Diploma in quattro anni, ecco l'elenco delle 100 scuole dove sarà possibile sperimentare
C'è un'opportunità in più per le famiglie che dal mese prossimo iscriveranno i propri figli alla prima classe della scuola secondaria di secondo grado. Ovvero, tentare la strada del diploma in 4 anni, grazie a una sperimentazione già avviata in passato dal ministero dell'Istruzione, con 12 scuole, ma che dal prossimo anno diventa più massiccia. Saranno infatti ben 100 gli istituti, tra indirizzi tecnici e liceali, coinvolti: 44 al Nord, 23 al Centro, 33 al Sud, scelti tra i 200 che ne hanno fatto richiesta e che hanno dimostrato di aver messo al centro la qualità dei percorsi e l'innovazione didattica. Si tratta di 75 indirizzi liceali e 25 indirizzi tecnici. Sono 73 le scuole statali, 27 quelle paritarie. Ogni scuola potrà attivare una sola classe sperimentale. I percorsi partiranno con l'anno scolastico 2018/2019. Le iscrizioni saranno possibili a partire dal prossimo 16 gennaio, la stessa data prevista per le iscrizioni ai percorsi ordinari. Tra le scuole selezionate per offrire il diploma breve, ci sono il liceo classico Sannazzaro di Napoli, il linguistico Malpighi di Bologna, il classico Flacco di Bari, il Majorana di Brindisi. A Roma compaiono solo l'Iis Giovanni XXIII, il paritario linguistico Higlands Institute, lo scientifico (sempre paritario) Visconti, e l'Iis Salvini. A Milano, oltre al San Carlo dove la formula era già stata brevettata, c'è il classico Tito Livio e l'economico multimediale (paritario) De Amicis.
Il «ripescaggio»
Nessuno «sconto» sugli obiettivi formativi: le scuole partecipanti assicureranno il raggiungimento delle competenze e degli obiettivi specifici di apprendimento previsti per il quinto anno di corso, nel rispetto delle Indicazioni Nazionali e delle Linee guida. «I percorsi quadriennali non nascono oggi, sono il frutto di un dibattito che va avanti da tempo e di una riforma scritta nel 2000 quando era Ministro Luigi Berlinguer - sottolinea la Ministra Valeria Fedeli -. Quella riforma non è mai stata attuata, ma nel 2013 una commissione istituita dal Ministro Francesco Profumo ha ripreso il tema dei percorsi quadriennali. Successivamente la ministra Maria Chiara Carrozza ha dato il via libera alle prime sperimentazioni. Con il bando emanato a ottobre abbiamo deciso di imprimere una svolta. Di consentire una sperimentazione su grandi numeri, con una maggiore diffusione territoriale, nell'ottica di dare pari opportunità alle ragazze e ai ragazzi di tutto il Paese, e una maggiore varietà di indirizzi di studio coinvolti». E le scuole «scartate»? Potrebbero rientrare in seconda battuta, visto che il ministero chiederà al Consiglio superiore della Pubblica istruzione un parere sulla possibilità di allargare la platea.