PARI OPPORTUNITA’, L'INTEGRAZIONE DELLA DIMENSIONE DI GENERE NEL BILANCIO DELL'UE
E' tempo di tradurre le parole in azione.
L’UE vanta un impegno di lunga data a favore della parità di genere. Tuttavia, si è fatto troppo poco per integrare la dimensione di genere, ossia per promuovere sistematicamente e attivamente la parità tra uomo e donna nell’elaborazione delle politiche e nell’esecuzione della spesa a carico del bilancio UE. Mancano ancora i presupposti fondamentali, secondo una relazione speciale pubblicata oggi dalla Corte dei conti europea.
L’idea alla base dell’integrazione della dimensione di genere è semplice: è necessario tener conto della parità tra uomo e donna in tutte le fasi e in tutti i settori dell’elaborazione e dell’attuazione delle politiche. Un bilancio sensibile alla dimensione di genere non significa soltanto finanziamenti per iniziative manifestamente a favore della parità di genere. Significa comprendere l’impatto delle decisioni strategiche e di bilancio sugli obiettivi in materia di parità di genere e utilizzare tali informazioni per modificare le spese e le entrate pubbliche al fine di correggere le disuguaglianze.“La parità di genere è un valore fondamentale dell’UE”, ha dichiarato EvaLindström, il Membro della Corte dei conti europea responsabile della relazione. “Gli impegni sono stati assunti, ma i progressi verso il conseguimento della parità di genere sono troppo lenti. In Europa è in gioco la parità di genere e sappiamo che gli effetti della pandemia di COVID-19 non sono neutri sotto questo profilo. È giunto il momento che la Commissione agisca e inizi a inserire la dimensione di genere nella formazione del bilancio per il ciclo 2021-2027 e per lo strumento Next Generation EU.”
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Comunicato stampa Corte dei conti europea
Special Report 10/2021: Gender mainstreaming in the EU budget: time to turn words into action