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Afghanistan: le pari opportunità per le donnelavoratrici, un simposio organizzato dal contingente italiano

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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HERAT, 27 NOVEMBRE – ”Le pari opportunità in Afghanistan: le norme del domestic law e del diritto internazionale che lo disciplinano”: il tema, inusuale per quel teatro internazionale, è stato al centro di un simposio presso Camp Arena, sede del Comando del Train Advise Assist Command West (TAAC-W), organizzato dal contingente italiano in Afghanistan.Il Simposio, unico nel suo genere in Afghanistan, era volto ad approfondire e dibattere argomenti relativi al quadro normativo vigente e individuare le possibili azioni necessarie per migliorare e facilitare l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro e delle istituzioni afghane, e si è potuto giovare della partecipazione di figure di spicco del mondo istituzionale e giuridico afghano tra cui la deputata presso il parlamento di Kabul Naheed Farid impegnata da sempre negli Affari Femminili dell’Afghanistan, il Governatore di Herat, il Sindaco della città, i Comandanti del Corpo d’Armata dell’esercito nazionale afghano e della polizia competenti nell’area territoriale, alcuni docenti universitari e studenti che hanno interagito davanti ad una nutrita platea di donne impegnate nella società civile e militare di Herat. image”Organizzare qui ad Herat un convegno per pensare come facilitare l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro e delle istituzioni afghane era impensabile fino a qualche anno fa. Grazie al contingente militare italiano, possiamo dire che abbiamo realizzato, insieme, un altro passo avanti”, ha detto in un messaggio la ministra della Difesa Roberta Pinotti rivolta alle donne afghane in apertura dei lavori. Proprio in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere, ha ribadito l’impegno delle Forze Armate italiane a tutela delle donne che ancora oggi pagano un prezzo altissimo in molti Paesi e spesso sono ingiustamente escluse dalle istituzioni e dal mondo del lavoro.Il Simposio ha fatto il punto su aspetti dottrinali del diritto penale ma soprattutto su concetti e applicazioni pratiche della tutela della diversità di genere, focalizzando l’attenzione degli intervenuti su temi attualissimi nel difficile contesto afgano, materie che la missione Resolute Support affronta in stretta coordinazione con le autorità locali per garantire al paese crescita e sviluppo civile. Inoltre le testimonianze dirette e la voce di molte donne presenti ha contribuito a rendere l’evento un momento di forte crescita e libero confronto.image”Il rispetto della parità di diritti e delle pari opportunità è essenziale per il buon funzionamento di una società civile”: con queste parole il comandante del TAAC W, Generale Massimo Biagini, è intervenuto, aggiungendo che  ”in questo senso, il confronto dialettico e dottrinale sulla parità di genere ha permesso di focalizzare l’attenzione sulle difficoltà delle donne nell’inserimento nel mondo civile e istituzionale, valorizzandone le proposte di miglioramento al cospetto di interlocutori privilegiati”.Per il Train Advise and Assist Command West si tratta di un’ulteriore iniziativa volta a sostenere il processo di inserimento delle donne nelle istituzioni governative di Herat e nelle forze di sicurezza afghane – favorendo la crescita etica e morale dei nuovi quadri delle ANDSF nell’ambito del ”Functionally Based Security Forces Assistance” che caratterizza la missione Resolute Support. Un punto centrale del lavoro del contingente italiano riguarda proprio l’assistenza e l’impegno in ogni ambito, istituzionale e civile, per promuovere la figura della donna nel rispetto delle tradizioni e cultura locale, favorendo inizialmente il reclutamento femminile e la creazione di uffici gender in molti organi istituzionali e successivamente curandone la professionalizzazione con corsi ad hoc. Le attività a favore delle donne afgane, realizzate nell’ambito dei progetti gender, si sviluppano in tutti i piani di addestramento e di consulenza che attualmente sono svolti dagli advisors del TAAC West a favore delle ANDSF.

(@novellatop, 27 novembre  2017)

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Maria Novella Topi è stata a lungo capo servizio della Redazione Esteri dell’Ansa. Tra le sue missioni l’Albania (di cui ha seguito per l’agenzia la caduta del comunismo e le successive rivolte), l’Iraq e la Libia. Ha lavorato per lunghi periodi nell’ufficio di corrispondenza di Parigi. Collabora da Roma a OnuItalia.

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