Moda: Cnmi e Confartigianato Imprese insieme per sostenere valori Made in Italy
Milano, 2 feb. (Adnkronos) – Camera Nazionale della Moda Italiana e Confartigianato Imprese hanno siglato un protocollo d’intesa finalizzato a realizzare una collaborazione strategica per ampliare il raggio di azione del comparto moda, rafforzarne il peso ed accrescere la rappresentatività del settore anche ai tavoli istituzionali. “La moda – sottolinea Carlo Capasa, presidente di Cnmi – è un’industria strategica per l’Italia ed unica nel mondo. Piccole imprese artigiane e grandi brand compongono un tessuto unico ed indissolubile che ha la sua peculiarità nei binomi creatività ed efficienza, flessibilità e scalabilità, qualità e sostenibilità. Dobbiamo esserne orgogliosi e preservarla sia nella componente dei distretti che in quella dei grandi brand che trainano un sistema che da lavoro a più di 1.2mln di persone tra produzione e commercio”.
“Oggi – rimarca Capasa – la difesa della seconda industria italiana per fatturato, prima al mondo per la produzione di alta qualità, passa attraverso progetti e misure verticali specifiche a salvaguardia dei posti di lavoro e della sopravvivenza delle piccole aziende, dell’alta professionalità degli addetti, dell’imponente attività di ricerca e sviluppo che ad ogni collezione la moda porta avanti per mantenere ed accrescere il prestigio internazionale dei propri prodotti. Con questo accordo tra Camera Nazionale della Moda Italiana e Confartigianato Imprese diamo unità alla nostra industria, in un difficile momento storico, in cui è più che mai necessario operare in assoluta sintonia, per ottimizzare l’efficacia dei nostri interventi. Inoltre, sono convinto, che questo protocollo d’intesa faciliterà e favorirà i gemellaggi tra le piccole e medie imprese e grandi brand, a tutela e valorizzazione del Made in Italy”.
Per Cnmi e Confartigianato Imprese è necessario un lavoro di sinergia e di condivisione per sostenere al meglio le piccole e medie imprese e l’artigianato, parti fondamentali del motore produttivo del Paese. Le piccole imprese della moda sono 55mila con 309mila addetti (pari a due terzi dell’occupazione del settore). Di queste, 36mila sono artigiane e danno lavoro a 157mila occupati. L’accordo, triennale, è quindi una grande risorsa che prevede un impegno bilaterale per promuovere e supportare a 360 gradi le eccellenze del Made in Italy, anche favorendo l’internazionalizzazione delle imprese della moda attraverso l’implementazione di progetti di promozione internazionale.
Cnmi e Confartigianato si impegnano a favorire la partecipazione dell’artigianato e delle piccole e medie imprese a progetti, iniziative, nazionali ed internazionali ed a un calendario di eventi, scambi e gemellaggi mirati a favorire non solo la produzione, ma anche lo sviluppo di importanti partnership. Con l’obiettivo di ottimizzare e sottolineare la qualità e l’unicità della filiera italiana, valorizzando le migliori aziende del made in Italy con Dna artigianale di nuova generazione.
“La collaborazione – sottolinea il presidente di Confartigianato Imprese, Marco Granelli – ci consente di mettere a fattor comune le rispettive energie per ridare slancio alla moda italiana, il settore che più ha sofferto la crisi provocata dalla pandemia. Insieme ci impegniamo a difendere e valorizzare un patrimonio di creatività, talento, eccellenza manifatturiera che unisce competenze tradizionali e spinta innovativa e rende le produzioni made in Italy uniche e inimitabili nel mondo. Un esempio di sostenibilità economica, sociale e ambientale che Confartigianato è orgogliosa di rappresentare”.
Prosegue Granelli: “Simbolo del made in Italy nel mondo, la moda è il fiore all’occhiello della nostra tradizione manifatturiera artigiana, è la storia e la qualità del ‘saper fare’ che il mondo ci invidia, la cultura produttiva profondamente radicata nei territori nostro Paese. Dal pregio del ‘pezzo unico’ al lusso quotidiano del prêt à porter, la moda che esce dai laboratori artigiani rappresenta il ‘bello e ben fatto’ italiano. Faremo leva sulla qualità delle nostre produzioni, sulla capacità di innovare, con il 47% delle imprese del settore che svolgono attività innovative, sull’orientamento green, fondato su quasi due terzi delle micro e piccole imprese impegnate a ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività”.
Un’attenzione speciale è rivolta alla collaborazione sulla sostenibilità, tema strategico per Camera Nazionale della Moda Italiana, che promuove e organizza diverse iniziative sul tema, convegni internazionali, pubblicazione di studi e linee guida, come il Manifesto per la sostenibilità o il Manifesto per l’ Inclusione della Diversità, presentato nel 2019 alla presenza del Ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti.
Sono attualmente attivi in Cnmi oltre 11 tavoli di lavoro su temi legati alla sostenibilità, grazie alla partecipazione dei responsabili di Csr dei grandi brand della moda. In collaborazione con Eco-Age e con il supporto del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di Ice Agenzia, sono stati ideati i Green Carpet Fashion Awards che premiano l’eco sostenibilità nella moda; i riconoscimenti sono assegnati infatti sia ai giovani designer green ed ai grandi nomi della moda italiana, che a coloro che lavorano a tutte le fasi della manifattura in maniera etica.
Altro obiettivo che vedrà impegnate insieme Camera Nazionale della Moda Italiana e Confartigianato Imprese è quello di accompagnare le imprese italiane in un processo di digitalizzazione, passo indispensabile per adeguarsi ai nuovi linguaggi e favorire le relazioni multimediali. Comunicando e diffondendo così, in maniera appropriata, processi e sistemi di imprenditorialità che favoriscano le nuove professioni creative e culturali, senza mai distogliere lo sguardo dall’artigianalità, prerogativa tutta italiana di grande tradizione e cultura.