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NOMINATA SONIA SOTOMAYOR GIUDICE DELLA CORTE SUPREMA NEGLI USA

Usa/ Da umile Bronx a Corte Suprema, Obama sceglie Sotomayor-punto
La "newyorkricana": ispanica, donna e giovane


Da un modesto appartamento nel Bronx, il quartiere più povero di New York, alla Corte Suprema degli Stati Uniti: selezionando Sonia Sotomayor come giudice dell'Alta Corte il presidente americano Barack Obama ha varato l'immagine di un'altra "success story" all'americana: una di quelle storie, come ebbe a dire riferendosi a se stesso, che non sarebbero possibili in nessun altro paese al mondo. Ma che in America riescono a diventare realtà perché, come recitava il suo slogan elettorale, "yes, we can". Di fatto, se il Senato darà la sua approvazione, Sotomayor andrà ad occupare lo scranno della Corte Suprema lasciato vacante con le dimissioni del giudice David Souter Sotomayor è giovane: ha 54 anni, ed è anche donna, e poche sono state le donne alla Corte Suprema: con lei, appena tre in tutto, di cui la seconda è Ruth Joan Bader Ginsburg che, nominata dall'ex presidente americano Bill Clinton, è stata la prima donna ebrea a essere mai stata giudice della corte, e che è tuttora membro attivo della Corte Suprema. La prima donna fu Sandra Day O'Connor, nominata nel 1981 da Ronald Reagan e in servizio fino al 31 gennaio del 2006. E qui non si può non riconoscere che nello scegliere Satomayor, il presidente Usa Barack Obama, ha pagato in un certo senso il debito che da tanto tempo era stato chiamato a onorare nei confronti di tutte le donne americane. Di donne, il presidente non ne ha infatti nominate molte fino a questo momento, anche prendendo in considerazione Susan Rice, ambasciatrice degli Stati Uniti all'Onu, la prima donna afro-americana a ricoprire l'incarico. Le altre donne scelte dal presidente sono infatti solo Hillary Clinton, ex first lady Usa ora segretario di Stato, Janet Napolitano, attuale ministro per la sicurezza degli Stati Uniti e Kathleen Sebelius, ministro della Sanità. Con Sotomayor Obama fa dunqueanche 'ammenda', e la scelta entusiasma tutte quelle donne americane che avrebbero voluto che a salire alla Casa Bianca fosse stata Hillary Clinton, anche per veder garantita una maggiore rappresentanza del sesso femminile all'interno del governo americano. Altro fattore da non ignorare è che Sotomayour è anche portoricana d'origine, figlia del protettorato povero degli Stati Uniti, membro di quella comunità ispanica che fino adesso non aveva mai portato nessuno nella maggiore istanza giudiziaria degli Stati Uniti, e che pure rappresenta oggi il secondo gruppo etnico del paese, avendo superando gli afro-americani. E delle sue origini Satomayor è orgogliosa, visto che si definisce una "newyorkricana", cresciuta in una casa popolare del Bronx. Sotomayor è insomma il sogno americano che si avvera e che incarna allo stesso tempo una sorta di rivalsa per tutti quegli immigrati ispanici che approdarono in passato per la prima volta negli Stati Uniti e che non avrebbero mai avrebbero immaginato di poter salire così tanto nella 'scala sociale' americana. Riassumendo: donna, dunque, relativamente giovane, di umili origini e ispanica, cresciuta da una madre che ha fatto enormi sacrifici per permetterle di studiare, come ha detto la stessa Sotomayor, nel prendere la parola dopo l'annuncio della sua nomina dal presidente Obama. "Tutto quello che sono lo devo a mia madre", ha ammesso visibilmente commossa, rivolgendosi all'anziana donna presente nel pubblico. "Mia madre ha dedicato la sua vita a me e mio fratello", ha aggiunto, riprendendo quanto aveva già anticipato qualche minuto prima Obama, quando aveva ricordato che la madre di Sotomayor aveva lavorato come infermiera per 6 volte la settimana a seguito della morte del marito, che "era dipendente di una fabbrica". Satomayor insomma è la storia di una minoranza che si eleva a ricoprire una carica cruciale che avrà una voce in capitolo determinante nel forgiare il destino degli Stati Uniti; e l'attenzione, in questi tempi in cui si parla tanto di fine delle torture sotto l'amministrazione di Obama e dell'imminente chiusura di Guantanamo, è soprattutto sulla tutela dei diritti civili e su come essi verranno interpretati dal massimo organo giudiziario americano. Anche perchè, come ha detto oggi il presidente Usa, "il lavoro del giudice non è quello di fare le leggi, ma di interpretarle". Arrivano intanto le prime reazioni del mondo politico. "Sarà molto difficile sia per i repubblicani che per i democratici riuscire a votare contro di lei", sentenzia il senatore democratico di New York Charles Schumer. "Diversamente dall'ex presidente George W. Bush che ha scelto solo giudici di destra", Obama ha scelto un giudice che in passato è stato scelto dallo stesso George H. W. Bush, quando divenne giudice federale. E l'affondo di Schumer contro Bush è inequivocabile e fa pensare a quando, nel 2005, l'ex presidente degli Stati Uniti e predecessore di Obama scelse infatti Samuel Alito a giudice della Corte Suprema: un giudice a dir poco conservatore, così come John G. Roberts, che al momento è il giudice numero uno della Corte Suprema. Ma perché la scelta di Obama è ricaduta su Sotomayor? Nell'annunciare la sua nomina, il presidente americano ha dichiarato che, nel prendere la decisione, ha usato parametri di giudizio abbastanza precisi: volevo un candidato, ha detto, che disponesse di "un intelletto rigoroso", che avesse "padronanza della legge" e che riconoscesse anche "i limiti del ruolo giudiziario". Quale candidato migliore di Sotomayor, dunque, che dieci anni fa disse: "Ritengo che mai, in nessuna circostanza, dovremmo piegare la costituzione. Dovremmo sempre onorarla"? Obama ha cercato di fatto qualcuno che avesse "empatia" verso il suo ruolo, un giudice capace di comprendere gli effetti che le decisioni della Corte Suprema hanno sulle vite degli americani. La ricerca lo ha portato a Sotomayor che oggi ha infatti dichiarato che tenta di "non dimenticare mai le conseguenze reali che le mie decisioni hanno sul mondo reale: sugli individui, le aziende e il governo". Laureata alla Princeton University e specializzata alla Yale Law School, Satomayor ha iniziato la carriera come procuratore e poi come avvocato. Nel 1992 è diventata giudice federale distrettuale a New York. Il posto è di nomina politica e Sotomayor ha un pedigree bipartisan: prima nomina del conservatore George H. W. Bush, per l'appunto, e conferma come giudice d'appello da parte del democratico Bill Clinton nel 1997.

Apcom/Virgilio notizie

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