"Il responsabile di cultura e pari opportunità inneggia a Hitler" - IL CASO A BADIA POLESINE (ROVIGO) Attacco frontale dell'ex assessore Idana Casarotto, oggi all'opposizione, che se la prende con la nomina di Gregorio Marabese
Può il responsabile degli uffici Cultura e Pari opportunità inneggiare a Hitler o dire che fare giustizia è mettere 10 kenioti al muro per vendicare la morte di una donna italiana in Kenya? Questa l'accusa lanciata da Idana Casarotto, che se la prende con la recente nomina e chiede all'amministrazione comunale di prendere le distanze
Badia Polesine (Ro) - "Apprendiamo che con decreto sindacale numero 15 del 31 luglio il sindaco Giovanni Rossi ha conferito al dottor Gregorio Marabese le funzioni di Responsabile degli Uffici Cultura e Pari Opportunità. Perciò ci chiediamo come sia possibile si sia individuato responsabile di questi uffici una persona che su facebook pubblica, sia sulla pagina personale che commentando post altrui, contenuti estremamente razzisti e anche post che vergognosamente auspicano il ritorno di Hitler". Un attacco pesantissimo, quello lanciato dall'ex assessore Idana Casarotto, oggi all'opposizione, tra le fila del gruppo consigliare "Adesso Badia".
Al centro di tutto, le esternazioni che Marabese avrebbe fatto su Facebook, sul proprio profilo personale e che, ad avviso di Casarotto, mal si concilierebbero con la "vocazione" degli uffici dei quali diverrà responsabile.
"Questa persona su Facebook ha pubblicamente dichiarato, nella giornata di ieri, che 'L'Italia è un paese di bianchi', commentando una notizia di attualità relativa alla scelta di un albergatore di non assumere un cittadino italiano per il suo colore della pelle. Ci si chiede preoccupati se la cultura possa essere messa sotto la responsabilità di chi condivide simili opinioni e quindi rinneghi spudoratamente e con orgoglio i principi fondamentali della Costituzione".
"Il 24 luglio scorso ha anche postato: 'In Kenia uccisa una donna italiana, applichiamo la legge del taglione 10 schifosi kenioti al muro, questo è fare giustizia' e sorprende che fra i like ci sia ci sia anche quello dell’attuale assessore Stefano Segantin. Non riteniamo sia opportuno che un dipendente pubblico possa inneggiare pubblicamente ad Hitler ed al razzismo nel 2017 e che possa anc Cultura e Pari opportunità".
"Chiediamo al sindaco Giovanni Rossi e all'amministrazione di prendere provvedimenti urgenti in merito e di prendere le distanze da quanto dichiarato dal dipendente comunale in questione".