Articoli : 50e50: 13 ottobre manifestazione in piazza Farnese |
Inviato da webmaster il 12/9/2007 22:56:05 (765 letture) |
Ai Centri di Raccolta e alle donne interessate
Carissime, Sabato () eravamo in tante, e tante hanno scritto per dire che non potevano esserci, ma che aspettavano le decisioni prese. Tutto è avvenuto con fluidità, come già in altre occasioni, con una grande attenzione da parte di tutte nelle parole e nei gesti. Abbiamo riconfermato la decisione presa alla fine di giugno di andare in piazza il 13 ottobre e abbiamo scelto piazza Farnese. Con questo intendiamo mostrarci prima di tutto a noi stesse e avere la percezione fisica di chi siamo e di quante siamo. Non a caso andiamo in piazza chiamate dai Centri di Raccolta che hanno continuato a costituirsi e a raccogliere firme anche durante l’estate. E saranno i Centri di Raccolta ad avere parola in piazza perché noi vogliamo farci vedere per quello che siamo e quello che vogliamo . Esserci e autorappresentarci collettivamente è un passaggio necessario per dirci femministe oggi, con le parole e con i modi del nostro tempo e per non mimare il femminismo che c’è stato
Il 13 0ttobre 2007 i centri di raccolta chiamano a raccolta in piazza Farnese a Roma
Sul palco ci sarà lo striscione 50E50 ovunque si decide e uno schermo su cui proietteremo immagini dei diversi tavolini ed iniziative, per questo inviateci delle foto. I gruppi e le associazioni di donne possono portare i loro striscioni e i loro simboli. Non ci saranno simboli di partito. Per sostenere le spese organizzative (palco, amplificazione, schermo) e i pullman - per non far pagare una quota troppo alta alle donne - è opportuno chiedere ad associazioni, sindacati, cooperative, privati, un contributo. I nomi di tutti verranno scritti su un cartellone che sarà messo a lato del palco. Non si chiedono soldi ai partiti. Chi vuole prenotare le magliette deve farlo direttamente presso i centri di Ferrara o di Lecce. Se avete dubbi o suggerimenti scrivete. Nel frattempo vi chiedo di far arrivare i moduli già completi in Sede così da sapere per il 13 a che punto siamo davvero.
50E50 io voglio esserci per decidere del futuro ovunque Vi saluto, Pina Nuzzo
Roma 11 Settembre 2007
IN PIAZZETTA 50E50 TAVOLI
8 settembre 2007 - Piazzetta Cavour Pordenone - Francesca Costa e Sara Sanviti soddisfatte alla fine della giornata per l'esito della raccolta firme (210) per la proposta di legge di iniziativa popolare "50E50 ovunque si decide". Molte, moltissime le sottoscrittrici e i sottoscrittori che hanno apposto la loro firma, con la volontà di rendere più visibili le donne in politica. Un ringraziamento a tutti/e coloro he credono veramente in una democrazia paritaria, da poter realizzare nei luoghi decisionali.
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Inviato da webmaster il 10/8/2007 11:50:00 (703 letture) |
50E50 Già raccolte 20 mila firme
di Laura Cortina
Se nel diritto la forma è sostanza, come diceva Calamandrei, nella democrazia la quantità è qualità. Parte da questo semplice assunto la campagna “50E50 ovunque si decide”, promossa dell’Unione donne in Italia, a favore della proposta di legge di iniziativa popolare sulla Democrazia paritaria nelle assemblee elettive. Cinque articoli di legge che, in attuazione dell’articolo 51 della Costituzione italiana sulle pari opportunità, sanciscono l’obbligo di eguale rappresentanza per le competizioni elettorali, quello di presentare liste che alternino maschi e femmine – pari numericamente salvo lo scarto di un’unità –, e la non legittimità di gruppi di candidati o liste che non rispettino le norme paritarie.
L’iniziativa ha già ricevuto l’appoggio dello Spi Cgil – che in una lettera interna ha invitato le sedi regionali ad attivarsi per la raccolta firme –, l’adesione della Rete nazionale delle donne dei corsi di politica delle Università italiane, quella del gruppo di Usciamo dal silenzio e di molte Commissioni di parità regionali, provinciali, comunali, e ha collezionato singole adesioni di donne di cultura, accademiche, politiche. Tra le prime, quella di Anna Finocchiaro, Rita Borsellino, Maura Cossutta, Isabella Rauti, Wanda Montanelli.
La campagna di raccolta firme – ne servono 50 mila da depositare al Senato entro il 30 novembre, ma l’obiettivo è andare se possibile anche oltre questa soglia, per dare più forza politica alla proposta – è partita ufficialmente il 2 giugno 2007. In poco più di un mese si è già arrivati a quota 20 mila – il segretario Ds Pietro Fassino è stato il primo politico maschio a firmare lo scorso 10 luglio – e sono stati attivati oltre 60 centri di raccolta in tutta Italia. “In attuazione dell’articolo 51 della Costituzione Italiana – così recita il primo articolo della proposta –, la presente legge detta norme di democrazia paritaria per l’accesso di cittadini e cittadine alle Assemblee elettive in condizioni di uguaglianza”. (www.rassegna.it, Rassegna Sindacale, luglio 2007)
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Inviato da webmaster il 20/7/2007 10:49:44 (779 letture) |
http://blog.libero.it/fiorisullapelle/
MONTALTO DI CASTRO (Viterbo) - Il Comune presta dei soldi ad alcuni minorenni, accusati di stupro di gruppo nei confronti di una coetanea, per sostenere le spese legali. E a Montaldo di Castro, in provincia di Viterbo, scoppia la polemica.
La scelta del primo cittadino Salvatore Caria (Ds) solleva infatti un vespaio: al centro della controversia, ci sono cinquemila euro a testa che il Comune ha messo a disposizione di alcuni dei minorenni accusati di violenza di gruppo. Lo scorso maggio, infatti, otto ragazzi tra i 15 e i 17 anni erano stati arrestati con l'accusa di aver abusato a turno di una sedicenne di Tarquinia. La violenza del branco si sarebbe consumata tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile, e gli aguzzini avrebbero poi minacciato la giovane, intimandole di non rivelare quanto accaduto.
Ma proprio grazie alla denuncia della ragazza, gli otto erano stati fermati e messi agli arresti domiciliari. Adesso, il sindaco ha proposto di farsi carico della loro difesa con soldi pubblici. Si tratta di un prestito ("Gli interessati - spiega - hanno sottoscritto una garanzia attraverso al cessione degli stipendi) a sostegno dei minori che non sono in grado di provvedere da soli alle spese legali e non possono contare sull'aiuto delle famiglie.
"Lo abbiamo fatto - dice Caria - perché sono tutti minorenni e perché abbiamo applicato il principio di presunzione d'innocenza previsto dall'ordinamento. Inoltre, continua il primo cittadino, si tratta di un caso limite, reso tale dall'età dei presunti stupratori. "Anche se dovessero risultare colpevoli - conclude - le istituzioni avrebbero il dovere favorire il loro recupero e il loro reinserimento sociale".
Ma la scelta del sindaco solleva polemiche e questioni morali. Dalla segreteria provinciale della Cgil di Viterbo Miranda Perinelli parla di vergogna e scandalo. "Quei soldi pubblici - spiega - sono stati usati contro una sedicenne che ha avuto il coraggio di denunciare la violenza sessuale subita. E' incredibile ma è così". |
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Articoli : DONNE:HUNZIKER E GIULIA BONGIORNO INSIEME CONTRO LE VIOLENZE |
Inviato da webmaster il 21/6/2007 13:49:25 (1205 letture) |
CREATA FONDAZIONE 'DOPPIA DIFESA' PER AIUTARE ANCHE I MINORI (ANSA) - ROMA, 7 GIU - La piu' famosa''soubrette svizzera''d'Italia e una avvocato penalista di gridoinsieme per difendere donne e minori vittime di discriminazioni, abusi e violenze. Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno hanno presentato oggi aRoma la loro fondazione onlus ''Doppia difesa'', a favore di coloroche subiscono o hanno subito violenza. Le due donne, che, come hanno ammesso loro stesse, in comune hanno ben poco se non una grandeamicizia e la voglia di combattere, si sono incontrate 4 anni fa,''quando Michelle - spiega Bongiorno - si e' rivolta a me per delle lettere anonime che aveva ricevuto. Cio' che mi ha colpito in lei e' stato il fatto che non e' venuta da me per piangere ma per combattere e fermare questo fenomeno''. ''E' stato in questo momento che abbiamo cominciato a parlare di discriminazione'', aggiunge. E dopo quell'incontro ce ne sono stati altri fino alla nascita della fondazione che, dicono, ''vuole essere una doppia difesa, dove protagoniste sono comunicazione e parte legale'': ''La comunicazione aiuta ad accendere l'attenzione sul problema e a fare un po' di 'casino''', ha sottolineato Hunziker, annunciando la prossima messa in onda di due spot sulla violenza subita da donne e bambini e l'inaugurazione di una rubrica della fondazione sul settimanale ''Chi''. Hunziker e Bongiorno hanno spiegato che attraverso il sito www.doppiadifesa.it, attivo da oggi, potranno aiutare e ascoltare le vittime di violenza e offrire rifugi anonimi ''a coloro che vogliono denunciare la violenza ma che allo stesso tempo non vogliono continuare a essere 'massacrate' in attesa di giudizio''. Vogliono presentare il loro operato ai Comuni e collaborare con le altre associazioni a difesa della donna e dei minori.''Non abbiamo la presunzione di risolvere il problema ma di parlarne il piu' possibile - ha sottolineato Michelle Hunziker - vogliamo parlare di mobbing, di violenza domestica e vogliamo incontrare le donne che ci contatteranno, offrendo anche il supporto di psicologi e specialisti. Dobbiamo partire - ha concluso - dal fatto che la violenza esiste ed e' vicina e che non e' un fatto privato''. Le due donne non saranno sole a portare avanti le attivita' della fondazione: ''Non si chiama Doppia difesa perche' siamo in due, anzi noi siamo solo la punta dell'iceberg, c'e' tanta gente che lavora con noi''. (ANSA).
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: Cambia la faccia del potere? Emily ci prova |
Inviato da webmaster il 15/6/2007 16:25:14 (687 letture) |
Donne e idee per rinnovare la democrazia 22 giugno - napoliore - 9.30 Sala del Refettorio, Santa Maria la Nova
Da circa 10 anni siamo impegnate in Italia per chiedere l’introduzione di regole che permettano una maggiore trasparenza nei processi di scelta della classe dirigente politica e, soprattutto, garanzie per l’accesso delle donne alle cariche elettive e ai ruoli dirigenti. La rete di donne che si è coagulata intorno all’associazione – a livello nazionale e in tante realtà locali – ha contorni variegati, provenienze diverse nell’ambito del centrosinistra, ma è unita dalla consapevolezza che una tale situazione di “espulsione” dalla politica delle energie femminili non è più accettabile. In questi mesi ci troviamo al centro di una fase cruciale per la nostra coalizione, impegnata nell’azione parlamentare e di governo, ma anche in un profondo processo di cambiamento che muterà i contorni della coalizione e, ci auguriamo, potrà rappresentare una spinta decisiva verso la riforma di un sistema e di una legge elettorale che si faccia carico della presenza femminile. Emily vuole continuare ad essere un luogo di rete e di relazioni, uno spazio di confronto per tutte le donne: quelle impegnate nella costituente del Partito Democratico, quelle coinvolte nella nascita di SD, quelle che confermano il loro impegno anche senza l’adesione a un partito. Vogliamo continuare a impegnarci per rendere possibile e visibile il confronto tra donne, sui temi delle regole e della trasparenza. Ci è sembrato importante creare un momento di riflessione sui tanti cambiamenti in corso, dal dibattito intorno alle regole - legge elettorale, costituenti – alle tematiche che rappresentano il vivere quotidiano: sicurezza, ambiente e rifiuti, convivenza. Ci incontreremo a Napoli il prossimo 22 giugno, per il convegno “Cambia la faccia del potere? Donne e idee per rinnovare la democrazia”, dove hanno assicurato la loro presenza molte amiche e, tra queste, Rosy Bindi e Anna Finocchiaro. Vorremo prepararci al convegno raccogliendo idee, riflessioni e proposte di tutte voi nostre socie per presentarle a quelle tra noi che hanno ruoli politici e istituzionali per far sì che il nostro rapporto di rappresentanza si rinnovi nell’obiettivo di costituire una democrazia paritaria attraverso modalità di partecipazione più diretta. Puoi inviarci tuoi contributi via posta elettronica all’indirizzo emilyna@itb.it. Anna Maria Carloni Franca Chiaromonte
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