Approvato il farmaco per il desiderio delle donne erroneamente chiamato Viagra femminile
Dal 17 ottobre, negli Stati Uniti, la casa farmaceutica Sprout Pharmaceuticals metterà in vendita un farmaco per curare la mancanza di desiderio sessuale nelle donne. Il suo nome è Addyi, o flibanserina e da molti giornali è stato definito come il viagra femminile. Il che è un errore grossolano frutto di una semplificazione giornalistica.
Non è il Viagra delle donne. La flibanserina, infatti, non agisce sull'irrorazione sanguigna e non deve essere assunto prima dell'atto sessuale come nel caso del Viagra: funziona infatti a livello cerebrale, regolando alcuni neurotrasmettitori, e deve essere assunto una volta al giorno, indipendentemente dal fatto che si presenti o meno un'occasione fra le lenzuola.
A cosa serve. Addyi è stato studiato per curare il cosiddetto desiderio sessuale ipoattivo (in inglese hypoactive sexual desire disorder o HSDD), cioè una condizione di scarso o inesistente desiderio sessuale. A prescindere dalla causa, che può dipendere dalla scarsa produzione di alcuni ormoni, dall'abuso di alcol o sostanze stupefacenti, e da un problema psicologico irrisolto, il farmaco interagisce con la dopamina e la noradrenalina proprio per risolvere chimicamente la mancanza di libido.
Le polemiche e i dubbi. L'approvazione da parte della FDA, l'agenzia americana per il farmaco, è arrivata dopo che per ben due volte ne era stata respinta l'introduzione per i numerosi studi che sottolineano l'efficacia ridotta dell'Addyi (solo dall'8 al 13 per cento delle donne che lo prendono hanno benefici superiori a quelli prodotti dal placebo) e i numerosi effetti collaterali (bassa pressione, nausea, svenimento, insonnia).
Ne erano seguite numerose polemiche. In particolare l’associazione per i diritti femminili Even the Score aveva accusato la FDA di essere sessista, per aver approvato solo farmaci contro la disfunzione erettile dell’uomo, ignorando quelli per i problemi sessuali delle donne.
Mentre alcune rappresentanti dei movimenti per i diritti delle donne hanno accolto con soddisfazione la commercializzazione di Addyi, altri ritengono che la FDA abbia ceduto a una sorta di ricatto morale approvandone l'uso.
molecole che cambiano lo “stile di vita”. E se è vero che la pillola può essere venduta solo dietro prescrizione medica, dunque in seguito ad attenta valutazione di vantaggi e svantaggi, ciò non elimina le preoccupazioni.
Una in particolare, quella che riguarda le cosidette lifestyle drugs e le patologie fantasma: Adriane Fugh-Berman della Georgetown University, spiega senza mezzi termini che la HSDD è una sindrome inventata dalle case farmaceutiche per poter vendere farmaci che in realtà non sono medicine.
I dati sono ancora poco chiari: secondo vari studi ne soffre una donna adulta su dieci e il 7 per cento delle donne in pre-menopausa; secondo altri colpisce almeno una volta nella vita un terzo delle donne adulte. Solo il tempo e ulteriori studi potranno forse chiarire chi ha davvero ragione.