Stampa

INDAGINE ISTAT: DONNE, DIFFICOLTA' DI PERMANENZA E RE-INGRESSO NEL MERCATO DEL LAVORO

Istat: Donne lavorano tardi, penalizzate dai figli


Scarsa le rete sociale, i nonni sono i principali supplenti


Le difficolta' di (re)ingresso e permanenza nel mercato del lavoro delle donne. Questo il tema analizzato nella quarta sezione dell' indagine multiscopo diffusa dall' Istat, condotta nel febbraio 2007 e riguardante un campione di 10 mila individuiprecedentemente intervistati in occasione dell' indagine "Famiglia e soggetti sociali" condotta nel novembre del 2003 L' analisi retrospettiva dei percorsi lavorativi mette in luce, da un lato, le difficolta' che incontrano le generazioni piu' giovani nell' entrare nel mondo del lavoro e nell' avviare il processo di transizione alla vita adulta e dall' altro, le difficolta' delle donne a partecipare al mercato del lavoro e, una volta entrate, a conciliare l' attivita' lavorativa con gli impegni domestici e familiari. La dimensione territoriale concorre poi ad
accentuare gli elementi di criticita', aggravando ulteriormente la condizione delle donne che vivono nelle aree del Mezzogiorno. Nel corso del tempo l' entrata nel primo lavoro si e' progressivamente spostata verso un' eta' piu' avanzata, anche in conseguenza del prolungamento dei percorsi formativi, ma l' ingresso nel mercato del lavoro delle donne continua ad essere piu' tardivo di quello degli uomini e il differenziale di genere e territoriale non si riduce nel corso delle generazioni. I differenziali di genere per chi entra nel mercato del lavoro entro i 35 anni, che soprattutto nel Nord del Paese sono abbastanza contenuti, esplodono nelle aree del Mezzogiorno, nonostante il tendenziale miglioramento dell' inserimento occupazionale femminile
Roma, 28 DIC (Velino)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna