ASSOCIAZIONI IN RETE CONTRO LA LEGGE CHE LEGALIZZA LO STUPRO IN AFGANISTAN
ASSOCIAZIONI IN RETE CONTRO LA LEGGE CHE LEGALIZZA LO STUPRO IN AFGANISTAN
L'Onerpo con la presidente Aurra Nobolo, l'Associazione Teatro Reginald-Centro di dramaterapia con le esponenti Maria Grazia SILVI ANTONINI e l'Associaciòn Universitaria Interamericana A.U.I. con la direttrice esecutiva Blanca BRICENO, hanno diffuso la seguente dichiarazione:
"Apprendiamo dal TG3 di oggi che il governo afgano, sta per varare una legge contro le donne, considerata peggiore di quella talebana, che legalizza lo stupro da parte del marito, che vieta le donne di uscire di casa se non accompagnate, e i figli sono sotto la diretta potestà dei padri o dei nonni.
Nell'aderire alla preoccupazione espressa anche da Hillary Clinton che sostiene che " i diritti delle donne in Afganistan sono un motivo di assoluta preoccupazione" e che "non si può sviluppare un paese se metà della sua popolazione viene oppressa"
Se è vero che il governo italiano impegna risorse umane ed economiche allo scopo di sviluppare la democrazia, la pace e il progresso in Afganistan, questa legge non può solo essere formalmente chiarita o smentita, come chiede il Ministro Frattini, ma ci deve essere un chiaro impegno nell'attuazione delle Pari Opportunità sancite anche dalla Costituzione afgana.
Chiediamo quindi una posizione ferma da parte di tutti i paesi che si battono per la democrazia in Afganistan, a favore dello sviluppo delle Pari Opportunità e del rispetto della Carta ONU dei Diritti Universali dell'Uomo.
Aura Nobolo, Presidente Osservatorio Nazionale ed Europeo per il Rspetto delle Pari Opportunità,
Maria Grazia SILVI ANTONINI presidente dell'Associazione Teatro Reginald-Centro di dramaterapia (Torino)
Blanca BRICENO, direttrice esecutiva dell'Associaciòn Universitaria Interamericana A.U.I. (Caracas)
30 marzo 09