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CODICE ROSA AL PRONTO SOCCORSO PER VITTIME DI VIOLENZA


VITTIME VIOLENZA, CODICE 'ROSA' AL PRONTO SOCCORSO

SPERIMENTAZIONE A GROSSETO, ANCHE TASK FORCE MAGISTRATI-SANITARI

 

(FIRENZE, 20 NOV - Un percorso e un codice 'rosa' per assistere le vittime di violenza, donne o uomini, bambini o anziani. Il percorso 'rosa' serve a garantire la massima tutela, il codice 'rosa', in aggiunta a quelli normali di triage del pronto soccorso, per l'immediata attivazione di un'apposita task force, composta da sanitari e magistrati. Accade a Grosseto dove da gennaio e' in corso una sperimentazione frutto di un'intesa tra Asl 9 e procura della Repubblica della citta' toscana. I risultati dei primi dieci mesi di attivita' sono stati presentati oggi a 'Dire & fare', rassegna dedicata all'innovazione nella Pa in corso a Firenze. L'esperienza di Grosseto, tra le prime in Italia, nasce per contrastare il fenomeno della violenza sulle fasce piu' deboli della popolazione: donne, minori, anziani, vittime di discriminazioni razziali, religiose, omofobiche. Il percorso 'rosa' assicura alla vittima un'assistenza protetta, che ne garantisca la privacy e l'incolumita' fisica e psichica, oltre ad assicurare la massima rapidita' di intervento nei confronti degli autori del reato. Nell'ospedale Misericordia di Grosseto e' stata poi allestita una sala visita riservata per i controlli e le consulenze mediche. Il codice 'rosa', assegnato alla vittima non appena arriva al pronto soccorso, consente l'immediata attivazione della task force, costituita da pm e personale del Centro di coordinamento vittime di violenza della Asl 9, e la pronta segnalazione alla rete di assistenza e di sostegno alla vittima. Nei primi dieci mesi lo speciale pool si e' attivato su un totale di 246 codici 'rosa' - in media 20 al mese -, di cui 191 per maltrattamenti, 7 per abusi, 24 per stalking, 24 casi pediatrici. ''L'esperienza di Grosseto - commenta l'assessore toscano alla salute Daniela Scaramuccia - dimostra che e' possibile mettere in atto interventi efficaci per dare assistenza immediata alle vittime, e nello stesso tempo intervenire tempestivamente sugli autori del reato. Mi auguro che questa esperienza diventi un modello''. (ANSA  20-NOV-10)

http://www.ansa.it/

 

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