Il Capo dello Stato: bisogna fare di più per garantire il ruolo delle donne nella vita politica, culturale ed economica
Soddisfatte le dirette interessate. De Petris: "Ora tocca al governo"
ROMA - Per favorire l'affermazione delle donne nella vita politica, culturale ed economica bisogna fare di più. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano interviene sulla questione delle "quote rosa" suscitando il plauso quasi unanime delle dirette interessate.
Scrive Napolitano in un messaggio inviato agli organizzatori del Premio Bellisario: "Passi significativi, anche se insufficienti, sono stati compiuti a livello legislativo per assicurare misure idonee a garanzia di una più incisiva presenza nella vita politica, culturale ed economica delle donne, in particolare nella conciliazione fra lavoro e famiglia".
Secondo il Presidente la partecipazione delle donne "in ruoli strategici nei processi decisionali pubblici e privati deve contribuire, oggi e in futuro, a rafforzare sviluppo e competitività, innovazione e creatività per garantire più elevati livelli di efficienza e di progresso al nostro sistema paese".
Parole che destano grande soddisfazione tra le donne impegnate in politica. La senatrice dei Verdi Loredana De Petris è entusiasta: "Bravo Napolitano. La partecipazione delle donne nella vita decisionale del paese è un elemento fondamentale per la crescita della nostra democrazia".
De Petris crede sia il momento per l'esecutivo "di passare dalle parole ai fatti, non possiamo più aspettare. Attendiamo dal Governo la proposta legislativa annunciata. Un provvedimento che ponga i presupposti per garantire le pari opportunità nei diversi settori della politica e del sociale".
Cinzia Dato, parlamentare della Margherita, definisce "meritorio" il richiamo del Presidente. "Quello che va chiarito - insiste Dato - è che non si tratta di una rivendicazione femminile ma di una strategia per lo sviluppo del paese. E' un intervento propedeutico a molte altre riforme, di cui si gioverebbe l'intero sistema nazionale".
Più caustica Daniela Santanchè, responsabile delle donne di Alleanza Nazionale che pur prendendo atto "con soddisfazione delle belle parole del presidente Napolitano sul ruolo delle donne" spiega che sarebbe stato meglio se il Capo dello Stato avesse confermato "come vicesegretario generale della presidenza della Repubblica la professoressa Melina Decaro chiamata da Carlo Azeglio Ciampi per il suo valore, ma anche come concreto segnale della presenza femminile in un importante ruolo decisionale".
Unica voce fuori dal coro, quella di un uomo, il Dc Gianfranco Rotondi che dicendosi contrario alle "quote rosa" aggiunge: "Il presidente Napolitano sbaglia ad adeguarsi alla retorica, proprio lui che ha conosciuto le grandi donne che hanno fatto la Resistenza e la Costituzione: la classe dirigente si seleziona con la lotta politica, solo essa forgia donne e uomini politici".
(16 giugno 2006- Repubblica.it)