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LAVORO: I MASCHI PUNTANO AI SOLDI, LE DONNE ALLE 'SFIDE'

 

LAVORO: ACCENTURE, MASCHI PUNTANO AI SOLDI, DONNE ALLE 'SFIDE'

 

Le abitudini lavorative degli italiani stanno complessivamente evolvendo verso una maggior flessibilita' e se le donne avvertono piu' degli uomini la necessita' di ampliare gli orizzonti individuali, per i dipendenti maschi la priorita' sembra quella di puntare ad aumenti di stipendio. Questa - in sintesi - la fotografia scattata da Accenture che ha condotto, in occasione dell'International Women Day 2009, una ricerca sulla capacita' di espandere il proprio potenziale sul lavoro effettuata in 18 Paesi, tra cui l'Italia, e rivolta a 3.600 professionisti di societa' medie e grandi, una tendenza che sembra essere stata accelerata dalla recente crisi economica. I maggiori cambiamenti riscontrati sono stati l'aumento della flessibilita', l'ampliamento dei contorni del proprio ruolo e lo sviluppo di nuove competenze per rimanere competitivi in un mercato sempre piu' incerto. Questo fenomeno e' particolarmente accentuato nelle economie emergenti (Brasile, Cina, India), ma anche e soprattutto in Italia, che occupa la posizione piu' alta tra le economie Europee (e il terzo posto in generale). Dalla ricerca Accenture emerge infatti che il 74% degli italiani ha incrementato le proprie competenze e abilita' per rimanere competitivo, distanziando del 30% altri paesi europei come la Gran Bretagna e la Francia. In questo contesto le donne avvertono piu' degli uomini la necessita' di andare oltre la "comfort zone", intesa come estensione e ampliamento delle competenze e orizzonti individuali. Questo forse anche perche' il 51% delle nostre donne manager (quasi il doppio rispetto ai colleghi maschi), ha messo in evidenza di essere ancora poco stimolata dall'attuale posizione professionale (percentuale che comunque resta la piu' bassa in assoluto rispetto ad altri paesi europei, come ad esempio il 57% delle svizzere, il 60% delle austriache e il 65% delle tedesche). Nonostante le professioniste italiane siano le meno propense a chiedere un aumento di stipendio (distanziandosi molto dai propri colleghi maschi : 36% contro il 63%, primi in Europa), esse risultano pero' le piu' inclini a negoziare comunque una promozione (il 39% rispetto al 32% rilevato in Gran Bretagna, al 31% della Svizzera e addirittura il 19% della Norvegia. (AGI) - Roma, 7 mag. -

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