DAL 3 AL 5 OTTOBRE TORNA A FERRARA IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI GIORNALISMO SCIENTIFICO
Dal 2 al 4 ottobre Al Festival di Internazionale a Ferrara si parla di nuove frontiere In tutto saranno 230 gli ospiti di quest'anno, provenienti da 27 Paesi dei cinque Continenti, con 44 testate giornalistiche rappresentate e ben 250 ore di programmazione per 130 incontri Tweet 18 di Carlotta Macerollo 17 settembre 2015 Non poteva che dedicarsi al tema delle nuove frontiere la nona edizione del Festival di Internazionale a Ferrara dal 2 al 4 ottobre, tema obbligato dall'attualità di questi mesi che interroga le nostre coscienze (qui il programma). Secondo Giovanni De Mauro, direttore della rivista Internazionale, "le nuove frontiere sono sia quelle fisiche sia quelle metaforiche: quelle fisiche sono sotto gli occhi di tutti noi i questi giorni, aperte e chiuse alle porte dell'Europa e sono le più evidenti. Ma ci sono frontiere più fisiche: il senatore Luigi Manconi verrà a parlare della sua proposta di abolizione del carcere; ci sono frontiere mentali che riguardano per esempio la satira, fin dove può spingersi; si parlerà di fumetti e di satira. Ci sono frontiere di linguaggi e la presenza di documentari e film in questo festival sarà sempre più marcata; cerchiamo di declinare la parola frontiere in molti dei modi possibili". Il Festival è un'occasione per i giornalisti e i lettori di partecipare a dibattiti, riflessioni e workshop. Tante voci, tanti ospiti per parlare di economia e lavoro (Michela Murgia e Chiara Saraceno parleranno di geografie delle diseguaglianze), di cibo e sostenibilità (con l'intervento di Alice Waters, la chef statunitense ideatrice dell'orto di Michelle Obama), di tutte le zone calde del mondo: Americhe, Africa, Asia e Medio Oriente. Ma in questo anno sventurato si parlerà soprattutto di diritti civili - anche della condizione dei neri statunitensi - e migrazioni, non solo in Europa, e del concetto di nuove frontiere. Lo scienziato premio Pulitzer Jared Diamond racconterà com'è possibile affrontare le sfide delle società globali attraverso gli strumenti delle scienze naturali. Luisa Ciffolilli, direttrice del festival, spiega: "Parleremo non solo di frontiere fisiche ma anche di frontiere mentali, come abbattere gli stereotipi legati alla disabilità o al mondo LGBT o al mondo dei rom e dei sinti". Van Reybrouck, autore di Congo, il libro considerato il memoriale epico di un continente, sarà intervistato dal premio Strega, Nicola Lagioia. A Ferrara anche Serge Michel giornalista di Le Monde, Howard Waring French giornalista del New York Times e autore del best seller China’s second continent; Nargis Nehan, fondatrice di Equality for peace and democracy a Kabul, Ong impegnata da anni nella lotta per la parità di genere e per i diritti dei più giovani. Anche fotografia e cinema d'autore Un viaggio attraverso i cinque continenti, l'attualità internazionale ma anche la fotografia, le rassegne del cinema d'autore, dei documentari e degli audiodocumentari, una gamma di testimonianze di arte e di giornalismo per riflettere sul mondo. Uno spazio particolare sarà quello di Medici senza Frontiere, charity partner del Festival. La kermesse si chiuderà domenica 4 ottobre con Adriano Sofri e il vignettista Zerocalcare che per la prima volta insieme incroceranno due mondi apparentemente diversi per età e strumenti espressivi, accomunati da una curiosità senza confini per le persone e l'attualità.
Tutte le iniziative organizzate dall’Ateneo di Ferrara in occasione del prossimo Festival Internazionale: Dal 3 al 5 ottobre torna il Festival Internazionale a Ferrara ...