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NOMINE: NEI CDA ITALIANI QUASI TUTTI MASCHI. NEGLI USA E' DONNA UN MANAGER SU TRE

NOMINE: NEI CDA ITALIANI QUASI TUTTI MASCHI. NEGLI USA E' DONNA UN MANAGER SU TRE

Questi i risultati:

Recchi presidente Eni, Colombo all'Enel. Orsi nuovo ad di Finmeccanica
Il Tesoro comunica il rinnovo dei board delle società pubbliche quotate

ROMA - Giuseppe Recchi nuovo presidente di Eni, Paolo Colombo alla presidenza dell'Enel e Giuseppe Orsi nuovo amministratore delegato di Finmeccanica. E' la 'rosa' di nomi comunicata dal Tesoro per il rinnovo dei board delle societa' pubbliche quotate. Per Poste confermati il presidente, Giovanni Ialongo e l'Ad Massimo Sarmi.
Il Ministero dell'Economia, in una nota comunica che ''a breve depositera' presso la sede delle Societa' Enel, Eni e Finmeccanica le liste per il rinnovo dei rispettivi organi sociali in occasione delle prossime Assemblee degli azionisti''. Con riferimento all'Assemblea degli Azionisti di Enel, convocata per il 29 aprile (unica convocazione), il Ministero, titolare del 31,24% del capitale, depositera' presso la seguente lista per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione: Paolo Andrea Colombo (Presidente); Fulvio Conti; Lorenzo Codogno; Mauro Miccio; Fernando Napolitano e Gianfranco Tosi. Con riferimento all'Assemblea degli Azionisti di Eni, convocata per il 29 aprile e il 5 maggio (prima e seconda convocazione), il Ministero, titolare del 3,93% del capitale e per il tramite di Cassa Depositi e Prestiti (partecipata al 70% dal Mef) di un ulteriore 26,37%, depositera' le seguenti liste per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale: Giuseppe Recchi (Presidente); Paolo Scaroni; Carlo Cesare Gatto; Paolo Marchioni; Roberto Petri; Mario Resca. Per il Collegio Sindacale invece le nomine sono: Roberto Ferranti (Sindaco effettivo); Paolo Fumagalli (Sindaco effettivo); Renato Righetti (Sindaco effettivo); Francesco Bilotti (Sindaco supplente). Con riferimento all'Assemblea degli Azionisti di Finmeccanica, convocata per il 29 aprile e il 4 maggio (prima e seconda convocazione), il Ministero, titolare del 30,18% del capitale, depositera' presso la sede della Societa' la seguente lista per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione: Pierfrancesco Guarguaglini (Presidente); Giuseppe Orsi; Franco Bonferroni; Giovanni Catanzaro; Dario Galli; Francesco Parlato; Guido Venturoni. Sempre per quanto attiene Finmeccanica, in occasione del rinnovo si provvedera' - informa il Mef - mediante decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, di intesa con il Ministro dello sviluppo economico, alla nomina dell'Amb. Carlo Baldocci quale consigliere di amministrazione senza diritto di voto ai sensi dell'art. 5.1ter, lettera d), dello statuto della Societa'. Si informa infine che, in occasione della prossima Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane, convocata per il 13 e 14 aprile (prima e seconda convocazione), il Ministero, titolare del 100% del capitale, deliberera' la nomina dei seguenti membri del Consiglio di Amministrazione della Società per il triennio 2011-2013: Giovanni Ialongo (Presidente); Massimo Sarmi; Maria Claudia Ioannucci; Antonio Mondaro e Maria Grazia Siliquini. ''Il Ministero dell'economia e delle finanze - si legge nella nota - esprime un particolare ringraziamento al Dott. Piero Gnudi e al Prof. Roberto Poli per la preziosa opera prestata in questi anni quali Presidenti di Enel ed Eni e per il loro rilevante apporto nel raggiungimento degli importanti risultati industriali e strategici da parte delle due societa'''. Data:24/02/2011 http://www.ansa.it

Nomine Enti Agricoli: quasi totale l'assenza di donne ai vertici

"Tante e qualificate sono le donne che si occupano di agricoltura, ma ai vertici degli enti agricoli di nomina governativa e ministeriale c'è una sola donna , fra decine e decine di colleghi maschi: presidenti, commissari straordinari e componenti dei consigli di amministrazione. Una percentuale minima, in evidente contrasto sia con il dettato della Costituzione repubblicana, sia con un consolidato orientamento comunitario, peraltro recepito dal nostro Paese proprio nel corso di questa legislatura". Susanna Cenni, deputata Pd in commissione Agricoltura alla Camera, chiede perché e denuncia la quasi totale assenza di donne nei livelli dirigenziali e nei vertici amministrativi delle istituzioni agricole di nomina governativa . Lo fa presentando un'interrogazione parlamentare, sottoscritta dalle deputate Servodio (Pd) e Di Giuseppe (Idv) e rivolta ai ministri dell'Agricoltura, Giancarlo Galan, e delle Pari opportunità, Mara Carfagna. Ai ministri, Cenni chiede se siano a conoscenza di questo quadro di nomine così sbilanciato, che priva la nostra agricoltura di valide competenze e risorse femminili , e quali provvedimenti intendano prendere per garantire la necessaria rappresentanza di genere nella governance di enti e istituzioni del comparto agricolo.
"Se si esclude l'unica componente donna nel Cda dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura - continua Cenni - le donne sono state assolutamente dimenticate dal Governo nelle nomine del settore agricolo. Una dimenticanza grave e ingiustificata, se si considerano le molte donne competenti e professionalmente preparate che lavorano in agricoltura nel nostro Paese, sia come imprenditrici ed operatrici, sia in campo scientifico, in università e centri di ricerca e formazione. Lo confermano tutti gli indicatori relativi alla creazione di nuova impresa, occupazione e innovazione in agricoltura, fortemente legati alle esperienze di imprenditoria femminile e giovanile ; nonché la crescente presenza femminile nella nostra agricoltura in questi ultimi ultimi anni, spesso in aziende con produzioni di grande qualità e in realtà innovative. È quanto emerge, fra l'altro, da recenti indagini di Coldiretti, Unioncamere, Cia, Rete rurale nazionale e dello stesso dipartimento per le Pari opportunità. E' quindi improbabile - conclude Cenni - che questo quadro di nomine, quasi tutto al maschile, possa dipendere dall'assenza di adeguate competenze femminili nel settore agricolo".
"In Italia la presenza di donne nei posti decisionali - sottolinea la deputata democratica, che nel 2007, da assessore all'agricoltura della Regione Toscana, ha promosso un'esperienza assolutamente innovativa di legge sulla rappresentanza di genere e sulla pari opportunità negli organismi di rappresentanza - rimane ad oggi nettamente inferiore rispetto alla componente maschile. Se ci confrontiamo con altri Paesi, vedremo che siamo agli ultimi posti in Europa. È ‘al femminile' solo il 23 per cento del management delle aziende pubbliche e private, appena il 6 per cento dei componenti dei Cda delle società quotate . Questo a fronte di dati che vedono le donne crescere enormemente, nel nostro Paese, sia per livelli di scolarizzazione che di preparazione e specializzazione professionale. Ciò nonostante la percentuale di donne laureate che non lavorano resta più del doppio di quella maschile e anche le retribuzioni vedono in media le donne svantaggiate rispetto ai colleghi maschi . Il premier, anche in risposta alle mobilitazioni di questi giorni in tutto il Paese, ha più volte detto quanto stimi le donne italiane - conclude Cenni - ma se si vanno a vedere i provvedimenti e le decisioni che il governo assume, non si direbbe proprio."
http://www.donneincampo.it/donneincampo/index.jsp

 
FARMACEUTICA: BOEHRINGER 'IN ROSA', NEGLI USA E' DONNA UN MANAGER SU 3 FARMACEUTICA: BOEHRINGER 'IN ROSA', NEGLI USA E' DONNA UN MANAGER SU 3 IN GERMANIA QUASI UN QUARTO DI FEMMINE AI VERTICI, AVVIATO PROGRAMMA SOSTEGNO

 Ingelheim, 5 apr.- Organigramma sempre piu' 'rosa' per il gruppo farmaceutico tedesco Boehringer Ingelheim, che punta convinta sul 'pink power'. Lo sottolinea Andreas Barner, presidente del board direttivo dell'azienda che oggi a Ingelheim ha presentato i risultati finanziari 2010. Se in Germania su 1.310 'quadri' le donne sono 300 (23%, quasi un quarto), e su 516 'senior manager' sono 86 (17%) - evidenzia il numero uno della compagnia - negli Stati Uniti le donne ai vertici toccano la percentuale record del 31%. Al contrario, in Paesi come il Giappone, per ragioni culturali le donne manager sono ancora poche. Per potenziare ulteriormente la presenza femminile tra le fila dei dipendenti, in Germania dove ha il suo quartier generale Boehringer ha lanciato il 'Diversity Advisory Council for Women': un comitato per aiutare concretamente le donne a conciliare meglio carriera e famiglia, anche grazie a strumenti quali telelavoro, orario flessibile, part-time, assistenza temporanea durante le vacanze scolastiche e possibilita' di take-away direttamente dalla mensa aziendale. Opportunita' in gran parte gia' presenti anche nella filiale italiana dell'azienda. (Adnkronos 05-APR-11)
www.adnkronos.it

 

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