DONNE MONDIALI NUOTO: PELLEGRINI NELLA STORIA

 SENATO: APPLAUSO PER LA VITTORIA E IL RECORD DELLA PELLEGRINI

 Applausi del Senato per Federica Pellegrini. L'assemblea di Palazzo madama, dopo il voto sul Dpef, ha tributato alla nuotatrice azzurra un lungo applauso per la sua vittoria nella finale dei 200 metri stile libero, con nuovo record del mondo. L'annuncio della vittoria della Pellegrini ai mondiali di Roma e' stato dato all'aula dalla presidente di turno Rosi Mauro. ANSA, Roma 27 luglio 09

 PELLEGRINI NELLA STORIA, RECORD MONDIALE

ROMA - In fondo, era tutto annunciato: oro, record del mondo e 10.000 spettatori sugli spalti. Perfetto, già. Eppure, il brivido non è mancato neppure questa volta. Si vede che è destino per la più grande campionessa che il nuoto italiano abbia mai espresso. Un'ora prima di scendere in acqua, alle 18.57 in punto di domenica 26 agosto, Federica Pellegrini non è infatti sicura di gareggiare, anche se lo si scopre solo a trionfo ormai celebrato. Meglio così. Dopo le batterie del mattino, dominate, Fede è "assalita" dalla febbre. Panico. Si presenta dal ct azzurro, Alberto Castagnetti, in lacrime: "Non so se ce la faccio", sussurra. Il tecnico, come sempre, si rivela fondamentale dal punto di vista psicologico: "Stai tranquilla, è solo tensione. Ce la farai". La veneta si rincuora. "Non posso buttare via così un anno di sacrifici", ripete a sé stessa. Appunto.
Si presenta regolarmente al via della prova e il resto è già storia: 3'59''15, prima nuotatrice al mondo scendere sotto i quattro minuti nei quattrocento stile libero. Una meraviglia. Gara perfetta tatticamente, più prudente del solito nei primi 200 metri, nuotando quasi solo con le braccia; letteralmente esplosiva nei secondi, una volta inserita la gambata. Le tanto temute britanniche sono state annientate e anzi le hanno fatto da vallette sul podio. Ma da signore, ci mancherebbe altro, altrimenti non sarebbero inglesi. Rebecca Adlington (oro olimpico sulla distanza, bronzo qui a Roma) e Joanne Jackson (argento) si son dette infatti "felici di aver nuotato in una gara che resterà per sempre nella storia", rivolgendo i loro complimenti, sinceri, a Federica.
Per lei è stata una liberazione, dopo i tormenti posti olimpici sulla distanza: "E' una gara davvero difficile, più mentalmente che fisicamente per me. Sono contenta di avercela fatta. Ti puoi allenare benissimo tutto l'anno, ma se non arrivi al 100% di testa non ce la fai. Ringrazio il pubblico di Roma, che mi ha adottata: di solito in acqua non si sente più nulla di quello che succede sugli spalti, questa volta è stato diverso. Dal primo all'ultimo metro". Si tratta della seconda medaglia d'oro iridata conquistata da una nuotatrice italiana, dopo la vittoria di Novella Calligaris sugli 800m (con tanto di record del mondo...), nella prima edizione, a Belgrado nel '73.
Sei i primati assoluti caduti ieri, nella prima giornata del nuoto, cinque femminili e uno maschile. 100 farfalla donne: Sarah Sjostrom (Sve) 56''44; 400 sl uomini: Paul Biedermann (Ger) 3'40''07; 200 misti donne: Ariana Kukors (Usa) 2'07''03; 400 sl donne: Federica Pellegrini (Ita) 3'59''15; 100 sl donne: Britta Steffen (Ger) 52''22; 4x100 sl donne: Olanda 3'31''72.
Delusione cocente, infine, dalla pallanuoto maschile negli ottavi di finale, non per la sconfitta in sé (con la Serbia, pur non irresistibile, ci può stare), ma per come è maturata: dopo una gara sempre a inseguire, l'Italia di Campagna ha agguantato la parità (6-6) nell'ultimo periodo con un gol di Rizzo, annullato però inspiegabilmente dagli arbitri. Un minuto dopo ecco il 5-7 serbo, definitivo. Peccato, davvero, si poteva fare. Anche se Calcaterra (3 reti) e compagni devono pure recitare il mea culpa per aver perso tre palloni in maniera incredibile, in azioni d'attacco, con palla sfuggita di mano come fosse una saponetta (tiro? passo?) e consegnata agli increduli serbi.
La pallanuto, sia rosa che azzurra, è fuori dal giro delle medaglie. Ci resta il nuoto, ma non è poco. Anzi.
Gianmario Bonzi   (CNR media - 27/07/09)