ANNULLATA GIUNTA SARDEGNA: PROVINCIA CAGLIARI, LO AVEVAMO DETTO
ANNULLATA GIUNTA SARDEGNA: PROVINCIA CAGLIARI, LO AVEVAMO DETTO
"Il Consiglio provinciale di Cagliari e' stato l'unico ad avere approvato, nei mesi scorsi, con i voti della maggioranza di centrosinistra, un ordine del giorno in cui veniva chiesto al presidente della giunta Regione Ugo Cappellacci di nominare una rappresentanza paritaria di donne in seno all'esecutivo regionale". Lo ricorda, tre giorni dopo la sentenza che ha azzerato l'esecutivo della Regione Sardegna, la consigliera Rita Corda (Pd), rappresentante nella Consulta nazionale Pari opportunita' dell'Upi (Unione Province italiane) e co-firmataria del ricorso presentato da Francesca Barracciu contro una giunta di soli uomini.
"In quel documento - spiega l'esponente Pd - si auspicava un impegno di tutti i partiti nella direzione di una legge elettorale nazionale/regionale basata sul principio di democrazia paritaria, da cui far discendere la composizione equilibrata delle assemblee elettive e degli esecutivi. Proprio a partire dal contenuto di quell'ordine del giorno lancio un appello a tutta la classe politica regionale perche' si impegni in tal senso e avvii un dibattito sulla modifica della legge elettorale della nostra Regione, con doppia preferenza di genere".
La Corda inoltre rileva che "le quote definite impropriamente rosa vengono utilizzate in maniera dispregiativa, quasi a volere significare che le donne sono scelte in quanto donne, a prescindere dalle loro capacita'. In realta' le quote elettorali sono misure antidiscriminatorie di azioni positive finalizzate a eliminare la disparita' di trattamento e ad affermare il principio di uguaglianza sostanziale, sancito dalla nostra Costituzione. I paesi che hanno utilizzato le quote, infatti, hanno una rappresentanza paritaria nei governi e nelle istituzioni. E' un problema che va affrontato una volta per tutte - conclude la Corda - di cui non si deve dibattere soltanto alla luce di ricorsi e e sentenze, con la consapevolezza che la parita' di accesso alle cariche elettive puo' essere garantita solo dalla legge elettorale". (AGI 05AGO2011)