SI' AI MODELLI FAMILY FRIENDLY
Sì ai modelli "family friendly"
Vademecum realizzato dalla Provincia di Udine per sensibilizzare le imprese ad adottare modelli organizzativi flessibili che permettano a lavoratrici e lavoratori di conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia
Più tempo alla vita, più qualità al lavoro! E' il messaggio inequivocabile con il quale si apre il vademecum realizzato dalla Provincia di Udine (assessorato e commissione alle pari opportunità) per sensibilizzare le imprese ad adottare modelli organizzativi flessibili che permettano a lavoratrici e lavoratori di conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia.
"Nel nostro territorio persistono rigidità di tipo gestionale e culturale che denotano uno scarso orientamento a modelli "family friendly" - commenta l'assessore delegata Elena Lizzi -. Basti pensare che nelle graduatorie 2009, dei progetti ammessi al contributo ministeriale del dipartimento "Politiche per la famiglia" in base all'art.9 della legge 53/2000 (norma che sostiene azioni positive per la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro), per il Fvg si contavano solo 5 iniziative".
Troppo poche, a fronte di buone prassi realizzate in Europa e in Italia, che dimostrano invece l'efficacia di strategie e strumenti in grado di favorire un cambiamento nella cultura e nell'organizzazione. A questi esempi è bene rifarsi per attivare anche nella nostra realtà modelli moderni e flessibili, in grado di adattarsi alle necessità articolate della società attuale. Il materiale informativo realizzato dalla Provincia intende sensibilizzare le imprese a diventare "amiche" delle famiglie e delle pari opportunità.
«Il 18 maggio entrerà in vigore il regolamento di attuazione del nuovo articolo 9 della legge 53/2000. Abbiamo così voluto comunicare alle aziende gli incentivi previsti dalla normativa - aggiunge Lizzi - . Si tratta di uno strumento utile e spero che le nostre aziende ne usufruiscano presentando numerosi progetti, anche in forma associata, come è successo in altre regioni».
Il dispositivo in oggetto (per info e modulistica www.politichefamiglia.com) riserva una quota del Fondo predisposto dal Governo per le politiche per la famiglia, ai datori di lavoro privati promotori di progetti orientati a: consentire ai dipendenti di usufruire di particolari forme di flessibilità degli orari e dell'organizzazione del lavoro (a es: part time reversibile, lavoro a domicilio, orario flessibile in entrata e uscita, ...); favorire il reinserimento delle lavoratrici e dei lavoratori dopo un periodo di congedo parentale o per motivi legati a esigenze di conciliazione; promuovere interventi o servizi innovativi in risposta alle esigenze di conciliazione dei lavoratori anche attraverso l'attivazione di reti tra enti territoriali, aziende e parti sociali.
Destinatari dei progetti lavoratrici o lavoratori, inclusi i dirigenti, con figli minori, con priorità nel caso di disabilità o di minori fino a 12 anni di età, o fino a 15 anni in caso di affidamento o di adozione, o con a carico persone disabili o non autosufficienti, persone affette da documentata grave infermità. Una quota delle risorse, inoltre, è impiegata per l'erogazione di contributi per progetti che consentano ai titolari di impresa, ai lavoratori autonomi o ai liberi professionisti, per esigenze legate alla maternità o alla presenza di figli minori o disabili, di avvalersi della collaborazione o sostituzione di soggetti in possesso dei necessari requisiti professionali.
Elaborato sulla scia di un percorso ad hoc intrapreso dalla Commissione provinciale alle pari opportunità dal 2006, il vademecum viene presentato dalla presidente dell'organismo stesso Donata Cantone e dalla consigliera di parità Elisabetta Basso, anche durante l'agenda "Job Lab", i seminari organizzati dall'Agenzia regionale per il lavoro (il primo si è tenuto di recente a palazzo Belgrado), finalizzati proprio a trasferire informazioni utili a favorire un'occupazione femminile flessibile nel pubblico e nel privato (www.agenzialavoro.regione.it).
Stampata in 3 mila copie, la guida verrà distribuita anche in collaborazione con le associazioni di categoria che hanno già formalizzato la propria disponibilità alla collaborazione (Api, Confartigianato, Confcommercio e Confindustria di Udine) e ai quali l'assessore Lizzi rivolge un sentito ringraziamento per la sensibilità alla collaborazione dimostrata. Sarà inoltre operata una campagna informativa nei confronti delle commissioni e degli assessorati comunali per favorire la progettazione nel territorio.