LE UNIONI DI FATTO GIA’ ESISTONO E VANNO SOLO RATIFICATE
E’ sempre bene che si apra una discussione quando si evidenziano forme di discriminazione perché le pari opportunità devono essere estese a 360 gradi. Personalmente e come responsabile nazionale del Dipartimento Pari Opportunità dell’IdV non ritengo di dover aderire al Gay Pride di Torino perché con queste manifestazioni si rivela l’intenzione di circoscrivere, dal punto di vista dell’impatto mediatico, un diritto civile che è di tutti. Il problema è più ampio e non investe solo gli omosessuali. Le coppie di fatto esistono già come esistono convivenze di ogni genere. Persone che uniscono le loro esistenze, mettendo in queste scelte emozioni, energie, progetti ed investendovi risorse economiche con conseguenti attese per il futuro. Questi rapporti vanno tutelati da una regola, vanno ratificati in maniera pragmatica e semplice. Non credo che sia necessario creare tensioni tra chi sceglie queste convivenze e chi si sposa con un matrimonio religioso. Si tratta di situazioni distanti, non equiparabili, e nemmeno in competizione l’una con l’altra. Non mi pare neppure che esista il bisogno, né il motivo per andare in piazza. La soluzione è nel programma dell’Unione e si realizza con la firma di un contratto tra persone che decidono di convivere, qualsiasi siano i motivi di questa scelta. Sono altre le urgenze del Paese e i motivi per cui sarebbe opportuno andare in piazza.
Wanda Montanelli
(Resp. Naz. Dipartimento Pari Opportunità IdV)