RAPPORTO OXFAM 2019, L'INGIUSTA DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA IN ITALIA E NEL MONDO
Disuguaglianza: l’ingiusta distribuzione della ricchezza nel rapporto Oxfam
Ogni giorno muoiono 10 mila persone perché non possono permettersi cure sanitarie. E 262 milioni di bambini non vanno a scuola. Il rapporto Oxfam 2019 fa luce su disuguaglianza economica e disuguaglianza sociale in Italia e nel mondo, dove l'ingiusta distribuzione della ricchezza potrebbe essere risolta in parte se l'1% dei più ricchi pagasse lo 0,5% in più di imposte sul patrimonio
di Marco Ratti 21 Gennaio 2019
Oggi 10 mila donne e uomini saranno condannati a morte dalla mancanza di accesso a cure sanitarie e 262 milioni di bambine e bambini non potranno andare a scuola. Oggi, come in qualunque altro giorno dell’anno. Il mondo dipinto dal rapporto globale di Oxfam è in bianco e nero, con buona pace per le sfumature: sempre più persone in povertà estrema da una parte, pochi Paperoni ultra-miliardari dall’altra. Tanto che se l’1% dei più ricchi pagasse lo 0,5% in più di imposte sul patrimonio, si potrebbe salvare la vita a 100 milioni di persone e permettere a tutti i bambini di avere un’istruzione nel prossimo decennio.
Una grossa mole di numeri, percentuali e statistiche – quelli contenuti nel rapporto Oxfam 2019 “Bene pubblico o ricchezza privata?” (qui il report completo in inglese) – che dipingono una realtà di marcata disuguaglianza sociale ed economica che non accenna a diminuire. Tanto nei paesi ricchi, Italia compresa, quanto in quelli da ormai troppo tempo definiti “in via di sviluppo”.
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Rapporto Oxfam 2019 alla vigilia del Forum di Davos
Dal report, presentato alla vigilia del Forum economico mondiale di Davos, emergono le numerose conseguenze di questo stato di cose: oltre a gettare nella miseria centinaia di milioni di persone, a partire dalle donne, la distanza crescente tra ricchi e poveri «alimenta la rabbia sociale in tutto il mondo» e «danneggia le nostre economie».
E il documento arriva a individuare anche un’agenda che i governi di tutto il mondo dovrebbero promuovere nella lotta alla disuguaglianza. Cominciando dallo sviluppo di servizi pubblici essenziali come sanità e istruzione, passando per la lotta all’elusione fiscale e arrivando a un’imposizione fiscale che chieda a tutti di contribuire a una società più equa in base alle proprie possibilità.
«Non dovrebbe essere il conto in banca a decidere per quanto tempo si potrà andare a scuola o quanto a lungo si vivrà. Eppure è proprio questa la realtà di oggi in gran parte del mondo. Mentre multinazionali e super-ricchi accrescono le loro fortune a dismisura, spesso anche grazie a trattamenti fiscali privilegiati, milioni di ragazzi – soprattutto ragazze – non hanno accesso a un’istruzione decente e le donne continuano a morire di parto», ha detto Winnie Byanyima, direttrice di Oxfam International.
I calcoli elaborati da Oxfam sulla distribuzione della ricchezza globale si basano sui dataset dei Global Wealth Report e Global Wealth Databook di Credit Suisse, aggiornati al mese di giugno 2018. La ricchezza netta detenuta dai super-ricchi è stata calcolata utilizzando le liste dei miliardari di Forbes pubblicate annualmente nel mese di marzo.
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