DISSESTO IDROGEOLOGICO, 11 NOVEMBRE GLI STATI GENERALI A ROMA #piustatomenogenerali
Convocati dalla struttura di missione #italiasicura con Protezione Civile, Ministeri, Regioni, Comuni, associazioni e volontari
Presentare il nuovo modello di lavoro, le nuove normative e gli strumenti per eliminare ritardi, inerzie e incuria e far partire finalmente la più urgente delle opere pubbliche: la prevenzione e la riduzione dei rischi rappresentati da alluvioni e frane.
È questo l'obiettivo di "Fuori dal fango! gli stati generali contro il dissesto idrogeologico", convocati il prossimo 11 novembre nella "Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati" dalla Struttura di Missione #italiasicura contro dissesto Idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, voluta dal Governo e guidata da Erasmo D'Angelis.
E' prevista la partecipazione del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Delrio, del Capo del Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli, del Ministro dell'Ambiente, tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti, parlamentari, Presidenti di Regione nominati Commissari di Governo contro il dissesto, sindaci, enti e soggetti che operano sul territorio, geologi, climatologi, volontari e angeli del fango.
Ricordiamo che la Struttura di Missione #italiasicura è operativa dal luglio scorso per affrontare e risolvere i ritardi clamorosi di due settori in emergenza e in infrazione europea con pesanti sanzioni in arrivo.
INTERVENTI PER 4 MILIARDI IN TUTTE LE REGIONI. Il numero complessivo degli interventi previsti - da Accordi di programma Stato-Regioni siglati nel 2009-2010 e da richieste successive in seguito ad eventi meteo devastanti - è di 3.395 opere anti-alluvioni e per la messa in sicurezza dalle frane e 183 opere per depurazione scarichi urbani e disinquinamento di fiumi e laghi. Complessivamente interventi per circa 4 miliardi di euro in tutte le Regioni.
A distanza di 4 anni, solo il 3,2% degli interventi (109) risulta concluso, il 19% (631) in corso di esecuzione e il 78% fermi, ostaggi di burocrazia, in fase di progettazione o di affidamento o non ancora finanziati e comunque ancora molto lontano dalla fase di cantiere.
IL COMPITO DELLA STRUTTURA DI MISSIONE. Il Governo ha affidato alla Struttura di missione misure straordinarie e il compito di fare regia e coordinare tutte le strutture dello Stato (Ministeri, Protezione civile, Regioni, Enti locali, Consorzi di bonifica, Provveditorati alle opere pubbliche, Genio Civile ed enti e soggetti locali), per trasformare in cantieri oltre 2,4 miliardi di euro non spesi dal 1998 per ridurre stati di emergenza territoriali (casse di espansione e vasche di laminazione di fiumi e torrenti, argini anti-alluvioni, briglie per regimentazione acque, messa in sicurezza di frane, stabilizzazione di versanti a rischio crollo, riattivazione di linee Fs locali interrotte e di ponti e infrastrutture viarie di Anas). In più nel bilancio dello Stato sono utilizzabili e ancora non spesi né impegnati in fase di cantiere 1.6 miliardi di euro stanziati con Delibera Cipe nel 2012 per opere urgenti di fognature e depuratori nelle Regioni del Sud da concludere entro il 2015 (la maggior parte tra Sicilia e Calabria).
ORDINI E ASSOCIAZIONI UNITI IN UNA COALIZIONE. Nei giorni della nuova alluvione a Genova, le principali associazioni ambientaliste e di categoria, i Consigli nazionali degli ordini professionali e le associazioni imprenditoriali di settore, i Sindaci e il mondo dei tecnici e della ricerca che avevano già intrapreso, dal 2013, un percorso comune per rispondere in maniera efficace alle ripetute emergenze, hanno deciso di costituire la Coalizione per la prevenzione del rischio idrogeologico, il cui obiettivo è quello di riportare tra le priorità politiche del nostro Paese una strategia generale di governo del territorio e delle acque e un'efficace politica di adattamento ai cambiamenti climatici per la mitigazione del rischio da frane e alluvioni.
Stati generali contro il dissesto idrogeologico - Roma 11 ...