CONCORSO NELLE SCUOLE PER UNA PUBBLICITA' LIBERA DA STEREOTIPI
"Per essere liberi bisogna essere noi stessi e per essere noi stessi occorre superare gli stereotipi". Parola della presidente della commissione regionale Pari Opportunità Rossella Pettinati, che al Mandela Forum di Firenze – nella giornata del meeting sui diritti umani, rigorosamente declinata al femminile: "Diritti della donna. Diritti del mondo" – ha presentato il secondo bando di concorso per le scuole secondarie "Un linguaggio diverso per una diversa pubblicità".
Il concorso, promosso dal comitato Se non ora quando di Firenze, con l'adesione della commissione Pari opportunità della Toscana e della commissione Pari opportunità della Provincia di Firenze, inizia l'11 dicembre 2013 e terminerà il 10 giugno 2014. Ogni istituto scolastico dovrà far pervenire l'iscrizione al concorso entro il 31 gennaio 2014, inviando una mail di adesione a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e quindi mettendosi al lavoro, ideando una pubblicità per scarpe da donna, occhiali da uomo, giocattoli da bambina o bambino. E soprattutto, imperativo categorico, creando manifesti con immagini e linguaggio rispettosi del corpo, utilizzando uno sguardo creativo, ironico e fantasioso, lontano dagli stereotipi imposti dalla pubblicità dominante. E' questa la sfida del bando per le scuole. "Ci rivolgiamo agli studenti perché più ricettivi e sensibili verso certe tematiche – ha sottolineato Pettinati – non vogliamo dare per persi gli adulti, ma la strada maestra è quella delle giovani generazioni, sensibilizzandole al riconoscimento di immagini negative che derivano da un uso distorto del corpo femminile, con lo scopo di prenderne le distanze e attribuire il giusto valore alla dignità umana delle donne, degli uomini e dei bambini".
Basta alle donne relegate a ruoli degradanti o buone sole per sedurre, oppure a uomini palestrati e di successo sempre pronti a dominare, o ancora a bambini che sembrano adulti e ripropongono i modelli dei grandi. Invitare gli studenti a pensare a un modo diverso di pubblicizzare un prodotto è un modo per farli riflettere criticamente sulla diffusione di questi stereotipi, per offrire loro una chiave di lettura e, quindi, lanciare un modo diverso di fare immagine, per una pubblicità che rende liberi. Come spiegato nel corso della conferenza stampa al Mandela: il concorso invita i giovani a difendere la libertà di ogni persona a vivere la propria specifica individualità, in ultima analisi la libertà di tutte e tutti noi.
A presentare l'iniziativa, insieme a Rossella Pettinati, sono intervenute Lea Fiorentini di Se non ora quando e Loretta Lazzeri, presidente della Crpo provinciale di Firenze.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale