L’INFANZIA SPEZZATA NEI DISEGNI DELLE SPOSE BAMBINE
Di Helene Pacitto
I bambini amano disegnare. Il disegno è una delle prime forme d'espressione e dai disegni dei bambini spesso si può capire molto della loro vita, di quello che provano, di cosa vedono. Tutti i bambini mettono con colori su carta la loro visione del mondo e lo fanno anche le rifugiate siriane in Giordania, anche quelle che sono diventate o stanno per diventare delle spose bambine.
Save the Children ha raccolto questi disegni per "sbatterli" in faccia al mondo e denunciare l'incremento dei matrimoni tra ragazzine e uomini adulti tra i profughi siriani. Per l'organizzazione che tutela i minori il 48% dei matrimoni coinvolge una bambina tra i 13 ed i 18 anni ed un uomo adulto, ma molto spesso le piccole si ritrovano fidanzate a 12 o addirittura a 10 anni. Dai disegni raccolti emerge tutto l'orrore. Il futuro marito viene disegnato come un orco che porta via la bimba dai giochi, ma si vedono anche corpi dilaniati, sicuramente dalle immagini non si percepisce mai felicità bensì costrizione. Ma per una famiglia di profughi evidentemente dare in sposa una figlia è la soluzione ad un problema, una bocca in meno da sfamare e magari anche un po' di soldi da guadagnare.
Rabbrividisco. Il fenomeno delle spose bambine è un abominio, capisco la necessità di sopravvivenza ed il fatto di dover ricorrere a qualsiasi mezzo per farlo, ma perchè condannare una bimba, la propria bimba ad abbandonare i giochi e la scuola per diventare donna, per sposare un uomo che potrebbe essere suo padre (volendo essere buona). Questo proprio non lo comprendo, va al di la di ogni mia logica, di ogni possibilità di razionalizzare.
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