RAI, UN'INNOVAZIONE IL METODO DELLA TRASPARENZA NELLE NOMINE PER IL CDA
Scade oggi, come deciso dalla commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, il termine per la presentazione dei curricula dei candidati - un'innovazione di metodo per dare trasparenza alle nomine - a far parte del nuovo Cda del servizio pubblico (fino a qualche giorno fa erano una trentina ma potrebbero essere aumentati negli ultimi giorni, anche se e' difficile affermarlo con certezza perche' la lista dei curricula non compare sul sito della commissione di Vigilanza).
Sempre oggi si incontrano le associazioni ''Liberta' e giustizia'', ''Libera'', il ''Comitato per la liberta' e il diritto all'informazione'' e ''Se non ora quando?'' a cui il segretario Pier Luigi Bersani ha chiesto di proporre due nomi che il Pd si impegnerebbe a eleggere nel Cda per rompere la logica delle indicazioni di partito.
E sempre oggi Sergio Zavoli, presidente della Vigilanza, dovrebbe rispondere alla lettera con cui l'Idv ha chiesto formalmente di stabilire le modalita' di valutazione pubblica dei curricula, prevedendo possibili audizioni dei candidati che nel nuovo Cda andranno ad affiancare Anna Maria Tarantola, ex vicedirettore generale della Banca d'Italia, Luigi Gubitosi, ex amministratore delegato di Wind Telecomunicazioni, indicati dal governo come presidente e direttore generale della Rai. Nel nuovo organismo di governo della Rai ci sara' pure Marco Pinto, indicato nel Cda dal Ministero del Tesoro.
Il partito guidato da Antonio Di Pietro ha pure chiesto di audire Anna Maria Tarantola, che dev'essere sottoposta al voto della Vigilanza per avere il via libera come presidente della Rai, di cui si vorrebbe conoscere il programma di insediamento. Per ora, come e' avvenuto per l' elezione dei componenti di nomina parlamentare delle authority Agcom e Privacy, non e' prevista alcuna audizione dei candidati.
Zavoli si e' limitato per ora a convocare per giovedi' prossimo il seggio elettorale della commissione di Vigilanza per procedere all'elezione dei 7 componenti del Cda della Rai di nomina parlamentare che secondo le regole non scritte della lottizzazione, in base alla composizione dei gruppi parlamentari, prevedono l'assegnazione di 2 consiglieri al Pdl, 1 alla Lega Nord, 2 al Pd, 1 all'Udc e 1 all'Idv.
Da qui la mossa di Bersani per rompere la logica lottizzatrice. Dopo aver dichiarato che il Pd non avrebbe partecipato a nessun metodo spartitorio per incentivare le altre forze politiche a fare altrettanto puntando sulla qualita' dei candidati, poi - per evitare che il centrodestra si nominasse da solo il Cda provocando le possibili dimissioni del presidente e del direttore generale indicati dal governo - ha chiesto ad alcune associazioni di avanzare le due candidature spettanti al suo partito.
Secondo le indiscrezioni, la rosa dei nomi su cui puntano Pdl e Lega Nord e' composta da Antonio Verro (consigliere uscente del Cda), Guido Paglia (direttore Comunicazione e Relazioni Esterne Rai), Antonio Pilati (componente dell'Autorita' garante della Concorrenza e del Mercato), Franco Scaglia (presidente RaiCinema), Rubens Esposito (ex responsabile dell'Ufficio legale della Rai). Negli ultimi giorni e' arrivata anche l'autocandidatura di Giancarlo Galan, ex governatore del Veneto ed ex ministro della Cultura. L'Udc si orienterebbe su Roberto De Laurentiis (gia' componente del Cda). L'Idv, qualora non fossero accolte le richieste contenute nella lettera inviata a Zavoli, potrebbe non partecipare all'elezione del Cda.
Per quanto riguarda le associazioni chiamate in causa da Bersani, finora non hanno trovato l'accordo sui due nomi da proporre. Secondo le indiscrezioni, i piu' accreditati sono quelli di Lorella Zanardo, autrice del documentario ''Il corpo delle donne'', e quello di Gustavo Zagrebelsky, ex presidente della Corte costituzionale. Sul nome di Zanardo e' pero' in corso una violenta polemica tra blog, scatenata da un articolo apparso sul quotidiano ''il Foglio'' che la indicava come rappresentante del ''femminismo moralista e intollerante che vuole prendere il potere''.
Proprio le polemiche potrebbero paralizzare la riunione di oggi tra le associazioni. Nel caso non dovessero trovare l'accordo su due candidature da indicare a Bersani, consegnerebbero una decina di nomi al segretario del Pd che in tale eventualita' si ritroverebbe nella spiacevole condizione di dover scegliere. Dario Fo, Stefano Rodota', Rosario Villari hanno intanto inviato una lettera a Zavoli e agli altri membri della commissione di Vigilanza con la quale si caldeggia la candidatura di Renato Parascandolo, gia' presidente di Rai Trade e direttore di Rai Educational. La Federazione nazionale della stampa e l'Usigrai, il sindacato dei giornalisti del servizio pubblico, hanno deciso invece che non daranno indicazioni di nomi da proporre a nessun partito perche' ''il sindacato resta interlocutore ma anche controparte dell'azienda Rai di cui il Cda rappresenta il governo''.
RAI: REBUS RINNOVO CDA, DOMANI RIUNIONE ASSOCIAZIONI IL 21 SEGGIO IN VIGILANZA. RENZI PUNGOLA BERSANI, LEADER SCELGONO
ìSi apre una settimana rovente sul fronte del rinnovo del cda Rai. Domani mattina alle 10, nella sede della Fnsi, il Comitato per la liberta' dell'informazione, Se non ora quando, Libera e Liberta' e Giustizia si siederanno attorno allo stesso tavolo per rispondere alla sollecitazione del segretario Pd Bersani di indicare due nomi per il futuro vertice della tv pubblica. Il tempo stringe: i curricula vanno in ogni caso inviati entro domani sera alla commissione di Vigilanza, gia' convocata per giovedi' 21 giugno per eleggere i sette componenti del consiglio di sua competenza. Ma sciogliere il rebus non e' facile: e non si puo' escludere che dalla galassia di sigle coinvolte esca una rosa di candidati. Mentre per Bersani arriva anche la pungolata di Matteo Renzi, che intervistato da Lucia Annunziata a In 1/2 ora va dritto al punto e parlando di Rai sottolinea che un leader deve scegliere. Il Comitato per la liberta' - da cui si sono 'chiamati fuori' Fnsi e Usigrai, che non faranno nomi - potrebbe sottoporre all'attenzione delle altre associazioni diverse candidature, emerse nel confronto di queste ore. Tra le altre, circolano quelle di Carlo Freccero, Angelo Guglielmi, Franco Rositi e dei nomi piu' 'gettonati' in un recente sondaggio di Articolo 21, Roberto Mastroianni, Tana De Zulueta e Lorella Zanardo. Non si candidera' sicuramente Sandra Bonsanti, presidente di Liberta' e Giustizia: ''Andiamo al tavolo con grande disponibilita' ad ascoltare tutte le proposte e faremo le nostre, l'importante e' trovare una composizione''. Libera lavora probabilmente a una candidatura espressione del mondo del volontariato e dell'attenzione a diritti, doveri e legalita'. Se non ora quando apprezza la mossa di Bersani e insiste soprattutto sulla necessita' di cambiare la governance, dando piu' spazio alle donne e recuperando appieno la missione del servizio pubblico. Tra le possibili candidate, oltre a Zanardo e De Zulueta, anche Milena Gabanelli, Concita De Gregorio, Norma Rangeri. Intanto hanno superato quota 100 i curricula inviati alla Vigilanza: ci sono, tra gli altri, quelli di Michele Santoro, Carlo Freccero, Giovanni Minoli, Franco Scaglia, Renato Parascandolo, Sabino Acquaviva, Stefano Passigli, Alessio Gorla, Lucio Villari. Si e' candi8data anche Paola Scarsi, gia' capo ufficio stampa del Forum del Terzo Settore. Federconsumatori e Adusbef appoggiano Giovanni Valentini e Stefano Quintarelli, il presidente del Codacons Carlo Rienzi ha gia' pronto un 'programma di governo' basato su riduzione degli appalti esterni, stop ai maxi cachet, palinsesti scelti dal pubblico. A pungolare Bersani oggi e' il sindaco di Firenze Matteo Renzi: ''Non dico adesso apriamo una campagna di ascolto con le associazioni amiche che mi danno dei nomi e io poi rifletto se appoggiarle o no'', spiega a In 1/2 ora di Lucia Annunziata. ''Quando scelgo una persona cerco di metterla competente, svincolata dalle tessere del partito, capace fare le cose che deve fare''. Pd a parte, al Pdl spetta eleggere tre consiglieri (probabile la conferma di Antonio Verro, in lizza anche Guido Paglia, Giancarlo Galan, Rubens Esposito e Antonio Pilati), l'Udc potrebbe confermare Rodolfo De Laurentiis (ipotesi pero' non scontata), la Lega - cui spetterebbe l'ultimo consigliere - ha fatto sapere che non indichera' nomi. Il senatore Pd Vincenzo Vita e Giuseppe Giulietti di Articolo 21 vanno al di la' del totonomine : ''Nelle prossime ore sara' doveroso chiedere al governo quale sia il mandato affidato al nuovo gruppo dirigente''. L'attuale vertice, intanto, sara' domani sera a Milano per presentare, al Palazzo del Ghiaccio, i palinsesti autunnali agli investitori pubblicitari. (ANSA 17-GIU-12 )