UNIVERSITA': I COMITATI PARI OPPORTUNITA' CONFERMANO PRESIDENTE PATRIZIA TOMIO. RICOPRE ANCHE IL RUOLO DI GUIDA DEL CPO DELL'ATENEO DI TRENTO
Patrizia Tomio, presidente CPO Università itasliane. A dx: I membri del Comitato Pari Opportunità dell'Ateneo:
Cristiano Zanetti, Giovanna Modena, Clara Broseghini, Patrizia Tomio, Donatella Piffer, Piera Menghini, Marzia Filippi.
I Comitati Pari Opportunita' (Cpo) delle Universita' italiane hanno confermato la propria fiducia a Patrizia Tomio eleggendola all'unanimita' presidente per un secondo mandato biennale. Tomio dal 2005 riveste anche il ruolo di presidente del Cpo dell'Universita' di Trento. Patrizia Tomio ha commentato: ''In una fase di grande cambiamento negli Atenei, in conseguenza della riforma Gelmini, e anche per gli organismi di parita', a seguito dell'introduzione di nuove norme, l'assemblea ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro svolto nel corso del mandato appena concluso, chiedendo continuita' di azione e prosecuzione degli intensi rapporti di collaborazione avviati con le Istituzioni di riferimento. Uno degli obiettivi dei prossimi mesi sara' quello di dare corso a un progetto di monitoraggio delle carriere nell'ambito delle universita', volto a far emergere le asimmetrie tra i generi, presenti sotto diversi punti di vista, e a stimolare proposte per il superamento di stereotipi, discriminazioni e segregazione, sia orizzontale sia verticale, nella convinzione che valutazione e logiche meritocratiche non possano che giovare alle donne, ma anche piu' in generale al Sistema Paese, consentendo la valorizzazione del capitale umano''.
Il rinnovo delle cariche sociali in sede nazionale ha avuto luogo nel corso dell'assemblea annuale della Conferenza dei Comitati degli Atenei italiani che si e' svolta all'Universita' di Torino. Nel convegno, che portava il titolo "Valutazione e carriere femminili. Prospettive future per le Universita' italiane", si e' trattato il tema del monitoraggio delle carriere in ottica di genere, con riferimento alle diverse componenti (personale docente, ricercatore, tecnico amministrativo) presenti nelle Universita'. Nella stessa assemblea, la Conferenza nazionale ha anche modificato la propria denominazione in "Conferenza nazionale degli Organismi di Parita' delle Universita' italiane", al fine di estendere la propria area di riferimento anche a quelle Universita' che (in attuazione dell'art. 21 L. 183/2010) hanno costituito o stanno costituendo i Cug - Comitati Unici di Garanzia, destinati ad assumere le competenze attribuite in precedenza in forma distinta ai Comitati Pari opportunita' e ai Comitati paritetici per la prevenzione del fenomeno del mobbing.
La Conferenza nazionale dei Comitati Pari Opportunita' (ora: degli Organismi di Parita') delle Universita' italiane - formalmente costituita il 15 giugno 2007 - riunisce in rete i rappresentanti in carica dei Comitati Pari Opportunita' universitari, al fine di costruire sistematici rapporti di collaborazione interateneo sulle tematiche di competenza. Obiettivi di tale Rete sono: mettere a confronto e diffondere analisi, proposte ed esperienze di valorizzazione delle culture di genere e di contrasto alle discriminazioni, riguardanti le diverse componenti che lavorano e studiano nelle Universita'; promuovere e sostenere la ricerca e la didattica sugli studi di genere ed il monitoraggio delle carriere; diffondere esperienze e buone prassi, promuovendo sinergie tra gli Atenei e lo svolgimento di iniziative comuni in particolare nell'ambito della formazione; porsi come interlocutrice attiva e competente nei confronti delle istituzioni statali ed universitarie; avviare proficui rapporti di collaborazione con soggetti e centri di ricerca attivi in altri Paesi; promuovere presso gli Atenei italiani la compiuta attuazione delle norme in materia di costituzione dei Comitati Pari Opportunita' e l'adozione dei Piani triennali di azioni positive; conferire maggiore forza propositiva alle funzioni svolte individualmente dai singoli Comitati. Gli strumenti di coordinamento utilizzati sono rappresentati da incontri periodici, da strumenti di comunicazione quali il sito della Conferenza e la newsletter, nonche' dall'attivita' di raccordo e riferimento svolta dai/dalle rappresentanti nel Comitato di Presidenza. (Adnkronos 09-DIC-12).
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