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DA REGINE DEL FOCOLARE ALLE PIU' ALTE CARICHE, LE GRANDI DONNE DI QUESTI 150 ANNI

 

Da regine focolare alle più alte cariche, ecco le grandi donne di questi 150 anni

L' immagine di Maria Montessori sulle banconote delle vecchie mille lire


ROMA - Da 'regine del focolare domestico' alle maggiori cariche dello Stato: un secolo e mezzo di conquiste delle donne. Nei 150 anni d'Unita' d'Italia le pari opportunita' sono certamente cresciute, mantenendosi pero' lontane dai ben piu' incisivi miglioramenti avvenuti nella vita sociale ed economica del Paese. Una strada, dunque, ancora lunga anche perche' le nostre conquiste vengono quasi sempre buone ultime nel panorama dei paesi piu' avanzati. Un rapporto di Manageritalia fotografa la rincorsa alla parita' dal 1861 ad oggi.

Una rincorsa difficile, che ha raggiunto importanti risultati, ma che e' ancora lontano dall'obiettivo finale. Una distanza che a livello economico e sociale si e' in parte colmata con importanti conquiste (come l'ammissione al pubblico impiego, al voto, al divorzio, l'aborto, la presidenza della Camera), ma mantiene ancora notevoli lacune (la bassa occupazione, il limitato accesso ai piani alti, la difficile conciliazione tra la vita professionale e quella personale). ''E' inconcepibile - dice Marisa Montegiove, coordinatrice del gruppo donne manager di Manageritalia - che politica, istituzioni, economia e societa' non vogliano capire che la parita' uomo-donna e' ormai una condicio sine qua non perche' un paese possa avere uno sviluppo solido e duraturo. La possibilita' delle donne di esprimersi al meglio nella societa' e nel mondo del lavoro ci vede perdenti in tutti confronti internazionali ed e' sicuramente una delle cause della nostra ormai ventennale limitatissima crescita''.

150 ANNI DI RINCORSA ALLA PARITA' - L'inizio e' stato lentissimo e tanto tempo e' passato prima di vedere alcuni primi risultati tangibili. Solo nel 1919 le donne sono state ammesse a ricoprire ruoli nel pubblico impiego e solo nel 1946 hanno avuto diritto al voto. E' dal 1970, quando il divorzio e' diventato legge, che la rincorsa ha cominciato a procedere a passi piu' spediti. Nel 1978 l'aborto e' stato introdotto per legge, un anno dopo abbiamo avuto la prima donna in una delle prime 4 cariche dello Stato (Nilde Iotti presidente della Camera). Sempre nel 1979 Marisa Bellisario diventa presidente di Olivetti Corporation of America e nel 1981 rientra in Italia per assumere la guida dell'Italtel (di lei scrisse il Financial Times: 'l'unica donna italiana ad aver raggiunto i piani alti dell'imprenditoria senza avere legami familiari potenti'). Ma e' sicuramente con l'avvicinarsi del nuovo millennio che si registra un'accelerazione: nel 1999 le donne sono state ammesse a far parte delle forze armate, nel 2004 viene ammessa la procreazione assistita, nel 2006 raggiungono il 10% dei componenti delle due Camere, nel 2009 viene approvata la legge sullo stalking.

LE GRANDI DONNE DI QUESTI 150 ANNI: DALLA MONTESSORI ALLA IOTTI - Matilde Serao, la prima donna a dirigere un quotidiano, Maria Montessori, prima medico donna, Nilde Iotti prima donna a ricoprire la carica di presidente della Camera: solo solo alcune delle 'grandi' che si sono contraddistinte in questi 150 anni di Unita' d'Italia.

Ecco, insieme a loro, altre donne che hanno ricoperto incarichi di prestigio:

1885 Matilde Serao e' stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano. Insieme a Eduardo Scarfoglio fondo' il Corriere di Roma e nel 1892 Il Mattino

1986 Maria Montessori e' la prima donna medico dopo l'Unita' d'Italia

1907 Ernestina Prola e' la prima donna in Italia a conseguire la patente di guida

1930 Adelina Pontecorvo e' la prima donna a venir nominata notaio

1945 Ada Natali e' la prima donna sindaco d'Italia (di Massa Fermana)

1976 Tina Anselmi, ministro del Lavoro del governo Andreotti III, e' la prima donna ministro in Italia

1979 Nilde Iotti e' la prima donna a ricoprire la carica di presidente della Camera

1979 Marisa Bellisario diventa presidente di Olivetti Corporation of America, nel 1981 rientra in Italia per assumere la guida del gruppo Italtel che versa in condizioni disperate e che lei risanera' in pochi anni (di lei scrisse il Financial Times 'l'unica donna ad aver raggiunto i piani alti dell'imprenditoria senza aver legami familiari potenti

2005 Fernanda Contri e' il primo giudice costituzionale donna in Italia a presiedere un'udienza pubblica della Corte Costituzionale

2008 Cristiana Compagno e' la prima donna rettore di un ateneo statale in Italia (Universita' di Udine) 2005 Fernanda Contri e' il primo giudice costituzionale donna in Italia a presiedere un'udienza pubblica della Corte Costituzionale

2008 Emma Marcegaglia prima donna a guidare Confindustria e anche la più giovane

2010 Susanna Camusso e' la prima donna a guidare la Cgil

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