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PARI OPPORTUNITA' : IL CNF COLORA LE TOGHE DI ROSA

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Il CNF ha inviato agli Ordini degli avvocati, al solo scopo di rendere più semplice il loro compito, la circolare n. 6-C-2013, con cui è stata predisposta una bozza di regolamento per l'istituzione di un organismo per la promozione della parità di genere nella professione. Si tratta del Comitato per le Pari Opportunità, che, secondo quanto disposto dalla Legge n. 247/2012, deve essere obbligatoriamente costituito presso ogni Consiglio dell'Ordine degli Avvocati.

Toghe rosa ... Sul sito del CNF è apparso anche un comunicato in merito, dove viene precisato che il nuovo ordinamento professione forense è la «prima legge professionale che ha introdotto il principio della rappresentanza e parità di genere, considerato un valore per una professione che si tinge sempre più di rosa». E, inoltre, vengono forniti dei dati significativi: le avvocate, infatti, sono 105.683 (46%) su un totale di 229.745 iscritti agli albi, mentre le praticanti avvocate hanno raggiunto una percentuale del 59%.
... un po' al verde? Tuttavia, sempre secondo i dati forniti dal CNF, le avvocate possono contare su un reddito che è circa la metà di quello prodotto dai loro colleghi. Infatti, il reddito medio prodotto dalle donne avvocato, secondo i dati del 2011, è stato poco superiore a 28mila euro, contro i quasi 70mila degli uomini.
Un Comitato per le pari opportunità ... Proprio tra le novità introdotte dalla Legge n. 247/2012, infatti, vi è l'obbligatorietà della costituzione presso il Consiglio dell'Ordine, con modalità elettive, del Comitato per le Pari Opportunità. Tale norma, precisa il CNF, è di immediata applicazione. Pertanto, «al solo fine di fornire adeguata risposta alle richieste di molti Ordini», lo stesso Consiglio Nazionale ha predisposto una bozza di regolamento che ha inviato a tutti gli Ordini. Insomma, il CNF ha fornito «uno strumento di lavoro che potrà rappresentare una traccia o al quale i Coa, nella loro competenza esclusiva, potranno ispirarsi per redigere i propri regolamenti istitutivi».
... per rimuovere eventuali comportamenti discriminatori. I Comitati - spiega il CNF - «avranno il compito di promuovere la parità nell'accesso, formazione e qualificazione professionale e lavorare per prevenire e rimuovere comportamenti discriminatori legati al genere o altre ragioni tra gli iscritti agli albi forensi».
Sarà possibile istituire uno "sportello" per fornire, gratuitamente, informazioni e orientamenti in materia di pari opportunità. Lo schema di regolamento, frutto del lavoro della Commissione pari opportunità del CNF interna, coordinata da Susanna Pisano, oltre indicare orientativamente la disciplina per la «composizione/elezione/durata in carica/incompatibilità, propone esemplificativamente anche una serie di compiti che il Cpo potrebbe svolgere». Tra questi: attività di ricerca, analisi e monitoraggio della situazione degli avvocati e dei praticanti operanti in condizioni soggettive od oggettive di disparità nell'ambito istituzionale di pertinenza dell'Ordine degli Avvocati; la diffusione di informazioni sulle iniziative intraprese; l'elaborazione di proposte per creare e favorire effettive condizioni di pari opportunità per tutti anche nell'accesso e nella crescita dell'attività professionale; le proposte al Consiglio dell'Ordine iniziative previste dalle leggi vigenti; l'elaborazione e proposta di codici di comportamento diretti a specificare regole di condotta conformi al principio di parità e ad individuare manifestazioni di discriminazione anche indirette; la promozione di iniziative e confronti tra gli Avvocati ed i Praticanti e gli operatori del diritto sulle pari opportunità; la promozione di moduli di formazione professionale per diffondere e valorizzare le differenze di genere ed il diritto antidiscriminatorio; l'individuazione di forme di sostegno ed iniziative volte a promuovere la crescita professionale degli avvocati e dei praticanti operanti in situazioni soggettive od oggettive di disparità e la loro rappresentanza negli organi istituzionali e associativi anche tramite l'attuazione delle leggi e dei regolamenti che disciplinano l'ordinamento professionale.

Qui la circolare del CNF n. 6-C-2013 del 27 febbraio 2013 

http://www.dirittoegiustizia.it/

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