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UNAGRACO: NASCE IL COMITATO PARI OPPORTUNITA'

 

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L'obiettivo è favorire una sostanziale uguaglianza di opportunità di accesso alla libera professione.

Giovedì 3 maggio, al Congresso Nazionale UNAGRACO (Unione Nazionale Commercialisti ed Esperti Contabili) tenutosi a Palermo, è stato presentato il progetto del Comitato Pari Opportunità UNAGRACO Nazionale. A parlarne è intervenuta la Dott.ssa Amelia Scotti, promotrice dell'iniziativa, già componente del Comitato Pari Opportunità dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli dal 2008 al 2012 come Segretario e dal 2013 come componente del Comitato Scientifico e della Commissione Pari Opportunità della Cassa Ragionieri in rappresentanza della Regione Campania dal 2010. Riportiamo un suo intervento.

Oggi si sente sempre più parlare di Pari Opportunità e stanno nascendo Comitati sia all'interno delle Istituzioni che all'interno di Associazioni di Categoria per diffondere sempre di più la cultura delle pari opportunità, per verificare il rispetto delle leggi che le tutelano e proporre iniziative e progetti che aiutino a realizzarle.
Per comprendere l'importanza di tutte le possibili iniziative a favore delle Pari Opportunità è bene ricordare alcune delle diverse tappe dell'emancipazione femminile in Italia:
1963 - Abolita l'esclusione delle donne dal lavoro negli uffici pubblici. Le donne possono ora accedere a tutte le cariche, professioni e impieghi, compresa la magistratura nei vari ruoli, carriere e categorie, senza limitazioni di mansioni. Cancellato il cosiddetto "ius corrigendi": il marito aveva il diritto di picchiare la moglie, che per qualche motivo, secondo la morale comune, sbagliava. Approvata la legge n.7 che vieta il licenziamento delle lavoratrici a causa del matrimonio.
1968 - L'adulterio non è più reato. Prima per le donne era prevista la carcerazione fino a due anni, mentre gli uomini erano puniti solo se la relazione extraconiugale era conosciuta da un certo numero di persone (quindi offendeva la morale e la famiglia in pubblico).
1971 - Approvato il divieto di licenziamento delle madri durante il periodo di gestazione e fino al compimento di un anno del bambino.
1975 - Il nuovo diritto di famiglia stabilisce la parità tra i coniugi: stessi diritti e uguali doveri. Fino ad allora esistevano la patria potestà e la potestà maritale, per cui era il marito a decidere l'indirizzo della vita familiare, tra cui la scelta del luogo di residenza.
1977 - Uguali diritti, uguali salari: è approvata la legge di parità sul lavoro. Approvata la legge n.903 del 9/12 che regola il divieto di discriminazione diretta basata sul sesso.

1981 - Abolito il delitto d'onore, che prevedeva una pena limitata (da 3 a 7 anni) se un uomo uccideva la moglie, la sorella o la figlia "nello stato d'ira determinato dall'offesa recata all'onore suo e della famiglia". Per l'omicidio del marito era invece previsto l'ergastolo.
1991 - Approvata la legge che promuove le pari opportunità e sancisce "l'uguaglianza sostanziale con l'inversione dell'onere della prova per chi discrimina; la promozione e il finanziamento di azioni positive".
1996 - La violenza sessuale è riconosciuta come reato contro la persona e non più contro la morale.
Per un riepilogo cronologico, val la pena di ricordare che il percorso delle donne verso la cultura inizia nel 1876, quando si apre loro l'accesso all'Università. Nel 1877 Ernestina Paper è la prima laureata in medicina all'Università di Firenze.
Relativamente alle Pari Opportunità nelle Professioni cito il caso di Lidia Poet, prima donna che riuscì ad iscriversi nel 1920 ad un albo professionale, quello degli Avvocati di Torino, a 65 anni, ben 37 anni dopo aver superato l'esame di abilitazione, dopo che, grazie a battaglie fatte da movimenti femministi e forze progressiste, entrò in vigore la legge 1176 del 1919 che permetteva alle donne di accedere ad alcuni pubblici uffici. La storia: nel 1881 Lidia Poet si laureò a Torino con il massimo dei voti; svolse per due anni la pratica forense indispensabile per il superamento degli esami da procuratore legale; superato l'esame ottenne nel 1883 l'iscrizione all'Ordine degli Avvocati di Torino con 8 voti a favore e 4 contrari; contro l'iscrizione all'albo di una donna cominciarono a diffondersi testi ed articoli e la Corte d'Appello di Torino annullò l'iscrizione utilizzando l'argomento che la professione forense dovesse essere qualificata un ufficio pubblico e come tale l'accesso era per legge vietato alle donne; la Cassazione di Torino successivamente confermò la pronuncia d'Appello. Le ragioni addotte dagli oppositori alla carriera delle donne in avvocatura furono essenzialmente di due tipi: una di carattere medico e l'altra di carattere giuridico: dal punto di vista medico si sosteneva che le donne, "almeno per circa una settimana al mese", non avrebbero avuto la giusta serenità; dal punto di vista giuridico, invece, le donne dell'epoca non godevano della parità di diritti con gli uomini, non potevano essere testi per processi dello Stato Civile o testimoni per un testamento ed erano sottoposte alla volontà del marito che dovevano seguire in ogni suo minimo spostamento e cambiamento di domicilio. Pertanto, permettere alle donne di svolgere attività di avvocato sarebbe stato lesivo per i clienti perché si sarebbe dato loro "un patrono" privo di tutte le facoltà giuridiche. Questo è uno dei tanti esempi nella storia dell'emancipazione femminile per far comprendere con quante difficoltà le donne hanno dovuto lottare per affermare i propri diritti. Ma anche se questi pari diritti oggi sono sanciti dalla legge, la parità non è stata ancora raggiunta del tutto, specialmente nei ruoli apicali, dove esiste ancora la predominanza maschile.

Con l'UNAGRACO il Comitato Pari Opportunità nella Professione del Commercialista e dell'Esperto Contabile è inteso non solo riferito al genere femminile, ma anche ai giovani e ai diversamente abili. Tra le finalità esso si propone, attraverso le diverse sedi locali UNAGRACO dislocate su tutto il territorio nazionale, di: analizzare e monitorare ogni forma di possibile discriminazione o di ostacolo alla reale parità di diritti ed opportunità del Commercialista e dell'Esperto Contabile, al fine di favorire una sostanziale uguaglianza di opportunità di accesso alla libera professione, alla formazione e qualificazione professionale; elaborare proposte atte a creare e favorire effettive condizioni di pari opportunità nell'accesso e nella crescita dell'attività professionale, coordinando le proprie iniziative con gli organismi analoghi operanti a livello istituzionale e/o territoriale; proporre all'UNAGRACO iniziative demandate dalle leggi vigenti; creare un'azione di formazione ed informazione capace di tradursi in reale sostegno a favore di coloro che si trovano di fatto in condizioni di disagio e di discriminazione.

http://www.ragionierieprevidenza.it

 

 

 

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