NASCE LA RETE DEGLI ASSESSORI ALLA GENTILEZZA
Sono 43 per ora, da Nord a Sud dello Stivale e appartengono a schieramenti politici diversi. L'obiettivo è rafforzare il senso di comunità dei cittadini. Tra le iniziative concrete, il quaderno o i farmaci sospesi, l'angolo in cui lasciare indumenti per chi ne ha bisogno o le Olimpiadi della Gentilezza per coinvolgere tutti i quartieri
Assessori gentilezza
MILANO - In anni in cui il confronto politico assume toni aggressivi, sui social dominano i leoni da tastiera e nella vita di tutti i giorni le tensioni sociali non mancano di certo, c'è chi si inventa la figura dell'assessore o del consigliere comunale con la delega alla Gentilezza. Per ora ce ne sono 43 (sugli oltre 8 mila comuni italiani), sia a nord che a sud dello Stivale e appartengono a forze politiche diverse. "Quello che dovrebbe essere un comportamento sociale di base sta venendo meno in tutte le fasce di età - spiega Valentina Gueli Alletti, consigliera comunale di Naro (Agrigento), eletta una lista civica vicina al Pd -. È quindi un bene che un messaggio positivo parta in primo luogo dall'istituzione più a contatto dei cittadini, ossia il Comune. Dobbiamo partire dai bambini e pensare a iniziative e progetti che favoriscano il senso di comunità".
L'idea dell'assessore alla gentilezza è nata appena dopo le ultime elezioni amministrative, quelle del 26 maggio scorso, grazie a una piccola associazione del canavese, Cor et Amor, che di solito organizza i Giochi della Gentilezza, in settembre per la Giornata nazionale, il 13 novembre per la Giornata internazionale e in altre occasioni o nelle scuole. L'associazione ha mandato una lettera ai comuni torinese proponendo di istituire l'assessore o il consigliere con delega alla gentilezza. Proposta estesa poi a tutti i comuni italiani. Nel giro di cinque mesi l'idea è piaciuta a 43 sindaci e da poco più di una settimana è nata anche una Rete nazionale...
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