TODINI: PARITA' UOMO-DONNA STENTA A DECOLLARE IN ITALIA
LAVORO: TODINI, PARITA' UOMO-DONNA STENTA A DECOLLARE IN ITALIA
"La situazione attuale di disparita' di genere nell'accesso e nel progresso di carriera frustra il talento e il merito femminili, costituendo anche uno spreco di risorse con riflessi negativi sulla crescita del nostro Paese e dell'Europa". Cosi' l'imprenditrice Luisa Todini, Presidente della FIEC (Federazione Industria Europea delle Costruzioni) e' intervenuta al seminario "Questione Femminile Questione Italia" promosso oggi a Roma dall'Associazione Pari o Dispare. "Benche' le donne si laureino meglio e piu' in fretta degli uomini - in Europa sono il 59% del totale dei laureati - la loro presenza ai vertici delle aziende e' ridotta e i loro stipendi piu' bassi: guadagnano in media il 18% in meno degli uomini" ha continuato Todini. "In Italia la presenza delle donne nei CdA e' pari al 2%, contro il 7% della Spagna, l'8% della Germania, il 9% della Francia e il 12% del Regno Unito. Il tasso di occupazione femminile nel nostro Paese si attesta al 46%, ben al di sotto della media europea del 58,6%.Se non cambiamo passo l'obiettivo della Strategia Europa 2020 che stabilisce l'obiettivo del tasso di occupazione al 75% sara' irraggiungibile. Considero positivamente, in linea con gli orientamenti a livello comunitario, la proposta di istituzione di una Autorita' per la parita' di genere, che contribuisca al raggiungimento degli obiettivi in questo ambito, purche' non si sovrapponga agli organismi gia' esistenti". "Sono necessarie misure normative e di Welfare a sostegno della madre lavoratrice" ha aggiunto Todini "a cominciare dal potenziamento degli asili nido e dei nidi aziendali: la nostra e' stata una delle prime aziende a cogliere questa opportunita', seppur con grandi difficolta' burocratiche. Misure come il part-time devono essere rese piu' agevoli: solo il 28% delle italiane ne usufruisce. Bisogna inoltre puntare a migliorare la mobilita' nelle grandi citta' e su incentivi per l'assunzione in rosa: in Francia e' legge la normativa sull'eguale rappresentanza delle donne nelle societa' quotate". "Infine, occorre promuovere una cultura aziendale 'women oriented' e politiche del personale capaci di tradurre in azioni concrete l'esigenza delle donne lavoratrici di coniugare lavoro e famiglia" ha concluso. "Todini dal 2004 ha sottoscritto i principi del Global Compact, patto pubblico-privato lanciato dalle Nazioni Unite per la diffusione di una cultura fondata sul pieno rispetto dei diritti umani e dell'uguaglianza di genere, e nel 2010 ha sottoscritto la Carta per le Pari Opportunita' e l'uguaglianza sul lavoro, iniziativa sostenuta da Anima e UIR con il patrocinio del Ministero del Lavoro e di quello per le Pari Opportunita'. Oggi nel Gruppo Salini il 31% dei dipendenti di sede e' costituito da donne".(AGI 19 gen.11)