talenti al femminile di cui
l'Italia dispone''.(ANSA).
ISLAM: SONDAGGIO GALLUP, DONNE NON SI SENTONO OPPRESSE
INTERVISTE
IN OTTO PAESI, OCCIDENTE FONTE DI DECADENZA MORALE
(ANSA) - NEW
YORK, 08 GIU - Le donne musulmane vogliono il voto, ma non si sentono
oppresse ne' condizionate ad accettare uno stato di cittadine di
seconda classe: lo rivela un sondaggio Gallup pubblicato negli Usa.
Secondo il rilevamento, condotto nel 2005, una forte
maggioranza delle donne islamiche ritengono che dovrebbero avere
il diritto di voto senza influenze esterne (cosi' il 97 per
cento delle libanesi, il 95 per cento delle egiziane e il 68 per
cento delle pakistane), di lavorare fuori casa e di dare la
scalata alle stanze dei bottoni in politica.
Intervistate in oltre ottomila conversazioni faccia a
faccia in otto paesi a maggioranza musulmana, le donne hanno detto
che a loro giudizio le questioni di genere non sono per loro una
priorita' perche' esistono altre questioni molto piu' pressanti.
Interrogate su cosa desse loro piu' fastidio nelle societa'
dove vivono, le donne hanno indicato la mancanza di unita' tra
musulmani, la violenza, l'estremismo e la corruzione politica e
economica.
L'hijab e il burqa, che coprono tutto o una parte del corpo e
che in Occidente sono interpretati come simbolo di oppressione
delle donne, non sono mai stati menzionate nelle interviste
della Gallup.
Quanto ai diritti delle donne, le islamiche associano in
maggioranza la parita' tra uomo e donna all'Occidente.
Il 78 per cento delle marocchine, il 71 per cento delle
libanesi e il 48 per cento delle saudite hanno collegato
all'Occidente la parita' legale tra i sessi.
Detto questo, una maggioranza delle donne islamiche e' convinta che
l'adozione di valori occidentali non contribuirebbe il mondo musulmano
a fare passi avanti sul fronte politico e economico.
Alla domanda su cosa ammirano di meno in Occidente, le donne
hanno in maggioranza additato la percezione di decadenza morale,
la promiscuita' e la pornografia, fattori che gli autori del sondaggio hanno definito
''l'immagine hollywoodiana'' considerata degradante per le donne.
Una maggioranza delle donne islamiche ha d'altra parte
dichiarato che l'attaccamento ai valori morali e alla religione
e' l'aspetto migliore delle loro societa'. In Pakistan la pensa
cosi' il 53 per cento delle donne, e in Egitto il 59 per cento.
(ANSA).