25 NOVEMBRE 2013, I DATI DELLA STRAGE SILENZIOSA DELLE DONNE
violenza donne ricordo
Una vera tragedia, la piaga sociale dei giorni nostri: i dati parlano di cifre impressionanti. Una donna ogni due giorni e mezzo viene ammazzata tra le mura domestiche o comunque da persone di cui avrebbe dovuto fidarsi. Ex mariti, fidanzati, ex amanti gelosi che considerano la donna come un oggetto e, quando non possono averla, decidono di buttarla, proprio come un giocattolo rotto. Ne danno notizia i Tg e la carta stampata, ma evidentemente non basta. I dati 2012 di Telefono Rosa parlano chiaro: nell'anno appena trascorso le violenze domestiche sono state pari all'85%, con un aumento del 3% rispetto al 2011. 120 donne uccise nell'anno appena passato e ben 74 hanno trovato la morte per mano di un marito, un fidanzato o un ex. Piccoli passi sono stati fatti ma ancora non basta. La mentalità maschile maschilista è profondamente radicata nel nostro paese e spesso avvallata anche da altre donne, madri o sorelle, di chi poi usa violenza. Un'escalation assurda che nel 2012 ha visto il suo apice: anche i dati dell'Istat confermano l'aumento del il tasso di omicidi in ambito familiare. "È una mattanza che non può più essere possibile in un Paese civile", dice Maria Gabriella Carnieri, presidente di Telefono Rosa. "Non c'è una risposta adeguata a questa crescita inaudita di dati relativi alla violenza sulle donne". Aumenta anche la percentuale dei figli che giornalmente sono costretti ad assistere alle violenze casalinghe contro le madri: dal 75% del 2011 all'81% di quest'anno. "Si tratta di un dato – dicono da Telefono Rosa – che dà immenso dolore e tristezza". Ricordiamo infine che anche per le violenze carnali la situazione non cambia: il 69,7% degli stupri sono commessi dal partner, il 17,4% da un conoscente e solo il 6,2% da estranei.