: RINVIATA A DICEMBRE CAUSA MONTANELLI/DI PIETRO SU DISCRIMINAZIONI FEMMINILI |
Inviato da webmaster il 12/6/2008 19:55:02 (1393 letture) |
(PRIMA) MILANO – E’ stata rinviata a dicembre la causa che la coordinatrice delle donne dell’Italia dei Valori, Wanda Montanelli, ha adito contro il presidente del partito Antonio Di Pietro per discriminazione femminile, in spregio all’art. 51 della Costituzione, e per chiedere contezza dei circa 600mila euro di fondi destinati alla componente femminile del partito ai sensi della legge 157/1999 sui rimborsi elettorali. Il Giudice Paola Maria Gandolfi, della I sezione del Tribunale di Milano, ha deciso ieri, nel corso della prima udienza, che entrerà nel merito della “querelle” il prossimo 17 dicembre quando deciderà anche riguardo all’audizione dei 170 testimoni della dott.ssa Montanelli. Numerose intanto le sostenitrici della leader politica riunitesi con cartelli e bandiere davanti alle porte del Tribunale di Milano, in Corso di Porta Vittoria, per testimoniare vicinanza all’esponente Idv. “E’ una vera e propria battaglia di civiltà, nella quale tutte le donne non possono non riconoscersi” ha dichiarato la presidente dell’ONERPO Aura Nobolo, tra le presenti insieme con le componenti la Consulta Donne Idv, le esponenti di associazioni per la parità come la Prof.ssa Carla Augelli e la dott.ssa Sorbelli del partito delle Donne Europeo, oltre ad attiviste giunte a Milano da varie regioni d’Italia, in particolar modo da Emilia, Liguria, Campania, Lazio e Lombardia. “Se Wanda otterrà giustizia – ha aggiunto Anna Rossi, componente della Consulta femminile Idv e docente universitaria – sarà una vittoria per tutte noi. Significherà aver ottenuto un balzo culturale in avanti di 20 anni: una risposta politica ad un sistema maschile chiuso che attraverso una legge elettorale di dubbia costituzionalità si autoelegge escludendo le donne”. |
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: PARI OPPORTUNITA': MONTANELLI CITA DI PIETRO L'11 VIA UDIENZA |
Inviato da webmaster il 9/6/2008 22:35:10 (850 letture) |
(AGI) - Roma 9 giu. - Sara' un giudice del Tribunale di Milano a decidere sulla scottante materia della parita' anche in politica tra uomo e donna in base agli art. 2, 3 e 51 della Costituzione: mercoledi' 11, avanti al giudice Maria Paola Gandolfi, la prima udienza della causa per il diritto di cittadinanza politica. Cosi' Wanda Montanelli, responsabile del Coordinamento Donne dell'Idv, definisce la sua causa civile contro il leader del suo partito Antonio Di Pietro citato in giudizio per discriminazione (art.2, 3 e 51 della Costituzione) e per il 'non rispetto' della legge 155/99 'Promozione donne in politica' e relativi fondi. E poi la richiesta di risarcimento danno esistenziale pari ad un milione di euro e i restanti 600 mila euro per mancati rimborsi secondo la 157/99. "Hillary Clinton non ce l'ha fatta - si legge sul sito della Montanelli - e che se non ci e' riuscita lei in America, da noi e' desolante pensare che dovremo aspettare 150 anni per avere la parita'". E rivolta a Di Pietro, la Montanelli dice "chi afferma di battersi par la Giustizia dovrebbe avere il buon senso di non compiere ingiustizie". La Montanelli ha fatto anche lo sciopero della fame di quasi 50 giorni: iniziato l'11 marzo ed interrotto il 23 aprile grazie all'invito del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano la cui lettera di solidarieta' e' stata pero', come denunciato dalla stessa esponente, "censurata" sul sito dell'Idv. "Se potessero - e' stata poi l'accusa della Montanelli - mi cancellerebbero dalla faccia della terra, dopo avermi tolto ogni spazio vitale per operare in politica: i fondi per le donne, in base alla legge 157, non si sono mai visti; l'ufficio nazionale Pari Opportunita' ce lo hanno precluso; la festa nazionale per l'anno europeo 2007 l'hanno annullata; nelle assemblee annuali non abbiamo diritto di parlare; alle elezioni politiche fanno eleggere 39 uomini su 43 parlamentari; i vertici di presidenza sono composti solo da uomini e ora si arrogano anche il diritto di sabotare il sito delle donne". La battaglia per le pari opportunita' ha smosso le acque in seno all'Idv tanto che si puo' leggere sul sito della Montanelli la storia di Annarita arrivata a dimettersi dall'Idv dopo molti anni di militanza ed impegno soprattutto nella lotta all'usura nel Lazio. |
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: CENSURATO IL SITO INTERNET DELLE DONNE IDV, ENNESIMO ATTO DI ARROGANTE, ANACRONISTICA DISCRIMINAZIONE |
Inviato da webmaster il 31/5/2008 19:27:59 (894 letture) |
Roma 30 maggio 08 - Anche l’ultimo spazio di possibilità espressiva delle donne del partito è stato censurato. Con un intervento unilaterale, non preavvisato, arrogante, che mette in difficoltà tutto un mondo politico femminile che su quel sito trovava possibilità di esprimersi e alle dirigenti di pubblicare comunicati e programmi. Ciò dimostra violenza inaudita e forse è la prova che Wanda Montanelli è oltremodo temuta per la sua abitudine a scrivere e pubblicare verità. La censura partita dapprima con la rimozione dal sito della lettera di sostegno del presidente Napolitano e di un’altra di quattro pagine in cui la responsabile delle donne descriveva all’On. Orlando passi importanti del non rispetto di promesse da egli stesso formulate, oggi è giunta all’atto di totale chiusura del sito, con evidente danno per la partecipazione alla politica e il chiaro intento di voler mortificare la coordinatrice. Forse non hanno gradito i vertici di partito che nonostante il clima asfittico in cui si trova a dover svolgere l’attività politica, Wanda Montanelli è riuscita comunque a ricevere attenzione sul grave problema delle discriminazioni poste attraverso ostacoli enormi, alla politica delle donne. La il problema è più ampio perché Idv è carente di democrazia in modo più generale. Poche persone decidono per tutti e tra queste poche le donne non hanno diritto di entrare a far parte. Oggi si dimostra che le donne, secondo tale concezione, devono sparire. Con la cancellazione del sito si toglie alla battaglia per le pari opportunità anche un minimo di spazio esistenziale dopo aver, via via, abrogato l’ufficio nazionale Pari Opportunità, non aver reso disponibili i fondi della legge 157/99, aver costituito esecutivi ad altissima prevalenza maschile, aver voluto un’assemblea nazionale preclusa a interventi femminili, aver fatto eleggere appena 4 deputate su un totale di 43 parlamentari.
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: MONTANELLI A NAPOLITANO, CONTINUO DIGIUNO (AGI) |
Inviato da webmaster il 21/4/2008 19:42:04 (894 letture) |
Roma, 21 apr. - Grazie Presidente per la sua apertura ma continuo il mio digiuno: tutto il resto e' chiuso al mio grido di dolore, la mia protesta recepita da Lei, non trova in ambiti istituzionali, politici e mediatici i diritti di cittadinanza. Cosi' Wanda Montanelli responsabile nazionale della Consulta donne dell'Italia dei Valori (Idv), risponde al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con una garbata, amara lettera in cui lo ringrazia del suo interesse ma evidenzia "l'anomalia di un paese non libero di esprimersi". Si', proprio cosi': "un Paese non libero di esprimersi" dice la Montanelli giunta al 41esimo giorno dello sciopero della fame contro la discriminazione delle donne nella politica. Nella sua lettera al Presidente della Repubblica, la Montanelli spiega di aver sempre apprezzato "l'attenzione" che il Capo dello Stato ha posto al problema di "deficit di democrazia paritaria" che c'e' in Italia. Cita, quindi, la frase che Napolitano ha pronunciato in occasione della celebrazione della giornata della Donna 2008 quando ricordando l'art.3 della Costituzione disse che non si puo' privare il nostro paese delle "formidabili risorse femminili" e che l'obiettivo e' "rimuovere gli ostacoli" che impediscono "il pieno sviluppo della persona umana, senza distinzioni di sesso, di razza", dei talenti e delle aspirazioni delle donne". In quell'occasione "Napolitano ha rilevato esservi in gioco questioni di liberta' e di democrazia - continua la Montanelli - chiamando in causa le donne a lavorare per la causa delle donne". La Montanelli, dunque, non recede dalla sua battaglia, anzi. "Il Presidente sa bene che il problema esiste in forma seria con alte e durissime pareti di che ci confinano ed emarginano - dice ancora l'esponente Idv - e si puo' toccare quasi con mano la segregazione femminile anche per come i mezzi di comunicazione di massa stanno trattando il mio caso". E mette poi l'accento sul rilevante "dato di ineguaglianza" che dimostra che esiste "un vero e proprio apartheid parallelo all'aspra competizione in politica che vede soccombere anche dal punto di vista mediatico, dell'informazione, le donne indipendenti". L'amara diagnosi della Montanelli continua: "c'e' qualcosa che impedisce di scrivere, parlare, intervistare liberamente una donna esponente nazionale di un partito, che fa lo sciopero della fame da 40 giorni?", si chiede la Montanelli che vorrebbe che ci fossero "segnali di cambiamento" nei confronti di una forma di "esistenza sociale e politica" che registra dati di "normalita'", che non ci discosti troppo dalla "avanzatissima Spagna", e dagli altri paesi europei. "Sono si' debole per le mie condizioni fisiche - conclude la Montanelli - e in attenta riflessione sul suo autorevole invito ad interrompere il digiuno, tuttavia l'anomalia di un corpo non alimentato e' un modo estremo per manifestare liberta' di dissenso, e misurare contemporaneamente quanto vale un'esponente politica che mettendosi in gioco nel totale delle sue prerogative intellettuali, sociali, culturali, risulta inascoltata dal dibattito politico piu' generale". (AGI) 211818 APR 08 NNNN Montanelli (Idv): Grazie Napolitano, ma sola in mia protesta Roma, 21 APR (Velino) - Giunta al 41esimo giorno di sciopero della fame Wanda Montanelli, responsabile della Consulta Donne Idv e del dipartimento Politiche di Genere, ha risposto al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e in una garbata e amareggiata lettera di ringraziamento dichiara di "aver sempre apprezzato l'attenzione che la massima carica dello Stato ha verso il problema del deficit di democrazia paritaria in Italia. Cita, tra tante, la frase di Napolitano pronunciata in occasione della celebrazione della giornata della Donna 2008, quando ha espresso la convinzione che non si puo' privare il nostro paese delle 'formidabili risorse femminili' e che l'obiettivo da perseguire e' quello di 'rimuovere gli ostacoli' che impediscono il pieno sviluppo della persona umana, senza distinzioni di sesso, e di razza, e quindi dei talenti e delle aspirazioni delle donne, come e' scritto nell'articolo 3 della Costituzione repubblicana. In quell'occasione Napolitano ha rilevato esservi in gioco questioni di liberta' e di democrazia chiamando in causa le donne a lavorare per la causa delle donne". (segue) 211416 APR Montanelli (Idv): Grazie Napolitano, ma sola in mia protesta (2) Roma, 21 APR (Velino) - "Il presidente - continua Montanelli - sa bene che il problema esiste in forma seria con alte e durissime pareti che ci confinano ed emarginano e si puo' toccare quasi con mano la segregazione femminile anche per come i mezzi di comunicazione di massa stanno trattando il mio caso - che misura oggi - in itinere con un gruppo di studio - l'importante dato di ineguaglianza dimostrando che esiste un vero e proprio apartheid parallelo all'aspra competizione in politica che vede soccombere anche dal punto di vista dell'Informazione le donne indipendenti. C'e' qualcosa che impedisce di scrivere, parlare, intervistare liberamente una donna esponente nazionale di un partito, che fa lo sciopero della fame da 40 giorni?". È quanto si chiede Montanelli che vorrebbe che ci fossero "segnali di cambiamento verso una forma di esistenza sociale e politica che registra dati di 'normalita'', che non ci discosti troppo dalla avanzatissima Spagna, e dagli altri paesi europei". (segue) 211417 APR 08 Montanelli (Idv): Grazie Napolitano, ma sola in mia protesta (3) Roma, 21 APR (Velino) - "Sono si' debole per le mie condizioni fisiche e in attenta riflessione sul suo autorevole invito - conclude Montanelli rivolta al capo dello Stato - ad interrompere il digiuno, tuttavia l'anomalia di un corpo non alimentato e' un modo estremo per manifestare liberta' di dissenso, e misurare contemporaneamente quanto vale un'esponente politica che mettendosi in gioco nel totale delle sue prerogative intellettuali, sociali, culturali risulta inascoltata dal dibattito politico piu' generale. La mia protesta recepita da lei, illustre presidente della Repubblica, non trova in altri ambiti istituzionali, politici e mediatici i diritti di cittadinanza". 211417 APR 08 |
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: NAPOLITANO A W.MONTANELLI, INTERROMPI QUANTO PRIMA DIGIUNO (AGI) |
Inviato da webmaster il 18/4/2008 11:10:00 (827 letture) |
Roma, 18 apr. - "Interrompere quanto prima il digiuno". E' la richiesta che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rivolge, con una lettera, a Wanda Montanelli, leader delle donne dell'Italia dei Valori, arrivata al 37esimo giorno dello sciopero della fame per protestare contro "la scarsita'" di opportunita' date da Antonio Di Pietro alle donne del partito e per la mancanza di considerazione verso "l'impegno femminile" nella politica e nella societa' italiane. Napolitano ricorda nella lettera i suoi pronunciamenti sul tema delle pari opportunita' con i quali si sottolinea come, tra l'altro, "il punto non sia tanto quello di norme di legge quanto di modifiche nella vita democratica dei partiti che - precisa il Capo dello Stato - esprimono poi le candidature". Napolitano poi riconosce che "gli esempi positivi" di donne che hanno raggiunto responsabilita', anche di governo, sono "ancora molto limitati". La Montanelli, che ha ripetutamente rifiutato il ricovero in ospedale consigliatole dai medici che seguono l'evoluzione delle sue condizioni di salute, spiega: "valutero' ora con la massima attenzione e con il rispetto che si deve alla prima carica dello Stato, il parere del Presidente Napolitano". Inoltre, "considero estremamente deficitarie le condizioni democratiche italiane e sostanzialmente immutata la situazione generale del Paese quanto a pari opportunita'". Il Presidente della Repubblica era stato messo al corrente dell'iniziativa della Montanelli con una lettera-appello firmata da Daniela Brancati, Anna Rossi, Griselda Lagostena Bassi, Aura Nobolo e Francesca con cui si chiedeva un suo pronunciamento. Intanto, nonostante il caso Montanelli continui ad essere ignorato da parte del sistema mediatico italiano, non cessa di interessare i media stranieri: ieri in una affollata conferenza stampa presso la sede della Stampa Estera a Roma, il caso, del quale si sono gia' occupate Cnn, Telecinco, Efe e l'emittente radiofonica di stato del Canada Cbs, e' ora approdato in America Latina. Se ne sono occupati, infatti, la 'Globo' brasiliana, il sito di Yahoo Brasil e alcune testate di Argentina, Messico, Bolivia ed Ecuador. La Montanelli oltre al digiuno giunto al 37esimo giorno ha anche intrapreso una causa civile contro Di Pietro citandolo per il suo caso di discriminazione (art. 2, 3, 51 della Costituzione e delle leggi europee e delle altre) con relativa richiesta del risarcimento del danno esistenziale, pari ad un milione di euro e per i rimborsi elettorali previsti dalla legge 157 "Promozione delle Donne alla politica" e non corrisposti alle donne dell'Idv pari a 600 mila euro. "Le chiediamo di voler prendere in considerazione le nostre preoccupazioni esprimendo pubblicamente un Suo parere affinche' cessi questo assordante silenzio e siano restituiti i diritti di cittadinanza politica e la dignita' a tutte le donne d'Italia", concludeva la lettera-appello e Napolitano ha risposto. (AGI) 181220 APR 08 IDV: NAPOLITANO A MONTANELLI, INTERROMPERE DIGIUNO LEADER DONNE IDV, SITUAZIONE IMMUTATA MA VALUTERO' RICHIESTA Roma, 18 apr. - (Adnkronos) - ''Interrompere quanto prima il digiuno''. E' la richiesta che il presidente de la Repubblica Giorgio Napolitano ha rivolto con una lettera alla leader delle donne dell'Italia dei Valori, da 37 giorni in sciopero della fame per protestare contro la scarsita' di opportunita' offerte da Antonio Di Pietro alle donne del partito e, in generale, per la mancanza di considerazione verso l'impegno femminile nella politica e nella societa' italiane. La Montanelli, che ha gia' ripetutamente rifiutato il ricovero ospedaliero consigliatole dai medici che ne seguono l'evolversi delle condizioni di salute, ha fatto sapere che valutera' ''con la massima attenzione e con il rispetto che si deve alla prima carica dello Stato il parere del Presidente Napolitano, pur continuando a considerare estremamente deficitarie le condizioni democratiche italiane e sostanzialmente immutata la situazione generale del Paese quanto a pari opportunita'''. Il Capo dello Stato, che era stato informato del caso Montanelli da alcune sue sostenitrici, tra le quali le docenti e componenti la Consulta Donne Idv Anna Rossi e Francesca Costa, la giornalista e scrittrice Daniela Brancati, la presidente Onerpo Aura Nobolo e l'imprenditrice Griselda Lagostena Bassi, ha inoltre ricordato alla Montanelli i suoi passati pronunciamenti sul tema delle pari opportunita' con i quali si sottolinea, tra l'altro, come ''il punto non sia tanto quello di norme di legge quanto di modifiche nella vita democratica dei partiti che poi esprimono le candidature'', riconoscendo anche che gli esempi positivi di donne che hanno raggiunto responsabilita', anche di governo, sono ''ancora molto limitati''. (Pol/Adnkronos) 18-APR-08 11:52
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