(AGI) - Milano, 17 ago. - Rimarranno in carcere
con la grave accusa di omicidio volontario premeditato,
Mohammed Saleem e Mohammed Tariq, rispettivamente padre e zio
della giovane Hina,la ventenne pachistana accoltellata e sepolta nel giardino
della casa dei genitori a Sarezzo. Il Gip di Brescia Francesca
Morelli ha infatti convalidato il fermo dei due al termine
degli interrogatori di garanzia svoltisi nel carcere di Canton
Mombello. Mohammed Saleem e Mohammed Tarq si sono avvalsi
dellafacolta' di non rispondere, non hanno quindi dato alcuna
spiegazione del loro barbaro gesto, ne' si sono proclamati
innocenti.
All'appello degli indiziati per l'efferato delitto manca
ancora una terza persona, che e' attivamente ricercata dagli
investigatori: si tratta del marito della sorella maggiore di
Hina.
Intanto continua a far discutere la proposta del ministrodell'Interno
Giuliano Amato, di condizionare il rilascio dellacittadinanza
italiana, agli immigrati che risiedono nel nostro Paese, al rispetto di
"regole universali".
"La posizione espressa da Giuliano Amato sulla
cittadinanzalegata al rispetto delle donne mi sembra ragionevole e
condivisibile al mille per mille", commenta Wanda Montanelli,
responsabile nazionale del Dipartimento Pari Opportunita'
dell'Italia dei Valori. Contrario, invece, il senatore di An,
ed ex ministro della Salute, Francesco Storace che afferma:
"Questo pericoloso governo sembra voler ignorare i contenuti a
base del fondamentalismo. In gioco non sono solo i diritti
delle donne ma qualcosa di ancora piu' essenziale: la
sacralita' della vita.(AGI)