GENOVA. 24 LUG. Appena eletta presidente della Commissione Pari Opportunità a Tursi, ha già messo le cose in chiaro, attaccando pure l’Accademia della Crusca, che sull’onda dell’era boldriniana ha cambiato le desinenze delle parole italiane.
“Per favore – spiega la leghista Francesca Corso – non chiamatemi consigliera, ma semplicemente consigliere. Si è sempre detto così e non si capisce per quale ragionevole motivo ci si debba sentire offese.
Infatti, non bisogna per forza esaltare il sesso femminile. Nel momento in cui la donna viene distinta e privilegiata rispetto agli altri, la si discrimina. Siamo tutti uguali e trovo le quote rosa ingiuste.
Chiunque deve distinguersi unicamente per le proprie capacità e competenze, senza l’aiuto di nessuno.
Non ho mai condiviso, né celebrato la festa della donna perché la donna deve essere rispettata tutti i giorni così come devono essere rispettati gli uomini. Tali e quali.
Laura Boldrini? Non mi piace per nulla e non è un esempio da seguire”.