DONNE: CONSIGLIO LAZIO RINNOVA CONSULTA CON 188 ASSOCIAZIONI
Il Consiglio Regionale questa mattina ha approvato il rinnovo degli organismi che compongono la Consulta Femminile Regionale per le Pari Opportunita'. Sono state ammesse 188 associazioni operanti sul territorio.
Soddisfatto il presidente Mario Abbruzzese che ha parlato di un rinnovo che arriva '' dopo due anni di stasi. Questo suo importante organismo rappresenta da sempre la sede idonea a realizzare gli opportuni coordinamenti e scambi di esperienze onde migliorare le attivita' che competono alla nostra Assemblea legislativa in termini di pari opportunita'''.
'' Dalla data della sua costituzione, 1976, ad oggi - ha spiegato Abbruzzese - il numero degli Organismi che la Consulta rappresenta e' andato sempre crescendo a testimonianza del riconoscimento dell' attivita' svolta nella promozione delle pari opportunita'. La visibilita' raggiunta dalla Consulta Femminile Regionale per le Pari Opportunita' negli ultimi anni, infatti, ha consentito alla Regione Lazio di diffondere al meglio le informazioni utili al proseguimento della parita' di genere''.
Dal gruppo del Pd della Pisana sottolineano: '' Grazie all' impegno del Pd e in particolare di Daniela Valentini, consigliera regionale, tutte le associazioni femminili rappresentative delle battaglie delle donne, dapprima escluse, sono state reintegrate, divenendone parte integrante''. '' E' importante in un momento come questo, in cui tutte le conquiste delle donne sembrano essere di nuovo messe in discussione, dal lavoro all' autonomia, fino ai servizi e alla salute, stabilire come forza essenziale e trainante tutte le associazioni che operano nei nostri territori e quotidianamente si battono per riconoscere il ruolo e la dignita' delle donne nella nostra regione'', ha detto Valentini. L' elenco delle 175 associazioni ammesse, a seguito dell' istruttoria della IX commissione conclusosi a febbraio dello scorso anno, E' stato integrato dal presidente Abbruzzese con altre tredici associazioni, che inizialmente erano state escluse, come CGIL Roma e Lazio e CISL Lazio, per presunta carenza di documentazione o altri errori formali, provocando vivaci proteste da parte dell' opposizione in
commissione.(ANSA 20-GIU-12 )