CAPORALATO: DA NARDO' A BOLZANO 80MILA 'INVISIBILI' NELLE CAMPAGNE
Ovunque, nascondono un profondo disagio e una diffusa illegalita' nei metodi di assunzione e nelle condizioni di vita, come denuncia la Flai Cgil: "Costretti a comprare il trasporto dal caporale, che li obbliga ad acquistare da lui il cibo e l'acqua per nutrirsi, per finire con la mancanza del rispetto della dignita' umana: abbandonati e rinchiusi in campi in cui sono assenti le basilari strutture igieniche, senza bagni, senza acqua corrente, senza elettricita', senza letti su cui riposare. Campi che si possono definire di sfruttamento, schiavismo e dove la violenza la fa da padrone, dove la costrizione alla prostituzione per le donne, ancor piu' umiliate perche' ancor piu' deboli, e' all'ordine del giorno". Per questo, dopo l'esperienza del sindacato di strada e la lotta per veder approvata la normativa che finalmente ha reso reato penale il caporalato, la Flai Cgil ha deciso di impegnarsi in un progetto che vuole dare assistenza a 360 gradi a tutti lavoratori impegnati nelle migrazioni per le grandi campagne di raccolta. E che hanno bisogno di molte cose, dall'assistenza sanitaria alla necessita' di trovare alloggi adeguati e, soprattutto, di veder riconosciuti i loro diritti di esseri umani e di lavoratori e lavoratrici.(Adnkronos)08-AGO-12 )