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LA FAMIGLIA DELLA DESAPARECIDA MARIANNE ERIZE SCRIVE ALLE DONNE DI TOR BELLA MONACA

antiv.Monaca

Roma - Il centro antiviolenza di Tor Bella Monaca, appena riaperto ed inaugurato il 20 febbraio, ha ricevuto un messaggio di sostegno dall'Argentina. A scrivere è stata la famiglia della ragazza desaparecida Marianne Erize, a cui è intestato il CESPP. Si è creata così una nuova sinergia, ed un ponte oltre il tempo e lo spazio tra le donne impegnate a dare assistenza e supporto psicologico a chi si trova a subire violenza e la famiglia della giovane uccisa e violentata 40 anni fa dai carnefici del regime di Videla. Marianne fu infatti vittima della violenza politica della quale uno dei volti fu la violenza sessuale che le inflissero i suoi torturatori. "Ci congratuliamo – è scritto nella nota giunta dall'Argentina – che la figura lottatrice di Marianne accompagni la vostra lotta. L'apertura di un centro di protezione delle donne contro la violenza costituisce, in primo luogo, un asilo fisico per loro ma anche un luogo di denuncia delle violenze che soffrono e che ancora non si conoscono a sufficienza e che tanto meno sono punite ".

Le parole sono state lette durante l'inaugurazione del centro da Diana Caggiano, argentina e da tanti anni nel nostro Paese, in rappresentanza del Grupo de Argen­ti­nos en Ita­lia por la memo­ria, ver­dad y justi­cia che ha evidenziato come ancora oggi la violenza sessuale sia un aspetto particolare delle violenze contro i diritti umani che vengono perpetrate nel mondo. "E' un messaggio commovente e toccante – ha sottolineato Stefania Catallo, presidente del centro antiviolenza di Tor Bella Monaca. Siamo contente di portare avanti il messaggio che ha lasciato Marianne perché la sua figura è quella di una giovane che ha fatto della difesa dei diritti di tutti, e dei più deboli soprattutto, una nobile ragione di vita. Questo significa percorrere una strada tracciata da altri prima di noi con grande senso di responsabilità e dedizione. Dobbiamo ringraziare per la riapertura del Centro, ottenuta dopo un anno di lotta, tutte le persone che ci hanno sostenuto, associazioni in rete, stampa, le istituzioni per i locali concessi in via Amico Aspertini, e gli oltre 53mila sottoscrittori delle firme raccolte su Change.org.

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Stefania Catallo, Presidente del Centro Antiviolenza di Tor Bella Monaca

La petizione su Change.org

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