CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA, LEGGE ELETTORALE: INELUDIBILE UNA RISPOSTA PER LA PARITA' DI GENERE
Legge elettorale: Monaci, ineludibile una risposta per la parità di genere, "Necessaria la ricostruzione del rapporto tra cittadino ed eletto". La commissione regionale per le pari opportunità incontra oggi le forze politiche regionali. Una giornata di lavoro nella sala delle Feste di palazzo Bastogi.
Firenze - La definizione di nuova legge elettorale per la Toscana risponde ad un preciso impegno, che nasce nella passata legislatura e il Consiglio è chiamato ad onorare in questa legislatura, perché è necessaria "una ricostruzione del rapporto tra cittadino ed eletto". Così il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Alberto Monaci, si è rivolto alla platea riunita questa mattina nella sala delle Feste di palazzo Bastogi per una giornata di confronto con i partiti. L'iniziativa, per una legge regionale "a misura di donna", è stata organizzata dalla commissione Pari opportunità della Toscana e chiama tutti i partiti a presentare le proprie proposte. "Questo vostro appuntamento si inserisce in un percorso, pubblico ed istituzionale, già avviato da tempo - ha osservato Monaci -. È un impegno che nasce già dalla scorsa legislatura, quando contestualmente all'approvazione di alcune sostanziali modifiche alla normativa del 2004, l'intera aula indicò in questa legislatura il momento non più rinviabile per sanare quello che, obiettivamente, è stato individuato come elemento di debolezza di quell'impianto legislativo: l'indebolimento del rapporto fra elettore ed eletti". Il superamento delle liste bloccate "è il tema dirimente del dibattito oramai da diversi anni", spiega Monaci, anche "alla luce del fallimento delle primarie pubbliche disciplinate dal legislatore toscano, e benché lungi dall'essere quel ‘mostro' che invece sono nel Porcellum. A questa domanda il lavoro in corso nel Consiglio dovrà, necessariamente, dare la risposta". Il tema "ineludibile" delle pari opportunità per la rappresentanza di genere si inserisce in questo contesto: "Al legislatore è chiesto di garantire parità di condizioni di accesso alla competizione elettorale, ma anche la scelta di meccanismi che incentivino la rappresentanza di genere non più solo nelle liste, ma negli eletti. Recenti innovazioni normative hanno dimostrato la fattibilità di tale percorso". Il convincimento personale, aggiunge Monaci, non è cambiato: "Personalmente non ho mai derogato dal convincimento della necessità del voto di preferenza, per me massimo strumento di libertà di scelta per il cittadino". Un convincimento "rafforzato dalla sua sperimentata capacità di rispondere alla domanda di pari opportunità per la parità di genere. Come Presidente dell'assemblea legislativa regionale, invece, ritengo mio dovere garantire il rispetto di quell'impegno preso nella scorsa legislatura e affidato a questa assemblea, e da questa assemblea recepito nella decisione unanime di costituire e far operare uno specifico gruppo di lavoro sulla revisione della normativa elettorale". (s.bar)