REBIBBIA, AL TEATRO DELLA SEZIONE FEMMINILE, SPETTACOLO CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE
Venerdì 28 febbraio, ore 14, al teatro della Sezione femminile dell'Istituto penitenziario di Rebibbia
Dopo essere stato rappresentato in due teatri romani, "Ada e le Fly Girls", spettacolo di teatro e danza sul tema della violenza contro le donne, approda venerdì 28 febbraio al Teatro della Sezione femminile dell'Istituto penitenziario di Rebibbia.
Ideato dai ragazzi e ragazze degli Istituti di Istruzione Secondaria "Quarenghi Braschi" di Subiaco e "Giorgio Ambrosoli" di Roma, lo spettacolo rientra tra le iniziative del progetto "Mai più violenza- Mai più complici" promosso dalla Consulta Femminile Regionale per le Pari Opportunità della Regione Lazio, dal Movimento "Se non ora quando?" e dagli Istituti "Quarenghi Braschi" e "Giorgio Ambrosoli", sostenuto dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
Alla rappresentazione, sollecitata dalle detenute, saranno presenti Daniele Leodori, presidente del Consiglio regionale del Lazio, l'europarlamentare Silvia Costa, membro della Commissione FEMM – Commissione Diritti della Donna e Uguaglianza di Genere, Ida Del Grosso, direttrice della Casa Circondariale Femminile di Rebibbia, M. Claudia di Paolo, Provveditore Regionale A.P. Lazio, la regista Cristina Comencini, Maria Serena Sapegno, Francesca Izzo e Simonetta Robiony per il Movimento "Se non ora quando?", i dirigenti scolastici e gli insegnanti e la responsabile della Consulta femminile regionale per le pari opportunità Donatina Persichetti.
Con questo spettacolo, il progetto nato lo scorso settembre per generare una riflessione sulle cause della violenza sulle donne e per rendere protagoniste le giovani generazioni nella diffusione della cultura delle differenze e della non violenza, porta il suo messaggio di come divenire protagonisti di un cambiamento culturale anche nella Casa Circondariale femminile di Rebibbia, una delle più grandi d'Europa.
"Siamo particolarmente onorati - ha dichiarato Persichetti - di avere il presidente del Consiglio regionale con noi in questa circostanza quale testimonianza non solo della sua attenzione al tema del contrasto alla violenza sulle donne ma anche della volontà di condividere con noi il progetto che ci vede partecipi in questo istituto penitenziario per rafforzarne il ruolo rieducativo e di risocializzazione delle donne detenute".