SINODO AFRICA: ALLARME DONNE, CACCIA ALLE STREGHE
SINODO AFRICA: ALLARME DONNE, CACCIA A STREGHE E STUPRI
VESCOVI DENUNCIANO ORRORI: ANCHE MADRI VIOLENTATE DA FIGLI
Nel libro delle sofferenze dell'Africa, i vescovi cattolici, riuniti nel sinodo in corso in Vaticano, hanno aggiunto oggi - davanti a papa Benedetto XVI - un nuovo capitolo di orrori: quello del martirio quotidiano delle donne, talvolta considerate streghe e uccise spietatamente, come avviene tuttora in Nigeria, o vittime degli stupri di massa. E' questo il caso della Repubblica democratica del Congo, dove, in recenti conflitti etnici, anche i ragazzi sono stati costretti a violentare le loro madri o le loro sorelle. A denunciare il fenomeno della caccia alle streghe e' stato il vescovo nigeriano Augustine Obiora Akbuze. Il presule ha raccontato come ancora oggi molti credano che alcune donne siano dotate di poteri malefici. ''Si pensa - ha riferito - che uccidano i loro figli, che bevano sangue umano e portino rovina e malattia ai loro amici e alle loro famiglie''. Per questo, vengono portate ''nelle foreste e massacrate''. Alcune sono ''immerse nell'acido o avvelenate''. Altre ''sepolte vive''. Tutto cio' , ha spiegato, avviene in nome di credenze ancestrali, ma anche con la complicita' di nuove chiese cristiane. Il presule ha puntato il dito contro gli evangelici di nuova formazione : ''Alcune chiese - ha scandito - non aiutano a superare i pregiudizi, in quanto si sono verificati casi di pentecostali (movimento cristiano nato negli Stati Uniti nel XIX secolo) che hanno incatenato e torturato sospette streghe perche' confessassero''. Il problema della stregoneria in Africa e' talmente diffuso che lo stesso Papa Benedetto XVI , durante il suo viaggio in Camerun e Angola, nello scorso aprile, aveva esortato la Chiesa cattolica a non cercare alcun compromesso con lo spiritismo radicato nelle tradizioni del continente, ne' con pratiche di magia o di superstizione. Sugli stupri di massa, ha parlato oggi il vescovo Teophile Kaboy Ruboneka, vescovo di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo. ''I conflitti e le guerra - ha detto - hanno portato alla 'mercificazione' delle donne''. In Congo migliaia di donne - ha denunciato - sono state stuprate, persino dai loro figli. ''I ragazzi sono stati costretti a violentare le loro madri, sono stati costretti a diventare carnefici delle loro sorelle''. Gli stupri di massa - ha spiegato - sono stati usati ''come arma di guerra'', ed hanno lasciato dietro intere generazioni distrutte a cui e' difficile - ha osservato - riuscire a parlare di ''riconciliazione''. I colpi di Stato ''silenziosi'', effettati da partiti politici ormai inamovibili da potere, e l'esigenza di un ''buon governo'' contro la crescente corruzione sono stati, tra gli altri, i temi discussi durante l'undicesima Congregazione generale. I presuli hanno anche riflettuto sui temi della migrazione interna e sui rapporti con le religioni tradizionali africane. In chiusura dei lavori, poi, l'Aula del Sinodo ha ribadito l'appello di tutta la Chiesa cattolica africana per l'abolizione totale della pena di morte.
Elisa Pinna, ANSA - CITTA' DEL VATICANO, 12 OTT 09