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"Ridurre di un quarto il divario d'accesso al lavoro delle donne" - Repubblica.it

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

MILANO - Ridurre del 25% entro il 2025 il divario per l'accesso al lavoro delle donne. È uno degli impegni assunti dal G7 pari opportunità ospitato da Taormina sul quale si è soffermata la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, con delega alle pari opportunità, Maria Elena Boschi nel corso di una intervista a Uno mattina. Le delegazioni del G7 presso la città siciliana hanno quindi approvato un documento che impegna i governi ad "attuare e monitorare" interventi per l'uguaglianza di genere. I sette paesi sostengono l'esistenza di "divari che devono ancora essere colmati". E "nessuno ha ancora raggiunto la parità di genere de facto". Si prevedono, fra l'altro, azioni per la crescita dell'occupazione femminile, la presenza in politica e sui luoghi decisionali. La violenza sulle donne occupa nel documento uno spazio strategico per la sviluppo dei paesi.Sulle politiche di genere - ha osservato Boschi - ci sono stati "tanti progressi ma molto c'è ancora da fare. Il G7 si preoccupa di questo". Sulla violenza, ha osservato, "c'è bisogno di stabilità delle risorse e di linee guida". Fra gli impegni del G7 non solo misure di prevenzione e repressione ma anche - ha precisato Boschi - "aiuti e sostegni per le donne nel reinserimento al lavoro e alla ricerca dell'abitazione""Abbiamo preso impegni puntuali e condivisi che riassumiamo negli impegni che hanno preso di capi di Stato e di governo al G7 di Taormina", ha quindi chiosato Boschi. Che al termine del vertice ha spiegato: "E' stata tracciata una 'road map' , noi abbiamo cercato di rilanciare gli impegni sulla violenze alle donne e contro gli stereotipi, con grande attenzione all'occupazione, al gap salariale e alla leadership economica e politica delle donne. Un progetto ambizioso, molto serio e trasversale".Proprio per quanto attiene alla parte economica e lavorativa, un recente aggiornamento sulla frattura tra uomini e donne è offerto dal rapporto Jobpricing sull'andamento dei salari, che dedica un capitolo proprio al "gender gap", ovvero la differenza di retribuzione tra i sessi. Secondo le risultanze dal database dei lavoratori dipendenti, "il mercato evidenzia una disparità di retribuzioni tra uomini e donne: il gap di genere è pari all'11,7% a favore degli uomini, che guadagnano in media circa 3.100 euro in più delle donne. Il divario maggiore nelle retribuzioni interessa i profili impiegatizi, con circa 3.000 euro in meno percepiti dalle donne e un delta del 10,2%. Anche fra gli Operai il gap è significativo: la differenza media è infatti di circa 2.700 euro, con uno scostamento dell'11,7%. La differenza percentuale dei Dirigenti è anch'essa simile a quella di Impiegati e Operai (10,0%), ma con un delta monetario significativo: le donne nelle posizioni più alte delle gerarchie aziendali guadagnano in media circa 9.400 euro in meno dei colleghi uomini. Una differenza contenuta invece caratterizza i Quadri: lo scostamento è "solo" del 4,2%".CALCOLA IL TUO STIPENDIOI dati sull'occupazione per inquadramento mostrano che le donne faticano a fare carriera: solo il 25% dei profili manageriali sono occupati da donne (15% per i Dirigenti, 28% per i Quadri), mentre il delta si riduce per Impiegati e Operai (59% di uomini e 41% di donne). imageE' bene ricordare che su scala internazionale - fonte Eurostat - l'Italia figura al 3° posto in una classifica di 30 nazioni europee per Gender Salary Gap meno elevato (con il 6% secondo gli ultimi dati), quindi l'Italia risulta una delle realtà con la differenza di genere più bassa. Si osserva come il gender gap retributivo sia inferiore rispetto a quello rilevato nella banca dati di JobPricing (12,7%): tale differenza è dovuta a una differente rilevazione (la retribuzione dell'Osservatorio considera esclusivamente profili di dipendenti di aziende private, e considerano la retribuzione annua lorda effettivamente erogata dall'azienda): ciò non toglie che una fonte istituzionale riconosciuta rileva una bassa differenza retributiva di genere rispetto agli altri paesi europei.
Argomenti:
Donne
gender gap
jobpricing

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